La scuola primaria di via Iseo cade a pezzi ed è ancora in attesa di piccole e grandi manutenzioni

L’edificio della Caracciolo racconta una storia nota: quella di un edificio mai mantenuto su cui il tempo mostra alla lunga il suo potere distruttivo. Basta dare un’occhiata alla fotogallery per vedere in che condizioni siano l’esterno e l’interno della scuola. Gli infissi in legno sono rimasti allo stato originale, con conseguente rischio di cedimento del vetro (un incidente di questo tipo è già avvenuto nel corso dell’a.s. 2012-13); i locali che ospitano i servizi igienici mostrano evidenti infiltrazioni nei soffitti, che hanno imposto la delimitazione con nastro bianco e rosso di parte della superficie e dei servizi stessi, riducendone la fruibilità e la sicurezza.
All’esterno della scuola il giardino ormai non esiste più in quanto giardino, alcune scalinate di accesso alle classi sono pericolanti, dunque inutilizzabili, e la totalità delle ringhiere è arrugginita.
C’è poi tutto il capitolo relativo ai locali esterni alla scuola, appartenenti al Centro Cucina di via Ivrea 7 e utilizzati per il refettorio, interessati da anni da un problema di infiltrazione idrica, ma andiamo con ordine perchè le due cose sono imputabili a differenti competenze.
Come spesso accade, i genitori dei circa 300 bambini frequentanti l’Istituto si sono rimboccati le maniche, e anche recentemente (lo scorso 22 giugno 2013, in adesione al progetto di Legambiente “Nontiscordardimè”) hanno dedicato una giornata alla messa in sicurezza dei vetri delle porte-finestra di accesso diretto al cortile della scuola di dievrse classi (qui è possible vedere alcune immagini della giornata).
Ma chiaramente non basta, perchè la manutenzione degli edifici scolastici è un dovere e una responsabilità di ogni amministrazione pubblica che si rispetti, e per questo i genitori si stanno organizzando per sensibilizzare le istituzioni, tra cui il CdZ, sulle condizioni della scuola e sui relativi problemi di sicurezza.
La buona notizia è che qualcosa dovrebbe muoversi a breve: “E’ prevista l’apertura di un cantiere proprio in questo mese (almeno sulla carta, ndr) per il rifacimento della copertura e delle facciate” spiega la Presidente della Commissione Educazione del Consiglio di Zona 9 Antonella Loconsolo “Poi ci sarà un altro grande appalto per serramenti e bagni in cui dovrebbe rientrare anche la Caracciolo”.
Purtroppo il meccanismo che regola le ristrutturazioni scolastiche funziona è quello dei bandi aperti che agiscono su varie scuole, non vengono stanziati fondi per i singoli edifici. Ma in questo caso, se il cantiere ancora non è partito, probabilmente dipende dal fatto che la ditta appaltatrice è impiegata altrove, non per mancanza di fondi.
Insomma, pare, ancora una volta, che sia una questione di tempo.
Per quanto concerne invece il Centro Cucina e annesso refettorio, dove si sono verificati cedimenti del controsoffitto nel 2012 e 2013 (per fortuna fuori dall’orario scolastico), la questione è diversa e purtroppo collegata alle sorti di un altro Centro Cucina, quello di via Cittadini, zona Quarto Oggiaro, chiuso lo scorso giugno per un incidente mortale sul cantiere scolastisco e attualmente sotto sequestro. I 2700 pasti che il centro di via Cittadini forniva sono ora suddivisi tra gli altri centri cucina delle zona Nord di Milano (Iseo compreso), e finchè non verrà disposto il dissequestro dal Tribunale in via Iseo non potranno partire i lavori.
Milano Ristorazione, che ha eseguito un sopralluogo in loco pochi giorni fa, ha calcolato che per il prossimo maggio via Cittadini potrebbe riprendere le sue funzioni e finalmente il centro di via Iseo potrebbe essere ristrutturato. Il refettorio resterebbe comunque aperto in quanto considerato sicuro per i bambini.
Chissà quanto ci vorrà ancora per poter finalmente chiudere la crepa, almeno in questa zona e riavere le scuole in condizioni dignitose.
A.Pozzi