La scuola primaria di via Iseo cade a pezzi ed è ancora in attesa di piccole e grandi manutenzioni

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La scuola primaria di via Iseo cade a pezzi ed è ancora in attesa di piccole e grandi manutenzioni ![]() L’abbiamo scritto infinite volte, sono tante, troppe, le scuole di Milano in cattive condizioni: cattive per non dire vergognose, se si pensa che migliaia di bambini ci passano ogni giorno tantissime ore, che la loro sicurezza dovrebbe essere una priorità e che il diritto allo studio non significa solo diritto a imparare ma anche a farlo in un ambiente adeguato, perchè bagni rotti, finestre che cadono e cornicioni che si staccano non sono esattamente un messaggio di corretta educazione civica. Della scuola primaria Caracciolo di via Iseo, appartenente all’Istituto omnicomprensivo Don Orione non abbiamo mai parlato, se non in quanto facente parte del gruppo Una crepa in Comune, un coordinamento genitori di sei scuole pubbliche di Milano Zona 9 costituitosi all’inizio del 2010 per richiedere all’Amministrazione cittadina la realizzazione degli interventi prioritari necessari alla messa in sicurezza di quegli edifici. Erano sei, le scuole della Crepa, e a distanza di tre anni fortunatamente qualcosa è cambiato: nella media Tommaseo di Piazzale Istria e nell’elementare Locatelli di via Veglia i lavori sono stati ultimati, alla Thomas Mann di via Bussero sono attualmente in corso, nella Vittorio Locchi di via Passerini molte opere sono già state realizzate e alcuni appalti stanno per aprirsi. Crollato anche il controsoffitto, ma la ricostruzione della scuola media Cassinis di Niguarda non è ancora finanziata ![]() E’ stata oggetto di diversi “tour” da parte degli esponenti delle istituzioni milanesi, e purtroppo le sue condizioni negli ultimi anni sono tutt’altro che migliorate: è una delle scuole più ammalorate della città, il più lampante esempio di cosa producano anni di mancata manutenzione (ordinaria e straordinaria). E’ la scuola media Cassinis, e ha sede, ancora e nonostante tutto, in un prefabbricato del 1963 in via Hermada a Niguarda, zona 9. Dopo il terremoto della scorsa settimana, la scuola di via Ugo Pisa ha definitivamente chiuso i battenti ![]() Ne avevamo parlato neanche un mese fa, quando si stavano svolgendo degli incontri tra personale docente e genitori da un lato e gli assessorati competenti dall’altro: dopo anni di incuria e tentennamenti, l’edificio che ospitava (ma ormai sarebbe meglio dire ospitava) la scuola elementare e media di via Ugo Pisa era giunto a un bivio per cui andava presa una decisione. E, dopo diversi sopralluoghi, la proposta dell’Assessore Castellano e la Vicesindaco Guida era stata quella di un trasferimento temporaneo nella struttura vicina di via Narcisi in vista di una possibile demolizione e ricostruzione della scuola, in quanto le condizioni dell’edificio non erano tali da permettere una ricostruzione conveniente. La materna in via Del Volga a Bruzzano, chiusa da anni per amianto, verrà finalmente ricostruita ![]() Sono passati quasi 5 anni: una storia come decine di altre a Milano, una vecchia struttura di periferia risalente agli anni ’70 che ha ospitato migliaia di bambini e che un giorno (11 aprile 2007) viene dichiarata inagibile per la presenza di amianto in alcuni elementi strutturali. E’ la scuola materna di via Del Volga a Bruzzano, periferia Nord della città: era il 2007 quando l’edificio veniva inserito dal Consiglio comunale, con delibera del 20 giugno 2007 (PG 565138), nell’integrazione del Piano Triennale delle opere pubbliche del Comune di Milano, per una spesa di € 1.748.534. Finalmente la scuola di via Ugo Pisa verrà abbattuta, per essere ricostruita ![]() E’ la storia di tante scuole di Milano: che siano edifici “antichi” o prefabbricati risalenti agli anni ’60, il passare del tempo si mostra negli ultimi anni in tutta la sua crudeltà soprattutto perchè, in mancanza della corretta mautenzione, ordinaria e straordinaria, le strutture si logorano fino a diventare pericolose, ed è per questo che molte volte è più semplice abbatterle e ricostruirle che non ristrutturarle. La scuola situata nel plesso di via Ugo Pisa 1 è uno di questi casi. Edificata nel 1964 per far fronte allo sviluppo demografico della zona e divenuta sede della scuola elementare, è una costruzione in prefabbricato metallico leggero con tanto di amianto sul tetto come da copione per gli edifici di quel periodo, tanto che già negli anni ’80 si comincia a parlare di demolizione. Aggiudicata la gara d’appalto per i lavori di ristrutturazione della sfortunata elementare di Quarto Oggiaro ![]() E’ una delle storie tristi che compongono il puzzle delle “scuole a pezzi” di Milano. Questa inizia nel 2006 (ma forse anche prima), quando l’edificio di via Cittadini che ospita una scuola elementare inizia ad allagarsi per ogni dove in caso di pioggia (vedere per credere), al punto che la precedente amministrazione finisce per posizionare all’entrata una gabbia di ferro per impedire il crollo del soffitto. La situazione è talmente grave che l’unica soluzione è il trasferimento temporaneo di allievi e personale scolastico in via Trilussa, dove si svolgono tuttora le lezioni, il che accadde a partire dall'anno scolastico 2009/2010. A quasi 2 anni dalla chiusura, la scuola elementare di via Cittadini a Quarto Oggiaro sta per andare in gara ![]() Come a tante altre scuole di Milano, anche all’elementare Gherardini di via Cittadini a Quarto Oggiaro è toccata l’esperienza infausta della chiusura con relativo trasferimento temporaneo di allievi e personale scolastico (in via Trilussa, dove si trovano tuttora): l’edificio si allagava ovunque (aule, scale, corridoi e palestra) in caso di pioggia (guarda un video su Youtube dell'allagamento nell'aa.s. 2006/2007); all’entrata era stata posizionata una gabbia di ferro per impedire il crollo del soffitto; i muri erano scrostati in ogni dove e i bambini in occasione degli allagamenti venivano mandati a casa per sospensione dell’attività didattica. E’ iniziato il nuovo anno scolastico e molti edifici sono ancora fatiscenti ![]() La notizia non è nuova, ma è ancora una notizia, dato che nulla si è mosso per molte scuole milanesi in attesa ristrutturazione. La scorsa settimana è ricominciato l’anno scolastico e la gran parte dei ragazzi milanesi ha trovato la propria scuola esattamente come l’aveva lasciata, degrado compreso. Così il Pd milanese ha ricominciato a far visite per le scuole di Milano, alcune delle quali alcuni versano in condizioni davvero pietose: mercoledì la scuola di via Gentilino in Zona 5, dove da anni Direzione didattica e genitori attendono invano i non più rinviabili lavori di ristrutturazione (la manutenzione è ripartita tra il Comune e la Provincia di Milano); giovedì via Hermada 18 e via Passerini 4 in Zona 9. Le immagini parlano da sole: la media di via Hermada ad esempio rischia di venir giù da un momento all’altro, è un vecchio prefabbricato risalente agli anni ’60 dove quando piove bisogna mettere bacinelle ovunque per raccogliere l’acqua, dove i pannelli dei soffitti si staccano e le infiltrazioni rendono gli ambienti pericolanti e malsani. |
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