I genitori degli alunni della Di Pisa dicono no all'abbattimento immediato della scuola

Pubblichiamo la replica del “Comitato salviamo la scuola di quartiere” all’articolo “STORIA VECCHIA, MODALITA’ NUOVE” del 30 dicembre 2011
Abbiamo letto con vivo interesse l’articolo che avete dedicato al problema della scuola primaria (e secondaria) sita in via Ugo Pisa (zona 6). Vi ringraziamo dell’attenzione che avete avuto nei nostri confronti, ma soprattutto vi ringraziamo per aver riportato benissimo l’importanza che questa struttura ha per la zona. In effetti questo complesso scolastico è da sempre il perno del nostro quartiere, il punto di riferimento principale e irrinunciabile per i bambini di centinai di famiglie fin dalla più tenera età.
Dobbiamo però rimarcare alcuni dati importanti.
- In un primo referendum interno, i genitori si erano detti quasi all’unanimità favorevoli a un trasferimento, ma soltanto a condizione che fosse nell’adiacente struttura Oriani Mazzini, scuola secondaria ora affittata dal Comune alla Provincia.
- Vista l’impossibilità tecnica o politica di questo trasferimento (per noi difficile da capire), in una raccolta firme portata avanti dai rappresentati di classe, ben l’82,7% dei genitori si dice contrario al trasferimento in altra sede, se non contemporaneo all’inizio lavori di ricostruzione della scuola. Da notare che si è stimato che circa il 10% dei genitori fosse assente al momento del referendum interno.
- Sono state raccolte in un solo week end quasi 2000 firme di abitanti del quartiere contrari alla demolizione della scuola di via Ugo Pisa, a testimonianza del fatto che la scuola rappresenta un punto di riferimento irrinunciabile per tutta la zona.
- A dicembre 2011 sono finiti dei lavori di ristrutturazione del terzo piano dello stabile (lo stesso che si vuole abbattere con così tanta fretta) con fondi già stanziati dalla precedente giunta.
- Sono stati raccolti altri pareri tecnici sulle condizioni della scuola, che ne attestano la non pericolosità e la possibilità di rimanere fino a inizio lavori. È stata anche prospettata la possibilità all’assessore Castellano di fare delle ufficiali prove di carico per verificare le reali condizioni della struttura della scuola, a completo carico economico dei genitori. La proposta è stata rifiutata senza motivazioni.
- L’assessore Castellano, nell’ultimo incontro, ha ribadito che la demolizione della scuola avverrà a fine giugno, senza però poter dare al momento alcuna garanzia sulla ricostruzione e sulla relativa tempistica.
- Sono allo studio nuove iniziative per dare alla questione più rilevanza possibile e cercare di bloccare un trasferimento così immediato e senza certezze sulla ricostruzione.
Per tutte queste ragioni, dire che “i genitori hanno apprezzato la disponibilità al dialogo e la trasparenza con cui la questione sta venendo trattata” non corrisponde alla realtà. Lo dicono i numeri.
Comitato Salviamo la scuola di quartiere
Nell’articolo che abbiamo pubblicato lo scorso 30 dicembre abbiamo dato conto dell’ennesimo capitolo della lunga storia –purtroppo simile a molte altre che coinvolgono edifici scolastici milanesi che versano in condizioni troppe volte al limite dell’agibilità– di interventi di “ristrutturazione” della scuola Di Pisa e come dagli anni ’80 le diverse giunte succedutesi a Palazzo Marino, seppur così diverse negli orientamenti politici, si siano spesso trovate d’accordo nel ritenere l’abbattimento dell’edificio la soluzione migliore.
Allo stesso modo abbiamo riportato l’opinione contraria all'abbattimento prevalente tra i genitori degli alunni della scuola.
Non è nostro compito decidere quale sia l’intervento tecnicamente migliore. Quello che sappiamo è che le relazioni tecniche in mano al Comune parlano esplicitamente della necessità di una “ricostruzione”.Quello che speriamo è che gli alunni e il personale della Di Pisa -e delle altre scuole in condizioni simili- possano presto avere una scuola che garantisca la massima sicurezza.
Il direttore