Crollano i piani del Sindaco, i terreni dove si realizzerà Expo2015 saranno acquistati

Dopo un anno di indecisioni e contrordini circa il futuro dei terreni su cui si realizzerà Expo2015 l’inevitabile inversione di rotta è avvenuta ad un soffio dalla collisione.
Non sarà comodato d’uso, come proposto mesi fa dal Sindaco, ma si procederà con l’acquisizione delle aree tramite la fondazione di una società a partecipazione mista pubblico-privata. La fondazione Rho Fiera, proprietaria dei terreni insieme al Gruppo Cabassi, ha infatti respinto la condizione posta dell’Agenzia del Territorio, che dettavano l’esborso di 75 milioni di euro per la realizzazione di opere infrastrutturali. Marcia indietro dunque, ad un passo dall’incontro fissato per il 19 aprile del Comitato esecutivo di Expo 2015 al Bureau International des Expositions a Parigi.
Peccato che l’idea della NewCo fosse stata proposta mesi e mesi fa dal Governatore della Lombardia Roberto Formigoni, ma sia sempre stata ostacolata dal Primo Cittadino, strenuo sostenitore fino alla fine della soluzione del comodato d’uso.
Un altro anno perso tra ipotesi, ripensamenti, tentativi di mediazione che hanno di fatto impedito l’avvio dei lavori sull’area. E dall’Ance Lombardia (Associazione regionale dei costruttori edili) arriva l’allarme: l’edilizia lombarda è in crisi, e per l’Expo, che potrebbe fare da volano alla ripresa, o si parte adesso o non si parte più. A dettare l’immobolismo, anche gli scarsi finanziamenti statali: si è fermi al 28% degli 11.446 milioni di euro indispensabili per la realizzazione delle opere strettamente necessarie all’evento.
Giulia Cusumano