Dal 16 al 24 settembre la settimana dei volontari che vogliono tenere pulito l’ambiente

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Dal 16 al 24 settembre la settimana dei volontari che vogliono tenere pulito l’ambiente ![]() Ecologisti, amanti delle città e volonterosi di tutta Italia unitevi e scendete in strada. Muniti di guanti e sacchetti. Inizia il 16 settembre la diciannovesima edizione di Puliamo il mondo, la versione italiana dell’australiana Clean Up the World. Una settimana di volontariato organizzata da Legambiente che chiama all’appello tutti coloro che vogliono contribuire a dare una bella ripulita a strade, piazze e giardini della propria città. Sono 1.500 i gruppi di “volontari dell'ambiente” che in tutto il territorio italiano organizzano l'evento a livello locale in collaborazione con associazioni, comitati e amministrazioni cittadine. Anche per i laghi lombardi continua ad essere troppo alto il livello di inquinamento ![]() I laghi come i fiumi, se non peggio. All’allarme di Legambiente lanciato qualche giorno fa sul più che precario stato di salute dei corsi d’acqua lombardi segue ora quello che riguarda i bacini lacustri, drammaticamente danneggiati dai flussi di sostanze inquinanti provenienti da torrenti e fiumi. In Italia, calcola Legambiente, gli scarichi di 18 milioni di persone finiscono nei corsi d’acqua senza passare per un depuratore. La maglia nera va proprio ai comuni interni della Valcamonica e a Como. Ad incidere anche l’edificazione incontrollata: ben il 90 per cento del territorio praticabile attorno al lago di Garda risulta cementificato. Secondo il monitoraggio di Legambiente dettagliato nel dossier della 'Goletta dei Laghi 2011', in Lombardia sono ben 32 i punti, tra le coste dei laghi di Iseo, Como, Maggiore, Ceresio e Garda, in cui è vivamente sconsigliato fare il bagno quest’estate. Per 25 di questi è scattato il bollino rosso di massima allerta. 12 e 13 giugno: si vota sia per l’Italia che per Milano ![]() A metà giugno prossimo c’è un appuntamento da non mancare per tutti i cittadini italiani e milanesi, che saranno chiamati a esprimere i loro pareri su numerose tematiche riguardanti soprattutto l’ambiente, sia a livello nazionale che locale: proprio questa settimana infatti il Comune di Milano ha deliberato l’eliminazione del divieto di accorpamento con le consultazioni nazionali, il che consente di indire formalmente i referendum consultivi d’indirizzo nelle stesse date con conseguente ottimizzazione delle risorse ed elusione degli sprechi. Si accende il fuoco sotto il calderone securitario in vista della campagna elettorale ![]() Sono passati quasi dodici anni da quando all’inizio del 1999 l’allora Sindaco Albertini volò a New York a prendere lezioni di “tolleranza zero” da Rudy Giuliani. In questo lasso di tempo il mondo è cambiato passando per le date simbolo del 2001 e del 2008. L’ex Sindaco della “Grande Mela” dopo la fallimentare esperienza delle primarie repubblicane per la presidenza Usa di tre anni fa è uscito dalla scena della grande politica; Gabriele Albertini fa l’europarlamentare, anche se non nasconde l’ambizione di ritornare a Palazzo Marino. Milano invece sembra preda dei soliti fantasmi e dell’incapacità della politica di risolvere le emergenze vere o presunte. Incapacità che a ben guardare sembra piuttosto una precisa scelta dettata dal calcolo elettorale e dalla consapevolezza che alcuni temi, anzitutto la sicurezza, rendono politicamente allorché rimangono minacce incombenti e di volta in volta capaci di occupare la scena emergendo dalle quinte ove vengono ricacciate a seconda delle convenienze. Ecco l’inquietante fotografia che emerge dal Rapporto 2009 di Legambiente sulla criminalità ambientale ![]() Come ogni anno arriva puntuale la fotografia scattata da Legambiente sulla criminalità ambientale: quello che emerge, per la Lombardia, è una sostanzialmente una conferma definitiva dell’interesse dell’ecomafia per quest’area del Paese. I dati non lasciano spazio a dubbi: 886 infrazioni accertate nel 2008 solo nella nostra regione, 307 sequestri e 866 persone denunciate. Uno scenario inquietante, soprattutto se messo in relazione con l’arrivo dell’Expo e le recenti vicende della Commissione antimafia in consiglio comunale. Uno dei settori più fiorenti è ancora una volta quello legato al ciclo dei rifiuti, che presenta 144 illegalità accertate, con 164 denunce e 57 sequestri (dati Lombardia 2008): solo nell’inchiesta “Rewind” - che ha visto coinvolto tra gli altri Mario Chiesa - i carabinieri del Noe hanno scoperto un giro illegale di rifiuti di 2700 tonnellate. La commissione consiliare sugli interessi mafiosi, anche se fosse solo un simbolo farebbe capire alla città la gravità dell’infiltrazione della criminalità organizzata ![]() L’ultimo allarme sulla presenza mafiosa in Lombardia è stato lanciato appena tre giorni fa dal magistrato Alberto Nobili, intervenuto ad un convegno a Cinisello Balsamo. Nella regione e nel capoluogo la criminalità organizzata è presente, radicata e con fortissimi interessi e, dato ancor più preoccupante, ha scelto quella strategia dell’invisibilità che lontano dal clamore criminale delle regioni di provenienza l’ha portata a mimetizzarsi all’interno del tessuto sociale e produttivo. A ben vedere si tratta di una non-notizia. All’ombra della Madonnina la criminalità mafiosa è ben insediata e fa affari dal secondo dopoguerra quasi senza soluzione di continuità. Dagli anni ’50 con Joe Adonis per arrivare a Luciano Liggio agli inizi degli anni ’70, fino ai giorni nostri con i consistenti interessi in molti settori economici. Dall’ultimo rapporto Ecosistema Scuola di Legambiente emerge una città piena di edifici da rifare ![]() Settantatreesima: è il posto che si è guadagnata Milano nella graduatoria delle scuole dell’obbligo secondo il livello di qualità dell'edilizia scolastica. Settantatre su 86. Un risultato che fotografa uno stato di cose poco confortante: a prescindere dai singoli e numerosi casi di cui ci siamo a più riprese occupati, oltre che da alcuni recenti fatti di cronaca che di quando in quando hanno messo l’accento sullo stato di emergenza dell’edilizia scolastica italiana, la verità è che non esiste ancora un monitoraggio complessivo e sistematico dello stato di sicurezza delle scuole italiane. Il nono rapporto di Legambiente sull’edilizia e i servizi scolastici nel nostro Paese, “Ecosistema Scuola 2009”, è l’unica ricerca sullo stato degli edifici scolastici italiani, ed è stata realizzata attraverso l’elaborazione dei dati forniti da 95 amministrazioni comunali (che hanno competenze sulle scuole primarie e secondarie di primo grado) e 62 provinciali (che hanno competenze sugli istituti superiori). La Ministra per le pari opportunità presenta un dispositivo “antiaggressioni”, ma le promesse del Comune per la sicurezza delle donne rimangono sulla carta ![]() È piccola, è rosa, è tecnologica. È la nuova geniale risposta al problema della sicurezza delle donne proposta dal Ministro delle Pari opportunità Mara Carfagna. Si chiama “scatola rosa” ed è un dispositivo satellitare che, applicato alla vettura, ne consente la reperibilità da parte di una centrale operativa in caso di emergenza. In pratica funziona così: la guidatrice in situazione di pericolo deve premere il pulsante della magica scatoletta o del telecomando di corredo. Ricevuta la segnalazione, la centrale contatta l’utente al cellulare per accertarsi dell’effettiva necessità di aiuto. Qualora la malcapitata non avesse la prontezza di riflesso di rispondere al telefono –magari perché indaffarata a respingere un’ipotetica aggressione o intenta ad agonizzare sul tappetino dell’auto dopo un incidente stradale - la centrale provvederebbe ugualmente ad attivare le forze dell’ordine per rintracciare l’autovettura. I tristi numeri di un quartiere e qualche proposta che viene dal basso ![]() Se la cercate sul Tuttocittà, non la trovate. “Attenzione!! L'indirizzo d'arrivo non é presente nella cartografia di Giro Milano” è quello che compare se provate a vedere come ci si arriva sul sito Atm. Ma piazzetta Capuana esiste, esiste per i minorenni che spacciano lì dalle otto di sera in poi, esiste per gli anziani che passeggiano al pomeriggio sotto i portici di fronte ai negozi chiusi, esiste per i militari che la sorvegliano da un po’ di tempo a questa parte. Qualcuno ha scoperto la sua esistenza a giugno, quando è balzata agli onori delle cronache per quel blitz in cui sono stati arrestati parecchi spacciatori. Ma questa piazza è solo l’occasione per confrontarsi su un problema generale che riguarda tutto un quartiere, Quarto Oggiaro, di cui si parla quasi sempre in relazione al degrado e alla criminalità. Programmata la bonifica delle “casette” di Crescenzago…tra quattordici mesi ![]() Di amianto ci si ammala, di amianto si muore. Il toccante monologo di Felicetti ce lo ricorda; certe cose non andrebbero dimenticate. Nemmeno a Milano, nemmeno a Crescenzaogo. Crescenzago e la sua storia infinita. Eterna, come l’eternit. Le casette sono sempre lì, tali e quali a un anno fa. L’amianto ricopre ancora i tetti di via Castano, via Corato, via Molfetta, via Andrea Bregno, via Rovato. Centodiciassette famiglie aspettano da anni la bonifica promessa. Dopo il sopralluogo dello scorso maggio effettuato da una squadra di tecnici comunali, ora si sta redigendo il progetto definitivo. Un milione e settecentomila euro è la cifra già stanziata per coprire le spese di rimozione dell’amianto. La ‘ndrangheta allunga lo sguardo sull’Expo e anche nella maggioranza si fa strada l’idea di una Commissione comunale sugli interessi mafiosi in città ![]() La mafia c’è, soprattutto quando non si vede. La mafia corrode il tessuto politico ed economico della maggior parte delle città italiane. La mafia è a Milano, a 100 passi dal Duomo. Se ne è parlato martedì 16 settembre al dibattito pubblico organizzato da Basilio Rizzo, Consigliere comunale della lista Uniti con Dario Fo e Vladimiro Merlin, di Rifondazione Comunista. Un incontro voluto per ricordare Peppino Impastato a 30 anni dalla sua morte, ma anche per riflettere sulla prepotente e sotterranea infiltrazione delle cosche nella nostra città. “A Milano, quando si cerca di portare a galla temi sconvenienti, prevale all’interno della sfera politica una parola d’ordine: non strumentalizzare” ha spiegato il giornalista Gianni Barbacetto ( ascolta l'intervista). “Se qualcuno dice che a Milano la mafia c’è, che esistono contatti tra affari, criminalità e politica, la tendenza è di mettere tutto a tacere. Non bisogna strumentalizzare, vietato parlarne”. L’assassinio di Abba è una tragedia anche per il domani dell’integrazione. ![]() La tragica morte di Abba, sprangato a morte per due pacchi di biscotti, dice di Milano molte più cose di quelle che la città vorrebbe sentirsi dire e sia disposta ad accettare, poiché questa morte insensata e crudele è uno specchio impietoso che riflette il recente passato ma anche i rischi futuri.I colpi feroci che si sono abbattuti su un ragazzo italiano –e questo è un elemento da tenere presente per quanto riguarda i rischi che ci attendono nel volgere di pochi anni, ma lo vedremo tra poco– parlano di un razzismo spicciolo che si è insinuato sotto la pelle del tessuto civile fino a rendersi invisibile e quindi più insidioso dell’intolleranza ostentata e professata ideologicamente; dei frutti amari dell’ossessione securitaria sulla quale hanno investito da troppo tempo gli imprenditori politici della paura; della crosta d’indifferenza che si sta rapidamente richiudendo sulla vicenda dopo l’emozione iniziale; della malafede dei militanti della minimizzazione e della “nonstrumentalizzazione”, come se anni di un crescendo impetuoso e irresponsabile Promesso due anni fa, inserito dal Sindaco nel piano antistupri, è rimasto solo sulla carta ![]() Soldati nelle strade, superpoteri ai sindaci neanche fossero X-men usciti dalle pagine dei fumetti. La campagna securitaria prosegue incessante e i cittadini accolgono con favore l’accelerazione. Tutti contenti? Apparentemente sì. Eppure alcune promesse non sono state mantenute, paradossalmente –ma poi neanche tanto– quelle che sarebbero state più facili da concretizzare e che, senza parate –forse sta qui l’intoppo? – avrebbero migliorato la qualità della vita di alcuni cittadini. Tra qualche scetticismo l’esercito fa sentire più sicuri i Milanesi che ammettono, però, si tratta di percezione ![]() Ed esercito sia. La vox popoli ( ascolta le interviste) ha già emesso il suo primo verdetto: l’arrivo dei militari in città è una manna dal cielo. E’ una sentenza quasi unanime e trasversale. Non solo anziani, non solo militanti del centrodestra, non solo xenofobi o catastrofisti. Ad accogliere con una “ola” di entusiasmo l’arrivo dei soldati in città sono anche persone di istruzione medio-alta, di destra e di sinistra, e stranieri residenti regolarmente in città, che sperano in questo modo di avere finalmente la possibilità di riscattare la loro posizione di onesti cittadini contribuenti. Cresce il fenomeno dell’usura, ma oltre un terzo delle vittime non può accedere al fondo nazionale ![]() La piaga dell’usura si allarga e gli squarci di luce sul fenomeno si restringono. Nonostante le campagne di informazione, l’opera delle forze dell’ordine e delle associazioni impegnate nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica e soprattutto nel sostegno alle vittime, il fenomeno del prestito “a strozzo” sembra essere più virulento che mai, anche e soprattutto a Milano. Spesso nascosti all’ombra di finanziarie equivoche e con entrature poco trasparenti che permettono loro di individuare le vittime potenziali, gli strozzini prosperano. Voci e storie dei Sinti italiani che chiedono solo di essere trattati come tutti gli altri cittadini ![]() Noi li chiamiamo zingari, loro ci chiamano gagè: ma la parola ‘zingari’ include un insieme di comunità di diversa provenienza, religione e tradizioni che si riuniscono dando origine a un unico popolo, i rom. Un popolo che viene da lontano, dall’India del Nord, tra la valle dell’Indo e le pendici himalayane e parla una propria lingua traslitterata dal sanscrito chiamata “romanès”. In questo gruppo ci sono anche i Sinti, i “rom” del Sind (oggi Pakistan): oggi i Sinti in Italia vivono in comunità sparse in tutta la penisola, costituite per lo più da piccoli gruppi parentali. Sono cittadini italiani e vivono sulla Penisola da oltre mezzo secolo. Le loro attività principali rimangono le giostre, anche nei parchi fissi, e il commercio ambulante. I Sinti che vivono in Italia sono cittadini italiani a tutti gli effetti, e per ribadire il loro diritto ad essere riconosciuti e non discriminati hanno manifestato lo scorso lunedì 7 luglio in piazza San Babila a Milano, contro i provvedimenti decisi dal governo che li vorrebbe sottoporre a censimento, insieme a tutto il popolo rom. Anche il PD lombardo scopre il look total security, ma sul web scoppia la polemica tra i militanti e sono in molti a non volere le “ronde democratiche” ![]() “Ora scopriamo che Martina [Segretario lombardo del PD n.d.r.] propone le ronde (democratiche?) e Penati condivide l'uso dell'esercito in servizio di ordine pubblico. Ma dove stiamo andando? Non era questo il PD che sognavamo” firmato G.L. Questo è solo uno degli sfoghi della base che si rincorrono tra le mailing-list dei militanti “democrat”. Certo, non ci sono solo i critici. Tra i flutti della rete che agitano il PD milanese c’è anche chi difende la svolta law and order, sostenendo che le ronde proposte dal Segretario regionale poco hanno a che fare con le iniziative leghiste. F.S. rintuzza a muso duro duro G.L. Schedati cittadini italiani la cui unica colpa è di essere zingari. ![]() Come su un piano inclinato il groviglio di pubblico panico e speculazione politica scivola senza potersi fermare. Come su un piano inclinato la discesa comincia in un momento ben preciso ma nessuno sa quando si fermerà. Come su un piano inclinato la velocità aumenta, pressoché incontrollabile e quanto solo ieri sembrava inimmaginabile oggi è orinaria amministrazione.Così come è stato ordinario per Palazzo Marino e la Prefettura quanto accaduto alle 5 del mattino di venerdì 6 giugno nel campo nomadi autorizzato di via Impastato, periferia sud ovest della città. A Crescenzago l’amianto non fa notizia e 117 famiglie dovranno ancora attendere per la bonifica ![]() E pur qualcosa si muove. Il Comune si sta mobilitando per la bonifica da amianto delle casette di Crescenzago. O almeno, così sembra. Lo raccontano con comprensibile scetticismo gli abitanti degli stabili residenziali pubblici che da ormai 16 anni –dall’entrata in vigore della legge nazionale sulla rimozione dell’amianto– attendono con pazienza l’intervento di manutenzione. Colf e badanti a Milano sono oltre 70.000, più della metà clandestine. Sostengono il welfare parallelo scaricato sulle famiglie e oggi hanno paura ![]() Ufficialmente sono 745 mila, più realisticamente supererebbero il milione di unità. Sono per lo più donne, quasi tutte straniere, appartengono a una fascia di età compresa tra i 30 e i 45 anni. Ultimamente non si fa che parlare di loro. Sono le colf e le badanti che lavorano nel nostro paese e tengono in piedi quel welfare parallelo che lo Stato scarica sulle famiglie, dai bambini che non trovano posto negli asili agli anziani che non riescono ad accedere ad un assistenza domiciliare pubblica. |
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