Dopo la Scala si aprono i fronti ATM e Polizia municipale: il Governo risponde picche e il Comune dovrà trovare i fondi per la gestione della città durante Expo
Dopo quello della Scala -dove, nonostante l'intervento del premier, sembra si possa raggiungere una mediazione per garantire la rappresentazione della Turandot prevista per l'avvio di Expo- si aprono altri due fronti caldi per l'amministrazione in vista dell'avvio dell'esposizione universale: da un lato ATM, dall'altro la Polizia municipale. Se per il teatro si tratta di una vertenza sindacale dall'indubbia ricaduta simbolica e dalla sicura eco internazionale, per quanto riguarda il trasporto pubblico e i vigili urbani -le cui rappresentanze sindacali proprio stamane hanno chiesto urgentemente un incontro con l'amministrazione cittadina- c'è in gioco la gestione, e la tenuta, di due ambiti strategici in vista di Expo. |
Entrambi i nodi sono destinati a non sciogliersi presto, e comunque a sciogliere i fili dovrà pensarci Milano: dei circa cento milioni di euro chiesti da Palazzo Marino al governo per affrontare il sovraccarico di lavoro, e quindi di costi, dovuto ad Expo ne sono arrivati nemmeno la metà. Tra un paio di settimane la Giunta dovrebbe iniziare a discutere il bilancio 2015 per centrare un varco strettissimo, tra ulteriori tagli alle spese e impossibilità di aumentare le entrate, per reperire quanto necessario per far funzionare la città durante l'Esposizione universale.
E. P.