Il Comune chiude la sezione infanzia della Biblioteca Comunale del parco Sempione

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Il Comune chiude la sezione infanzia della Biblioteca Comunale del parco Sempione ![]() Gli adulti del futuro non interessano all’amministrazione del presente: potrebbe essere questa la sintesi di quanto accade alla Biblioteca Comunale del parco Sempione, che dopo due anni di chiusura ha finalmente riaperto al pubblico lo scorso 21 aprile. Bonificata dall’amianto, ripavimentata, con nuovi serramenti, servizi igienici, arredi, climatizzazione, wireless, caffetteria e tutto ciò che dovrebbe avere una moderna biblioteca. Quasi tutto. La sezione infanzia è stata infatti abolita: lo spazio è poco e bisognava fare una scelta. Il Sindaco brinda al nuovo parcheggio di Piazza Cardinal Ferrari, “dimentica” i ritardi e i problemi causati dal cantiere ![]() E’ stata un’inaugurazione in pompa magna- l’ennesima in periodo di campagna elettorale- quella per il parcheggio di Piazza Cardinal Ferrari. 4 piani interrati, 300 box per residenti, 200 posti a rotazione. Il cinquantanovesimo parcheggio portato a termine da questa Giunta, sottolineano orgogliosamente Sindaco e Assessore ai Lavori Pubblici Bruno Simini. Minor enfasi utilizzerebbero per ricordare ritardi e problemi causati dai cantieri. E infatti non lo fanno. Ritardi. “I lavori sono cominciati nel luglio 2006 con le indagini archeologiche, durate circa un anno. Podestà si ferma ad un passo da Palazzo Isimbardi e gli ex di AN: “Se avessimo candidato De Corato…” ![]() Dieci punti di distacco inflitti al Presidente uscente Penati non sono bastati al candidato di Lega e PdL per conquistare Palazzo Isimbardi al primo turno tanto che per Guido Podestà il risultato del 6 e 7 giugno si è rivelato una mezza sconfitta con relativa coda di accuse e polemiche velenose. Proprio mentre il centrodestra conquistava a valanga il territorio in una tornata amministrativa che ridisegna gli equilibri politici locali in tutto il paese a Milano il candidato alla Provincia voluto dal Premier si fermava ad un passo dalla poltrona. Si infiamma la polemica attorno al neoassessore alla cultura e nonostante i pompieri nella maggioranza si teme la “sindrome Sgarbi” ![]() Due settimane fa, al momento della nomina, parecchi esponenti della maggioranza a Palazzo Marino l’accolsero con stupore “Finazzer chi?” Alla prima occasione il neo assessore alla cultura, forse come sostiene un autorevole Consigliere comunale azzurro “perché preso dall’ansia di andare sopra le righe per dimostrare di essere una personalità eclettica e fantasiosa al pari del suo predecessore”, ha spiazzato tutti proponendo una mostra sul nomadismo, lanciando segnali di pace al Leoncavallo e annunciando una commissione bipartisan di saggi. Tanto è bastato per surriscaldare l’atmosfera attorno alla poltrona che fu di Sgarbi –e che il critico d’arte rivendica ancora come propria– e per agitare le acqua all’interno della maggioranza. Gli azzurri di Palazzo Marino aspettano che si chiuda la partita della governance dell’Expo per aprire quella del rimpasto ![]() “Non tutti i mali vengono per nuocere” devono aver pensato il Sindaco e il Governatore Formigoni quando il Sottosegretario Letta ha comunicato che la firma del decreto per l’Expo sarebbe slittata almeno di una settimana. La crisi finanziaria globale che ha affondato le borse di tutto il mondo e gettato ombre pesantissime sulle prospettive dell’economia reale ha concesso ancora una manciata di giorni alle trattative che si protraggono da oltre sei mesi sulla governance dell’Esposizione universale del 2015. Il termine ultimo sembra essere quello del 31 ottobre quando, a sette mesi dall’assegnazione dell’Expo e dopo i due rinvii chiesti da Palazzo Marino, gli ispettori del Bureau international des expositions torneranno finalmente a Milano per esaminare l’avanzamento dei lavori. Mentre si aspetta l’accordo per la legalizzazione del Leoncavallo, riapre Cuore Nero ![]() Finiti i tempi dell’oratorio, i giovani approdano sempre più spesso a gruppi di aggregazione alternativi. Il Leoncavallo, storico centro sociale di via Watteau occupato abusivamente dal 1975, è diventato per alcuni un fondamentale punto di incontro e scambio interpersonale. Finiti i tempi della contestazione dura e pura, oggi il Leoncavallo è un’associazione culturale autogestita che organizza concerti e serate culinarie, ma anche attività socialmente utili come le scuole di italiano per stranieri. Vero è che lo fa abusivamente. Il terreno occupato è di proprietà dell’immobiliarista Cabassi, che da tempo lo reclama. Dopo anni di lotte, sgomberi e minacce di abbattimento, sembra che il Comune abbia deciso di porsi come intermediario ufficiale della trattativa; Azzurri divisi sulla delibera per gli spazi pubblicitari: in gioco una torta di oltre venti milioni di euro ![]() Si litiga anche nelle migliori famiglie, figuriamoci all’interno di un partito politico. Sarà il caldo, sarà il clima pre-vacanziero, sarà lo stress accummulato da mesi e mesi di duro lavoro; fatto sta che all’interno della maggioranza in Consiglio Comunale già da un po’ tira aria di burrasca. Mentre fa eco la controversa battaglia di questi giorni sul toto-destinazione per la moschea islamica, nella pentola di Palazzo Marino ribolle quasi in sordina la discussione sul nuovo regolamento per la disciplina della pubblicità. Il neocordinatore regionale di FI Podestà offre la cena della pace a CL e lancia l'opa sul Gruppo consiliare ![]() Mercoledì sera al risorante "I 4 Mori" dei ventitrè consiglieri comunali azzurri ne sono stati invitati diciassette: esclusi infatti I 'liberal' Gallera, Massari, Vagliati, Pennisi e De Pasquale. Assente anche il Presidente del Consiglio Comunale, Manfredi Palmeri, non invitato "per riguardo ad una figura istituzionale che non deve essere trascinata nel dibattito interno al partito" ci tiene a sottolineare uno degli invitati. La cena, organizzata dalla componente che fa riferimento al neocordinatore azzurro Guido Podestà, attovagliato anch'esso al ristorante a pochi metri dal Teatro Dal Verme, è stata il primo passo di un cambio di equilibri all'interno del gruppo consiliare di Forza Italia: l'obiettivo sciogliere l'asse tra i 'liberal' e CL. Laici contro ciellini: in Comune la componente di Forza Italia ostile a CL cerca di approfittare del momento e chiede più spazio ![]() “CL ha esagerato ed è stata giustamente ridimensionata.” A parlare così non è un livoroso esponente dell’opposizione impermeabile al nuovo spirito del dialogo che aleggia sulla nuova stagione politica apertasi all’indomani delle ultime elezioni, bensì un Consigliere comunale di Forza Italia, della quale CL, almeno in Lombardia è una componente importante. Il Consigliere comunale azzurro appartiene però all’area laica, aggettivo che all’interno di Forza Italia –il PDL a Milano non esiste ancora e all’orizzonte non c’è nemmeno la costituzione del gruppo unico –, assume un significato del tutto particolare e che può essere tradotto con ‘anticiellino’. “Hanno pensato di poter gestire le partite più importanti, come l’urbanistica, società controllate, come SEA e A2A in totale indipendenza, senza confrontarsi con il resto del partito. Non sarà più così.” Nell’assestamento postelettorale si profila uno scontro tra Lega e CL e la contesa non è solo sulla sicurezza ![]() Il rimpasto di Giunta, come abbiamo scritto la scorsa settimana, non ci sarà; almeno per il momento. Troppo alto il rischio di creare un effetto domino incontrollabile in una situazione assai fluida nella quale le caselle sembrano spostarsi di giorno in giorno e le indiscrezioni inseguirsi e contraddirsi nel lasso di poche ore. Il dato elettorale registrato dieci giorni fa a Milano indica chiaramente, qui come in tutto il nord, un’avanzata della Lega che ha stupito non solo i commentatori e il centrosinistra, ma anche il PdL, per il quale l’exploit del Carroccio rischia di diventare un problema non solo nella costituzione del Governo nazionale ma anche negli equilibri milanesi. Il PD a palazzo marino deve scegliere il nuovo capogruppo. La lotta e’ tutta tra ex DS ![]() Se la maggioranza a Palazzo Marino ha rinunciato, almeno per il momento, al rimpasto il PD milanese si trova alle prese con un passaggio meno eclatante ma inderogabile: la scelta di un nuovo Capogruppo. Marilena Adamo che guida attualmente il Partito Democratico in Consiglio comunale, eletta in Senato, dovrà lasciare l’incarico e si è già aperta la lotta alla successione. I candidati più accreditati sono tre: Pierfrancesco Majorino, che è stato l’ultimo segretario cittadino dei DS, Andrea Fanzago, ex Capogruppo della Margherita a Palazzo Marino dal 2001 al 2006 e il transfuga dalla Lista Ferrante ed ex Consigliere economico di D’Alema a Palazzo Chigi, Davide Corritore. Si complica ulteriormente la trattativa per lo spostamento dei grossisti cinesi. Intanto per via Sarpi spunta l’ipotesi casinò ![]() Alla fine è successo quello che immaginavamo tutti: passata in Consiglio comunale la mozione sulla Ztl, la trattativa per la delocalizzazione del commercio all’ingrosso di zona Sarpi si è impantanata e, a oggi, la questione assomiglia a un cubo di rubik in cui ricomporre i colori è impresa possibile ma assai lunga e difficoltosa. Una delle facce del cubo è la trattativa tra il Comune di Milano, nella persona dell’Assessore Masseroli, e la comunità cinese, rappresentata dal finanziere Angelo Ou e dal Console dela Repubblica popolare cinese Zhang Limin: trattativa appesa a un filo sottilissimo dopo la mozione sulla zona a traffico limitato, che, ovviamente, la comunità cinese non ha apprezzato. Almeno fino alle elezioni a Palazzo Marino Forza Italia e AN restano separati. Per il gruppo unico si aspetta il responso delle urne e forse le regionali in autunno ![]() Eppur non si muove. Così potrebbe essere sintetizzata la situazione del Popolo delle libertà sui banchi del Consiglio comunale di Milano. Infatti, nonostante l’accelerazione degli ultimissimi giorni che ha fatto confluire Alleanza Nazionale sotto le insegne del nuovo partito fondato dal Cavaliere in vista delle prossime elezioni politiche, Consiglieri azzurri e finiani marciano di comune accordo ma concordemente separati. Nella città vetrina del centrodestra, dove anche negli ultimi due mesi, quando a livello nazionale lo scontro tra Fini e Berlusconi ha toccato punte mai viste, Forza Italia e AN hanno mantenuto rapporti più che pacifici, il Popolo delle libertà è solo una lista elettorale. Dietro la cortina mediatica, ai piani alti del Comitato Expo è forte la paura che Smirne la spunti su Milano ![]() Salutati gli ispettori del Bureau International des Expositions a Milano resta da affrontare un mese e mezzo di attesa. Sei settimane al termine delle quali nella sede parigina del BIE si deciderà se l’Expo 2015 si terrà al centro della Pianura padana o sulle coste turche, a Smirne. L’attesa sarà spasmodica e nervosa, intervallata dalle ultime missioni promozional-diplomatiche del Sindaco e dallo sforzo finale per conquistarsi i voti degli Stati iscrittisi alla tavola imbandita del BIE nelle ultime settimane. |
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