La spending review taglia l'ente ministeriale di collaudo e la metrò 5 resta al palo

Nonostante non vi siano comunicazioni ufficiali da parte del Consorzio Metro 5 (costituito da ATM, Ansaldo, Astaldi, Alstom e Torno) è ormai certo che slitterà anche inaugurazione che era stata ipotizzata per l'8 dicembre e probabilmente il nastro non verrà tagliato neppure a gennaio, come accreditavano i più informati nelle scorse settimane.
L'intoppo è esclusivamente burocratico e ha origine a Roma. Il Governo con la spending review, ha tagliato anche la Commissione ministeriale 1042 che per legge è l'unica che può dare via libera all'esercizio di infrastrutture come le metropolitane.
Intanto i treni stanno proseguendo i test, ma di questo periodo di prova molto probabilmente non si potrà tenere conto, poiché attualmente non esiste più l'ente preposto alle verifiche.
L'eventualità di uno slittamento dai tempi imprevedibili a causa di un vuoto legislativo ha prodotto non poca irritazione a Palazzo Marino.
Nelle stanze del Ministero dei trasporti si sta cercando una soluzione, anche perché la cancellazione della Commissione non blocca solo la linea 5 della metropolitana di Milano.
Le ipotesi allo studio sembrano essere due. Reinserire nel Decreto sviluppo la Commissione cancellata dalla spending review, oppure creare organismo tecnico ex novo. In entrambi i casi i tempi, anche nella migliore delle ipotesi, non si annunciano brevissimi.
Infatti, potrebbero essere necessari fino a due mesi per istituire la nuova commissione e poi altri quarantacinque giorni di collaudi sotto la sua supervisione.
A conti fatti si potrebbe arrivare, salvo altri intoppi, a metà febbraio 2013.
Ettore Pareti