Cronologia di una spericolata operazione finanziara con la quale il Comune pensava di guadagnare, rischia invece il dissesto

Per trovare il bandolo della matassa bisogna risalire al maggio 2005 quando l’Amministrazione Albertini, bisognosa di far cassa ed estinguere mutui precedenti, emette sul mercato un bond da 1.685 milioni di euro, a tasso fisso e rata costante.
Il bond viene costituito da quattro banche -Jp Morgan, Depfa, Deutsche Bank e Ubs- che lo vendono e poi versano la somma al Comune. L’Amministrazione si impegna a restituire l’importo entro il 2035.