Stretta del Comune sull'apertura delle sale scommesse: orari ridotti e slot accese solo otto ore al giorno

In quanti sale scommesse, bar, tabaccherie, ricevitorie si ripete ogni giorno questa scena? Tanti, troppi stando ai numeri. a Milano negli ultimi tre anni la dipendenza da gioco d'azzardo è cresciuta al ritmo del 40% all'anno e 75% e dovuta alle slot.
Si tratta ormai di una vera e propria emergenza sociale nei confronti della quale si fa sempre più rigida la stretta sulle sale scommesse e le slot da parte di Palazzo Marino. Nei mesi scorsi l'assessorato all'Urbanistica aveva l'apertura di ben undici sale gioco revocando le autorizzazioni edilizie; poi l'entrata in vigore del nuovo Regolamento edilizio ha reso impossibile aprire nuove sale praticamente sul 99% del territorio cittadino. Da qualche giorno il Comune è passato quindi alla limitazione degli orari di apertura dei luoghi dedicati al gioco d'azzardo.
Dal 16 ottobre, infatti, è entrata in vigore un'ordinanza che riduce drasticamente gli orari delle sale scommesse: vietata l'apertura 24 ore su 24 delle sale e limiti anche al funzionamento delle slot e degli altri dispositivi similari installati nei pubblici esercizi.
Le sale potranno essere aperte dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23 al fine di, come si legge nell'ordinanza, “ridurre la possibilità di accedervi, con particolare attenzione agli orari di uscita dalle scuole e al tempo libero delle fasce più fragili della cittadinanza, in primo luogo giovani e anziani”.
Il funzionamento delle macchinette installate in bar, tabaccherie, ricevitorie, ristoranti sarà consentito solo nelle stesse fasce orarie.
Palazzo Marino si è mosso sulla scorta di due sentenze del Consiglio di stato e di una sentenza della Corte costituzionale emesse a luglio. La suprema Corte ha chiarito che un'Amministrazione comunale esercita il proprio potere di regolamentazione per garantire la quiete pubblica, la dignità umana, l’utilità sociale, la salute.
E. P.