Conferita la cittadinanza simbolica a 100 ragazzi nati e cresciuti a Milano, da genitori stranieri

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Conferita la cittadinanza simbolica a 100 ragazzi nati e cresciuti a Milano, da genitori stranieri ![]() Per capire di cosa si parla quando si pronuncia il concetto di "ius soli" il modo migliore è probabilmente partire dai numeri. A Milano dei circa 205.000 minori residenti (il 15,7% dell'intera popolazione, destinato a ridursi ulteriormente dati gli attuali trend demografici) oltre 36.000 (cioè oltre il 17%, destinato invece ad aumentare tenuto conto dei flussi migratori e degli indici di natalità) sono giuridicamente stranieri. Il Comune lancia un concorso per trasformare gli “open data” in applicazioni digitali ![]() Dai dati per tutti alle applicazioni per tutti, o almeno per tutta Milano. È questa l'idea alla base del concorso “App4Mi” lanciato da Comune ed Rcs per rendere sempre più utili gli Open data che 'parlano' della città di Milano. Online già da diversi mesi e scaricati già centinaia di volte, i dati 'aspettano' però non solo che qualcuno li consulti in formato excel o leggendo tabelle e statistiche, ma che i Milanesi e non solo possano utilizzarli per facilitarsi, almeno sul piano digitale, la vita quotidiana. Aumenta il numero di ragazzi di origine straniera che chiedono la cittadinanza italiana ![]() Filippini, egiziani, cinesi, peruviani. Anzi, da oggi italiani. Sono 458 i ragazzi figli di stranieri nati nel nostro paese che nel 2011 hanno richiesto la cittadinanza italiana, il 39.1% in più rispetto all’anno precedente. Risultato attribuibile in larga parte alla campagna di informazione “Una finestra sui tuoi diritti” messa in campo dagli assessori alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino e ai Servizi civici Daniela Benelli. Ancora dubbi sul Piano Integrato di Intervento a Bisceglie, una modifica è ancora possibile ![]() Numerosi palazzi da 6 e 8 piani, un supermercato, una piscina coperta con palestra, la cessione della cascina Cassinazza per la realizzazione di un centro polifunzionale e di aree destinate a verde. E’ quanto prevede il Piano Integrato d’intervento “Parri-Parco dei Fontanili”, adiacente al PII Calchi Taeggi, a oltre 1 km dalla fermata MM1 Bisceglie e a ridosso del confine amministrativo con Corsico e Cesano Boscone. Un piano troppo invasivo, secondo Andrea Giorcelli, consigliere di zona 7 del gruppo ecologisti, sulle cui possibili ripercussioni i cittadini del quartiere non sarebbero ancora sufficientemente informati. Aperto un tavolo permanente di confronto tra le nuove generazioni figlie di immigrati e il Comune ![]() “E’ finita la stagione in cui si parlava di immigrazione solo accostandola a concetti di paura, illegalità e diffidenza. Vogliamo essere incubatori di buone politiche sociali che includano davvero i cittadini di origine non italiana nella definizione di “milanese”. Parte da qui la sfida dell’Assessore alla Politiche Sociali Pierfrancesco Majorino, dalla volontà di capovolgere il binomio straniero-insicurezza che più o meno subdolamente la Giunta precedente ha cercato di imporre. I dati di Legambiente sul consumo del suolo: sempre più aree agricole uccise dal cemento ![]() Tanto, troppo, e scarsamente regolarizzato. E’ il dio cemento, che ogni giorno nella sola Lombardia viene riversato su 117mila metri quadrati di suolo, come a dire 7 volte piazza Duomo. E’ quanto emerge dal Rapporto 2011 sul Consumo di Suolo presentato da Legambiente e Inu (Istituto Nazionale di Urbanistica). Le superfici agricole produttive del nostro territorio vengono quotidianamente saccheggiate e sacrificate in favore di nuove autostrade, centri commerciali e capannoni industriali, tanto che nelle provincia di Monza e Brianza la superficie urbanizzata ha superato il 50% del territorio. Per quanto riguarda la Provincia di Milano invece, c’è ancora una prevalenza di territori agricoli con il 52% circa dell'intera superficie provinciale rispetto a 39,7% di suoli urbanizzati. Ogni giorno però si perdono circa 20 mila metri quadrati di superficie, pari a 1,2 volte piazza Duomo. La prevista realizzazione di nuove importanti infrastrutture di trasporto stradale, fa supporre che anche Milano, oltre a Lecco, sia destinata a subire l’inversione delle proporzioni tra agricoltura e cementificazione. Il caso dell’elementare Paravia, ceduta dal Comune ![]() Nel periodo 2008-2009 l’11,3% della popolazione scolastica lombarda è straniera. Dal 2001 il numero degli studenti stranieri è cresciuto del 238%. (dati Rapporto di ricerca 2010 “Gli alunni stranieri nella realtà lombarda” di Fondaziona Ismu). A Milano alcune scuole sono caratterizzate da un melting pot estremamente composito e ad alto tasso di alunni stranieri: tra queste c’è, anzi c’era, la scuola elementare «Radice» di via Paravia, a San Siro. Se ne era parlato già all’inizio dello scorso anno scolastico, quando su 96 iscritti si contavano solo tre italiani, in quelle classi dove convivevano 25 nazionalità. Il nuovo PGT prevede 300.000 nuovi Milanesi che non ci saranno mai ![]() Nemmeno un anno fa avrebbero dovuto essere 700.000. Adesso con l’approvazione del Piano di governo del territorio siamo scesi a 300.000. Non è detto che nel volgere di qualche mese si passi a 150.000 o ancor meno. Stiamo parlando di quanti nuovi Milanesi, secondo l’Assessore all’urbanistica, dovrebbero arrivare a Milano nel prossimo ventennio. Su queste cifre è stata articolata l’offerta di cemento del nuovo Pgt che manda in soffitta il Piano regolatore e segna la liberalizzazione urbanistica. Via libera quindi a cubature per un aumento di circa il 25% della popolazione in meno di vent’anni. Una cifra da migrazione di massa. Un’ “invasione” da capogiro se fossero numeri previsti e prevedibili. Ma possiamo stare tranquilli poiché a meno di sconvolgimenti epocali non ci sarà nessuna invasione. La Giunta approva il Piano di governo del territorio e sogna la Milano –irrealizzabile- del 2030 ![]() Dieci linee di metropolitane entro il 2030, case per 300.000 nuovi milanesi, oltre 50 milioni di metri quadrati di verde, ovvero 30 metri quadrati per abitante, il doppio di quelli odierni. È questo il libro dei sogni tratteggiato dal Piano di governo del territorio (Pgt) appena approvato dalla Giunta dopo quasi due anni di tira e molla all’interno della maggioranza e che dovrà comunque passare al vaglio del Consiglio comunale. L’aula di Palazzo Marino dovrà procedere a tappe forzate poiché questo nuovo strumento urbanistico, previsto dalla legge regionale 12 del 2005, dovrà essere approvato entro marzo 2010 altrimenti il Pirellone provvederà all’istituzione di un commissario ad acta che esautorerebbe il Comune dalle sue potestà sull’urbanistica. Rischio troppo grosso per Palazzo Marino, visti la posta in palio e gli interessi in gioco. Il Pgt dunque aspira a disegnare la città del futuro: cemento, verde e “densificazione dei servizi” secondo assi strategici decisi dall’Amministrazione mentre i privati si troveranno di fronte meno vincoli. Altro che potenziali elettori in massa della sinistra. Gli immigrati, come gli Italiani, spaccati a metà e quelli più a destra sono i Rumeni ![]() I numeri spesso spiegano la realtà meglio di molte parole e rendono con precisione la dinamica dei fenomeni sociali sfatando pregiudizi infondati quanto radicati nell’ovvietà del dibattito pubblico. I dati delle possibili intenzioni di voto degli immigrati contenuti nell’ultima indagine ISMU dimostrano quanto fosse poco fondata l’opinione secondo la quale gli immigrati, se potessero votare, voterebbero in massa per la sinistra. Tutt’altro. Come per gli Italiani, anche il potenziale voto straniero risulta pressoché spaccato a metà con una leggera prevalenza a livello globale per il centrosinistra. Analizzando i dati più nel dettaglio si scopre una linea di frattura ancor più interessante. Infatti se gli immigrati provenienti dai paesi del nord Africa e dall’America latina sono prevalentemente orientati a sinistra, quelli provenienti dalla Cina, dallo Sri Lanka e dall’Europa orientale propendono per la destra. 8° rapporto Ismu sull’immigrazione in Lombardia: dati costanti e la novità del voto ![]() Un immigrato ogni 10 abitanti in Lombardia, uno ogni 6 a Milano. Un dato che sostanzialmente conferma la tendenza degli ultimi anni, quella di una crescita e di una progressiva stabilizzazione degli immigrati sul territorio lombardo, con la quota di un milione di presenze superata di 60mila unità e un 13% (121mila persone) in più rispetto al 2007. A dirlo è l’8° rapporto dell’Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità, secondo i cui dati cresce la “stabilità” degli immigrati, con una quota di residenti che passa dal 79,2% all’81,6% (da 726mila a 838mila), con 200mila famiglie registrate. A Milano continua ad essere lungo il percorso di regolarizzazione dei cittadini stranieri che ne fanno richiesta ![]() Tra regolari e irregolari, gli stranieri che vivono a Milano sono il triplo rispetto alla media italiana; al tempo stesso la nostra città risulta appena al novantacinquesimo posto per regolarizzazione dei lavoratori. A denunciare il paradosso è la Cgil milanese, il cui Sportello di Orientamento al Lavoro è quotidianamente frequentato da decine di stranieri in difficoltà. “Svolgiamo un lavoro di supplenza aiutando gli immigrati -sostiene Giovanni Minali, segretario della Cgil Milano con incarico su politiche dell’immigrazione-( ascolta l'audio). Le istituzioni milanesi non mettono in campo mezzi e organici sufficienti. Siamo ancora alle strutture di quando in città c’erano 30 mila immigrati. Ora ce ne sono quasi 300 mila”. Cala e invecchia ulteriormente la popolazione milanese e anche le donne straniere non fanno abbastanza figli ![]() Chi volesse una rappresentazione plastica, viva, addirittura sonora del futuro demografico di Milano può fare una passeggiata per uno dei tanti giardinetti cittadini in uno di questi pomeriggi d’inizio ottobre, ormai lontana la calura estiva, di là da venire i rigori invernali. L’orario migliore è dopo le 16,30, quando i bambini escono dal tempo pieno. Panchine e aree gioco sono affollate di anziani, molti, e bambini, molti di meno. I primi accompagnati da badanti straniere; i bambini sorvegliati da nonni o baby sitter, in questo caso anch’esse quasi esclusivamente straniere. Non si tratta certo di un’indagine statistica, ma rende assai bene l’idea dello scenario che ci aspetta e che, peraltro, non è una sorpresa, nonostante tutti i tentativi di pensare le dinamiche migratorie come un fenomeno reversibile. Come cambiano le politiche dell’immigrazione col mutato scenario politico milanese? ![]() In Lombardia sono 938mila: un quarto degli immigrati presenti sul territorio nazionale, e di questi quasi la metà abitano a Milano e Provincia. Per visualizzare meglio la portata del fenomeno è forse più utile la seguente immagine: un cittadino ‘milanese’ su sei è immigrato. E viene dall’Europa dell’Est, dall’Asia, dal Sudamerica o dal Nord Africa. L’aumento annuo stimato è, a livello regionale, del 9,1%: significa 80mila ingressi negli ultimi 12 mesi. Sono i dati del Settimo Rapporto Ismu (Iniziative e studi sulla multietnicità), quelli che hanno occupato le pagine dei giornali qualche giorno fa: parlare di immigrati è parecchio in voga, ultimamente, e i dati diramati dall’Ismu sono piuttosto significativi, soprattutto quelli relativi all’immigrazione illegale: + 71mila clandestini in provincia di Milano, 37mila solo in città. La testimonianza di una giovane supplente in una "prima media" di Milano. Dove la parola tolleranza non ha senso perché al di là delle differenze dei tratti somatici i ragazzi si sentono tutti milanesi ![]() Ore 7.55, inizia la prima ora. Faccio l’appello: Assab Valeria. Presente. Alemanni Marco. “Non c’è, ha la febbre” dice una ragazzina vestita di rosso e con gli occhi a mandorla in seconda fila. “No, prof, Alemanni ha bigiato, bigia sempre quello lì...” dice un altro dall’ultima fila, alzandosi in piedi. Mentre penso sollevata che nel 2008 si usa ancora il termine “bigiare”, il resto della classe ride e io chiedo silenzio, invano. Bhayini Raschid. Continuo con l’appello, nella speranza che si calmino. Hanno pur sempre 11 anni, sono piccoli. |
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