In un incontro pubblico, sollecitato dai cittadini, il Comune presenterà il progetto definitivo

Il progetto di riqualificazione – che rappresenterà per Milano l'opera di gran lunga più significativa ereditata da Expo– non raccoglie in realtà un consenso unanime, (...)
"Nel contesto di una proposta di Expo che si è via via indebolita –hanno spiegato nell'incontro di mercoledì sera al centro sociale Scaldasole – per i visitatori che arriveranno a Milano vedere quest'isola verde sarebbe un'esperienza significativa”.
L'area verde, sostengono i rappresentanti di Darsena Pioniera, come una sorta di cerniera porterebbe in città quella vegetazione che già caratterizza le aree (protette dal Parco del Ticino) dove i navigli nascono.
Dall'altra parte ci sono le esigenze della riqualificazione, che significa soprattutto, ora che il progetto può definitivamente partire, riportare la darsena a nuova vita, proprio grazie ai soldi garantiti da Expo. Su questo punto sono tutti d'accordo, tanto che l'avvio dei lavori –il Comune ha già affidato ad Amsa la rimozione delle 'interferenze vegetali – raccoglie il consenso anche di Darsena Pioniera, a leggere i commenti di qualche giorno fa sul sito dell'associazione.
Nell'incontro al centro Scaldasole sono stati illustrati, infatti, anche tutti gli aspetti (positivi) del progetto di riqualificazione che verrà attuato, sia sullo specchio d'acqua che per le aree circostanti. Una passeggiata lungo tutto il perimetro della bacino, con un percorso su due livelli sul lato di via Gabriele D'Annunzio. Banchine per le imbarcazioni sul lato più vicino a Piazzale Cantore, dove scomparirà il locale Bobino. Ma le modifiche più significative anche per il tessuto urbanistico ci saranno sul lato di piazza XXIV Maggio. Il centro della piazza diventerà una sorta di isola pedonale, dove continueranno a passare solamente i tram, mentre il traffico veicolare si sposterà sui lati della piazza stessa. Verrà invece completamente rinnovato il mercato comunale, con una struttura di ferro e vetro che sarà costruita su una sorta di isola al vertice del bacino, più 'vicino' all'acqua di quanto sia ora. Nell'area occupata attualmente dal mercato sarà invece ricavata una grande piazza dalla quale ci si potrà affacciare direttamente sullo specchio d'acqua della darsena.
La riqualificazione, dunque, porterà almeno due aspetti molto positivi. Da una parte luna nuova viabilità per piazza XXIV Maggio, che diverrà quasi una zona a traffico limitato, dall'altra il ritorno dello specchio d'acqua alla sua estensione originaria, antecedente ai lavori per il parcheggio poi non realizzato, ma anche ad altre modifiche attuate nel corso del Novecento. Un punto positivo, questo, sottolineato dai cittadini del Comitato dei Navigli, che ricordano come sia importante salvaguardare la natura e la forma originarie di un luogo per secoli centro del commercio e delle vie di trasporto di Milano.
Che ne sarà, quindi, dell'oasi? I cittadini non hanno una risposta precisa, e aspettano di potersi confrontare su questo punto coi rappresentanti del Comune –vi parteciperanno Gianni Confalonieri, direttore del Settore Relazioni istituzionali e con la città, i presidenti delle Zone 1, 5 e 6 insieme ai rappresentanti dello studio che realizzerà l'opera– proprio nella serata di venerdì. La proposta è salvare della zona verde attuale alcuni isolotti, che non dovrebbero coprire una superficie superiore ai 1200 mq, sui 20.000 totali della darsena, senza quindi compromettere la navigabilità del bacino. La soluzione più probabile è però che si preservi solo una sorta di giardino, 'ritagliando' un angolo della darsena sul lato verso piazzale Cantore. L'intenzione della Giunta, sensibile alle richieste del comitato a difesa del verde, è insomma cercare di mantenere aperto il dialogo, nell'ottica di salvaguardare il più possibile sia le esigenze ambientali sia il lavoro di riqualificazione complessiva della zona, che deve comunque procedere celermente.
In ogni caso, almeno l'antico 'porto di Milano' sembra, grazie ad Expo, tornare a nuova vita.
L'incontro si terrà venerdì 25 gennaio alle 21, presso la Biblioteca Ex Fornace di via Alzaia Naviglio Pavese 14.
Claudio Urbano