Il sedicesimo censimento effettuato da Fiab Ciclobby registra un incremento a due cifre rispetto all'anno scorso
Ciclisti a MIlano: sono sempre di più, ma se l'aumento costante è una tendenza rilevata negli ultimi anni a cui ci siamo abituati, quest'anno c'è una piccola novità a due cifre, poiché i dati parziali di quest'anno in particolare hanno registrato un balzo in avanti, per l'esattezza un 16% in più rispetto al 2015. I dati provengono dal censimento dei ciclisti urbani che Fiab Milano Ciclobby ha effettuato mercoledì 28 settembre scorso, il 16esimo che l'associazione ha realizzato, come sempre grazie alla disponibilità di più di 60 volontari dell'associazione, che si sono dati il turno alle postazioni situate lungo la cerchia dei navigli e hanno conteggiato i passaggi dei ciclisti da e per il centro città. |
Da qualche anno è stata attivata la postazione Buenos Aires/Tunisia per il conteggio del modal split, cioè il passaggio da e per il centro, di biciclette, moto e auto. La postazione, attiva per 5 ore (dalle 07.30 alle 12.30), ha richiesto la presenza di 25 volontari. Quest'anno sono state introdotte due novità: la prima è che l'Agenzia Mobilità Ambiente Territorio del Comune di Milano (AMAT) ha ottenuto la registrazione delle immagini delle telecamere poste ai varchi di area C - e non solo - con lo scopo di ottenere dati su un numero maggiore di ingressi al centro (17 varchi) e di ore di rilevazione (dalle 07.00 alle 20.00/24.00); la seconda è data dall'utilizzo della App del progetto BikeToWork: FIAB estrarrà ed elaborerà i dati, registrati dalla piattaforma LOVETORIDE, di tutti gli iscritti milanesi alla Bike Challenge, in atto dal 16 settembre al 31 ottobre 2016; saranno presi in considerazione I dati riferiti al giorno del censimento.
"Il recupero, l'elaborazione e la messa a confronto di tutti i dati richiederanno parecchio tempo" spiegano da Fiab Ciclobby "Per poter anticipare qualche numero, abbiamo elaborato un campione di dati, utilizzando le rilevazioni delle tre postazioni più significative, nella fascia oraria 07.30-13.30, comparandoli con quelli dell'anno precedente".
I risultati.
In via Beltrami/piazza Cairoli: si passa da 1.700 passaggi del 2015 a 1.958 passaggi nel 2016, con un aumento del 15,11%;
in porta Romana/via Santa Sofia: si passa da 919 a 944, con un aumento del 2,72%; in corso Venezia/via Senato: si passa da 1.649 passaggi a 2.057, pari ad un aumento percentuale del 24,74%.
Sommando tutti i passaggi qui considerati (2015 = 4.269; 2016 = 4.959), si riscontra un aumento del 16,16 % di passaggi dei ciclisti da e per il centro città.
L'associazione ha espresso alcune considerazioni a caldo su questi dati parziali.
L'aumento dei passaggi è avvenuto nella postazione via Beltrami/largo Cairoli: i ciclisti provengono (e si dirigono) da un'area pedonale, dotata di infrastrutture ciclabili; siamo in area C; la stazione Cadorna, con un prelievo di BikeMi mattutino molto sostenuto, è poco lontana.
L'altro significativo aumento si è registrato nella postazione corso Venezia/via Senato: è una direttrice importante, lineare, cha a tratti presenta percorsi dedicati alla bicicletta; il servizio del BikeMi (che anche da una percezione visiva è fortemente utilizzato su questo tratto) è disponibile alle stazioni MM linea 1, a partire dalla fermata Loreto, lungo tutto il tracciato che è in parte interno ad area C.
Dove l'aumento è stato minimo è lungo l'asse di corso di porta Romana: una strada stretta, percorsa dal tram, con la presenza di rotaie e pavè, traffico veicolare sostenuto in termini di numeri e di velocità, dove perciò il transito in bici è percepito difficoltoso se non addirittura pericoloso. Evidentemente, questa direttrice da e per il centro, è tanto importante quanto insicura ad essere percorsa in bicicletta.
La crescita del numero dei passaggi dei ciclisti si è verifica nelle due postazioni che hanno precise caratteristiche: linearità di percorso, presenza di percorsi dedicati alle biciclette, ridotto traffico automobilistico. Dove ci sono condizioni che creano sicurezza o che ne aumentano la percezione, aumentano gli spostamenti in bicicletta.
In sostanza, percorsi privilegiati, l'assenza o la riduzione dei veicoli e delle loro velocità, sono le condizioni primarie per favorire la mobilità ciclistica.