Città in tilt e polemiche. Il vice sindaco accusa gli automobilisti, l’opposizione punta il dito contro Palazzo Marino: “troppo pochi i mezzi impiegati”

Che la situazione fosse poi grave era stato certificato attorno alle 17,00 di lunedì quando il Sindaco ha deciso la chiusura di scuole e asili per il giorno successivo. Nonostante appelli e previsioni la città è andata in tilt già dopo le prime tre ore di neve.
Dopo appena tre ore di neve, lunedì pomeriggio, la città era semiparalizzata e non solo per quanto riguarda il traffico automobilistico. Le linee di superficie, anche quelle che viaggiano in corsia protetta, funzionavano parzialmente: le linee 90 e 91 fin dalle 18,00 accumulavano ritardi di parecchi minuti, la metrotranvia 31 che da piazza Lagosta arriva a Cinisello per un paio d’ore ha funzionato solo fino a Niguarda. Da lì chi doveva raggiungere Cinisello Balsamo si è dovuto arrangiare.
Secondo il vice Sindaco la colpa dei disagi sarebbe stata di tutti coloro che non hanno ascoltato l’appello del Comune e lunedì sono arrivati a Milano in auto.
Eppure martedì mattina la situazione della viabilità era migliorata solo perché chi ha potuto è rimasto a casa o ha utilizzato i mezzi pubblici. Complice la chiusura delle scuole, il traffico considerevolmente ridotto si è trovato comunque a fare i conti con molte strade ancora coperte da uno spesso manto di neve fino a tarda mattinata. Non solo le vie della periferia, ma anche molte strade centrali e semicentrali erano difficilmente percorribili ancora attorno alle undici. Nel centralissimo corso di Porta Vigentina le poche auto in circolazione procedevano a passo d’uomo su uno strato di neve compatto. Stessa situazione in via Vitruvio.
E mentre in piazza Duomo a mezzogiorno di martedì c’erano più spalatori che turisti, in molte altre strade, invece, i marciapiedi sono rimasti coperti di neve ancora per ore.
Inevitabili le polemiche politiche. Secondo il gruppo consiliare del PD “la programmazione dei mezzi pubblici impiegati, pur rispetto ad un evento climatico annunciato da tempo, è stata assolutamente carente”.
Ettore Pareti