Anche a Milano è partita la raccolta firme a sostegno della legge di iniziativa popolare per cambiare le politiche sull'immigrazione in Italia, superando la Bossi-Fini
Una campagna importante, di quelle che puntano davvero a incidere sulla società: “Ero straniero – L’umanità che fa bene” intende cambiare il racconto e le politiche sull’immigrazione in Italia, gestendo i flussi migratori in modo efficace e trasformandoli in opportunità per il nostro Paese. Questo affermano i promotori, un vasto e trasversale fronte della società civile che comprende Radicali Italiani, fondazione Casa della Carità Angelo Abriani, Acli, Arci, Asgi, Centro Astalli, Cnca, A buon diritto, numerose parrocchie e oltre 60 sindaci italiani, senza dimenticare il sostegno di Caritas italiana, Migrantes e Comunità di Sant’Egidio. Proprio questa mattina, presso gli spazi del Negozio Civico Chiamamilano si è tenuto in via ufficiale il lancio della raccolta firme per la Città Metropolitana di Milano a sostegno della campagna, alla presenza di don Virginio Colmegna, presidente della Casa della carità, Milly Moratti, presidente dell’associazione ChiAmaMilano, Pap Khouma, sostenitore della campagna e portavoce delle comunità straniere di Milano. Tra coloro che hanno presentato l'iniziativa anche Giuliano Pisapia, che ha ricordato come "l'articolo 2 della Costituzione parli di solidarietà", e ha ribadito quanto il reato di clandestinità sia "assurdo, in quanto punisce non una condotta ma un essere sociale". Tutti concordi sul fatto che è dal lavoro che si può partire per una nuova politica sulle migrazioni; e da qui parte anche la legge di iniziativa popolare, presentata al Senato nell’ambito della campagna Ero straniero-L'umanità che fa bene, una proposta di legge che sarà depositata in Cassazione, per cui da oggi si iniziano a raccogliere le firme. Obiettivo: superare la legge Bossi-Fini, evitare situazioni di irregolarità e puntare su accoglienza, lavoro e inclusione. |
«Bisogna superare la legge Bossi-Fini, è una legge non adeguata – ha detto Emma Bonino durante la presentazione della campagna a Palazzo Madama - Il governo potrebbe fare già domani una nuova legge, ma siccome la politica è distratta, guarda dall'altra parte chiediamo ai cittadini di farsi sentire». Anche perché «le paure dei cittadini non vanno alimentate, vanno governate». Lavorare coi cittadini stranieri infatti non significa essere testimoni, «ma portatori di umanità, quell’umanità che fa bene perché crea coesione sociale a vantaggio di tutti», ha aggiunto oggi don Virginio Colmegna, presidente della Casa della carità, per cui questa campagna è frutto di un lungo cammino compiuto da personalità e organizzazioni con storie e culture diverse, «accomunate dalla necessità di un ribaltamento culturale», in un periodo storico in cui non assistiamo a una semplice emergenza ma a un cambiamento epocale.
E' necessario un "cambiamento culturale che deve stimolare quello legislativo, per governare i flussi migratori nel rispetto dei diritti. L'attuale legislazione non offre altro canale di ingresso legale se non quello della richiesta di protezione internazionale che passa, inevitabilmente, dai viaggi in mare con il dramma delle migliaia di persone che continuano a perdere la vita nella traversata" ha spiegato ancora Don Colmegna. L'appello è a firmare la proposta di legge.
Dove firmare
Banchetto permanente in Casa della Carità, via Francesco Brambilla 10
lunedì 9.30-13.30, martedì 9.30-17, mercoledì 9.30-13.30, venerdì 9.30-17.30
Mercoledì 10 maggio dalle 20.25
Case dei Diritti, via De Amicis 10 in occasione dell'incontro #Versoil20maggio: immigrazione, asilo e cittadinanza
Giovedì 18 maggio dalle 21
Anteo SpazioCinema via Milazzo 9 in occasione della proiezione del fil "Straniero io"promossa dalla Camera del Lavoro di Milano
Sabato 20 maggio dalle 14.30 durante la marcia "20 maggio - insieme senza muri"
Mercoledì 24 maggio dalle 9 alle 16
Università degli Studi di Milano in occasione della conferenza "Accogliere Emergenze promuovere diritti"
erostraniero.casadellacarita.org
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