Passata definitivamente l’estate tornano a salire le polveri sottili

Mentre Milano ricomincia a soffocare a Palazzo Marino nemmeno si discute più.
Sembra infatti che le polveri sottili siano una condanna inevitabile nonostante le promesse, i vertici, i ticket progettati, sospesi e ridotti e i fondi per le infrastrutture assicurati dal Governo nazionale e da quello regionale, i quali, anche se arrivassero tutti e nei tempi previsti, poco potrebbero fare nel breve termine.
I numeri, come sempre, sono impietosi nell’evidenziare l’inerzia di chi dovrebbe tutelare la salute dei Milanesi e implacabili nell’aggredire i polmoni di tutti, favorevoli e contrari al ticket, automobilisti, pedoni e ciclisti.
Dalla metà di settembre il PM10 è tornato stabilmente ad oltrepassare la soglia dei 50 microgrammi per metro cubo. La media sulle 24 ore registrata dal 16 al 24 settembre dal laboratorio di Chiamamilano situato in via Vico è stata di 57 microgrammi.
Infatti, il 22 settembre il laboratorio di Chiamamilano ha registrato un valore di 75,4 microgrammi e il 23 settembre addirittura di 90 microgrammi per metro cubo. La media del PM2,5 degli ultimi 7 giorni è stata di 42,3 microgrammi per metro cubo.
Nei prossimi giorni una lieve perturbazione probabilmente riporterà i valori delle polveri un poco al di sotto della soglia dei 50 microgrammi, ma certo non risolverà il problema che con l’approssimarsi dell’inverno, come ogni anno, si riproporrà in maniera stabile per mesi.
Nel frattempo il Governo cittadino è ancora impantanato nel discutere un ticket ridotto ormai a un mero provvedimento simbolico, contro il quale adesso sparano alcuni Presidenti di zona, lamentando che sia limitato solo al centro, mentre proprio i loro colleghi di partito hanno fatto di tutto per limitarne il più possibile l’estensione.
Mentre Milano ricomincia a soffocare si consumano, tra veti, ricatti e ripicche scontri che mirano al più classico domino delle poltrone –prima tra tutte quella dell’Assessore Croci– e poco alla tutela della salute dei Milanesi.
B.P.