Sul ticket “salta” l’Assessore de Albertis, il Sindaco dice che non c’è nessun caso politico, ma nella maggioranza si teme che il ticket potrebbe costare politicamente assai caro

Da buon pastore che ama il suo gregge e che lo vorrebbe veder sempre pascolare coeso e composto, il Sindaco finge di dimenticare le passate scaramucce con alcune pecorelle.
Ma che ne sarà del pastore e del gregge ora che la Casa delle Libertà è ridotta a un cumulo di macerie e il recinto è stato aperto? Che ne sarà delle pecorelle, che, smarrite e senza più punti di riferimento stabili, rischiano di sconfinare, andando a pascolare in altri campi, magari più verdi e appetibili?
Ora che il Pastore Capo Silvio Berlusconi ha liquidato la storica alleata An e sdoganato la nuova Destra, scenari inediti sembrano calare inevitabilmente anche sulla Giunta Milanese. Anche se con varianti significative rispetto al contesto nazionale, indubbiamente dovute ad una differenza di non poco conto: a Milano le forze dell’ex CdL governano.
Mentre a Roma l'estinta Forza Italia (estinta ma, come un'araba fenice, pronta a risorgere dalle sue ceneri) ammicca al neonato partito del tandem Storace-Santanchè, qui a Milano è proprio chi rappresenta Forza Italia che cerca di emarginare chi s'arruola a quel partito.
È comprensibile che, a livello locale, mantenere quantomeno una parvenza di coesione interna tra i vecchi partiti di centrodestra sia indispensabile per mantenere la governabilità della città.
È comprensibile anche che il vice-pastore Riccardo De Corato si sfreghi le mani nel vedersi non solo confermato nel suo ruolo, ma anche destinatario di nuove deleghe forse inattese –quelle alla sanità– ma indubbiamente gradite, tanto da fargli dichiarare al termine della conferenza stampa del dopo-giunta "Con i poteri in materia sanitaria ora ho la scusa per far chiudere tutti i campi nomadi"
È d'altro canto prevedibile che il nuovo partito della Destra, fin da subito proclamatosi strategicamente nuova colonna portante della lotta all'ecopass, finisca per esercitare una forza attrattiva non solo su assessori delusi da "un partito finito e incoerente che un tempo era contrario al ticket", ma anche su quella parte di elettorato composta da commercianti e artigiani che, tra ticket e delibera sulla regolazione dei prezzi e sull'incedibilità delle licenze in Galleria, cominciano a guardare con diffidenza al Pastore scelto un anno e mezzo fa.
Insomma, come si dice in questi casi, la situazione è fluida, e il Pastore si affretta a promettere tavoli di lavoro tra Comune e Unione del Commercio. Cerca, per il ruolo che ricopre, di salvare capra e cavoli. Impresa non facile.
Cerca anche di salvare il gregge. Impresa forse impossibile.
Ascolta l'intervista al Sindaco Letizia Moratti
Ascolta l'intervista a Marlena Adamo, capogruppo dell'Ulivo a Palazzo Marino Ascolta l'intervista a Carla De Albertis, Assessore alla salute dimissionato dal Sindaco
Giulia Cusumano