Un incontro per il Manzoni, per informare e sensibilizzare i milanesi sulle sorti di uno dei luoghi simbolo dello spettacolo in città

Ma sono in tanti a non rassegnarsi alle sorti di uno dei luoghi simbolo dello spettacolo milanese, un luogo storico che ha ospitato artisti del calibro di Buster Keaton, Bergman, Luchino Visconti, Anna Magnani, Sofia Loren, Vittorio Gassmann, nonché il primo in Italia a proiettare in Cinerama.
Da qui parte un appello sottoscritto da numerosi nomi della cultura milanese e non. “Perché adoperarsi proprio per il cinema Manzoni? Perché solo adesso? Non è ormai troppo tardi? Ci siamo chiesti: che senso ha un’iniziativa a sostegno di una sala che “non ha più ragione di esistere”? Di un’idea di cinema e di consumo culturale che non ha più “senso di esistere”? Ovviamente i motivi della chiusura, se visti da una lente di tipo commerciale, risiedono nella non sostenibilità economica. Da una parte il caro-affitti, frutto di una lenta ed inesorabile speculazione immobiliare, dall’altra la trasformazione socio/economica che ha portato alla nascita delle multisale, e quindi ad un consumo di cinema trasformato in profondità, che ha lasciato il campo al prodotto commerciale di intrattenimento, a discapito di quello di opera d’arte o di prodotto culturale” recita il comunicato. A cosa porta questa riflessione dunque?
Per adesso a un incontro: l’appuntamento è il giorno 19 gennaio 2012 alle ore 21:00 presso la Casa della Cultura, in via Borgogna 3 a Milano (MM San Babila), per “una giornata di “utilizzo culturale” della sala, un momento di forte richiamo che faccia riscoprire il luogo, chiuso da diversi anni, “abitandolo” con rappresentazioni ed interventi”
L’obiettivo è quello di “coinvolgere la cittadinanza, informandola della situazione del cinema Manzoni e del suo destino prossimo, ci sembra un’opportunità imprescindibile per dimostrare che anche a Milano esiste una sensibilità diffusa verso i luoghi della cultura e della memoria culturale, sempre in pericolo”.
A. Pozzi