Nuovi militari in città: prosegue l’operazione di facciata del governo contro l’”emergenza securitaria”

Si tratta di consultazioni periodiche previste dal Patto di Sicurezza, tra il Comune e i “parlamentini” di zona, (anello di congiunzione tra i cittadini e le istituzioni) volti all’individualizzazione dei problemi relativi alla sicurezza della città.
A detta del Vicesindaco e Assessore alla sicurezza Riccardo de Corato il bilancio dei Tavoli è sino ad ora positivo. Grazie alle segnalazioni dei milanesi tramite i consigli di zona si è implementato l’ utilizzo del presidio militare nelle zone più sensibili della città e la percezione della sicurezza sarebbe quantomeno aumentata rispetto all’anno passato.
Sembra che il Governo sia riuscito nell’intento: i cittadini si sentono più sicuri e applaudono al suo operato. Poco importa se il ruolo dei militari si limita al presidio del territorio e che le loro possibilità di intervento sono assolutamente limitate. Poco importa se il Comune è pronto a sborsare due milioni di euro per pagare gli straordinari alla polizia locale mentre da Roma continuano a non arrivare quattrini nemmeno per la benzina delle forze dell’ordine.