Mentre l’Unione europea deferisce l’Italia per i mancati interventi contro l’inquinamento a Milano la maggioranza litiga ancora una volta sul ticket d’ingresso

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Mentre l’Unione europea deferisce l’Italia per i mancati interventi contro l’inquinamento a Milano la maggioranza litiga ancora una volta sul ticket d’ingresso ![]() Mentre l’Unione europea ha chiuso l’istruttoria contro l’Italia e si appresta a deferirla alla Corte di giustizia per i continui superamenti dei limiti delle polveri sottili, a Milano la Giunta e la maggioranza Pdl-Lega continuano a litigare sul pannicello caldo di quell’ecopass che da sperimentazione è diventato ostaggio nell’ennesimo round del tutti contro tutti. L’ultimo vertice di maggioranza si è concluso con un nulla di fatto: decisione rinviata molto probabilmente alla prossima settimana. Il Sindaco vorrebbe una comune assunzione di responsabilità per arrivare ad una decisione sulle nuove deroghe che non consenta i soliti smarcamenti leghisti. Ancora una volta però, è quanto accade dietro le quinte a scaricare fibrillazioni su un provvedimento nel quale già all’inizio credevano in pochi e sul futuro del quale scommettono ancora in meno. Nella maggioranza tutti contro tutti sull’Ecopass in attesa della consultazione per capire come andare avanti ![]() Mentre la nuova edizione del rapporto Climate change performance index mette l’Italia al 44° posto nella classifica dei 57 stati a maggiori emissioni inquinanti (tra i grandi peggio di noi fanno USA, Canada, Cina, Russia, Polonia, Arabia Saudita), con un peggioramento rispetto allo scorso anno di tre posizioni, a Milano continua la querelle all’interno della maggioranza sul’Ecopass. Alla fine dell’anno e alla conclusione della sperimentazione dell’Ecopass mancano due settimane e due riunioni di Giunta. In questo brevissimo lasso di tempo il Comune dovrà decidere che ne sarà del ticket. Come abbiamo scritto nelle scorse settimane, la coperta è corta e la temperatura dello scontro nella maggioranza si fa rovente. Entro la fine dell’anno bisognerà analizzare i risultati e capire che lo strumento va rafforzato ![]() Entro la fine dell’anno Palazzo Marino dovrà decidere che ne sarà della sperimentazione dell’Ecopass. Il nodo è politico e ne abbiamo dato conto due settimane fa. Lo scenario più probabile, confermato dai capigruppo di Forza Italia e AN, è che la sperimentazione venga confermata così com’è, poiché da una parte il Sindaco non può permettersi di sconfessare uno dei provvedimenti cardine della prima metà del proprio mandato, dall’altra, nonostante i dati dovrebbero indurre ad un ripensamento in senso estensivo, questa ipotesi provocherebbe troppi attriti tra il primo cittadino e la sua maggioranza. Eppure, i risultati dell’ecopass meriterebbero un’analisi approfondita, capace di superare il piano degli equilibri all’interno della maggioranza e di toccare invece il merito dell’efficacia di uno strumento che, nonostante i troppi limiti, il Comune ha avuto il coraggio di adottare. Alcune associazioni di commercianti e artigiani si preparano a chiedere i danni al Comune ![]() Sull’Ecopass, che dal 2 gennaio prossimo rivoluzionerà la mobilità privata a Milano nell’illusoria speranza di una riduzione del 30% delle polveri sottili, non pendono solo le critiche di molte forze politiche e categorie sociali ma anche un possibile ricorso per danni economici che potrebbe quasi sicuramente essere presentato contro il Comune. Infatti, lo scorso 20 novembre il TAR della Lombardia respingendo la richiesta di sospensiva dell’Ecopass presentata da trentasei ricorrenti ha però precisato “che eventuali danni economici connessi al pagamento del ticket …potranno trovare ristoro” una volta accertatatene la consistenza e il nesso con il provvedimento fortemente voluto dal Sindaco. Con l’Ecopass Palazzo Marino assicura una riduzione del 30% dello smog ![]() L’inquinamento è una cosa seria. Peggiora la vita dei cittadini e miete vittime. Proprio per questo Palazzo Marino, Sindaco e Assessore alla mobilità in testa, ci tiene a mettere in chiaro le cifre dell’ecopass, soprattutto per quanto riguarda gli effetti positivi sulla qualità dell’aria. Dopo oltre un anno di estenuanti trattative all’interno della maggioranza e dopo la decisione finale che ha ammaccato la Giunta con il “licenziamento” dell’Assessore alla Salute Carla Da Albertis –l’unico membro della Giunta ad opporsi apertamente al ticket, di certo non il solo Assessore contrario– il Primo cittadino e l’Assessore Croci hanno detto che l’Ecopass ridurrà del 30% le emissioni di polveri sottili nell’aria milanese. Il Sindaco si aggiudica il primo tempo ma la partita sul ticket è lontana dall’esser vinta ![]() La partita politica sul tema della mobilità archivia il primo tempo sul risultato di uno a zero per il Sindaco. La prima parte del match è stata equilibrata e il Primo cittadino ha rischiato più volte di andare in svantaggio, non tanto sotto la pressione dell’opposizione, quanto piuttosto per i deliberati tentativi di autogol della stessa maggioranza che di vincere la partita dell’Ecopass non aveva alcuna voglia. Il secondo tempo però si annuncia tutt’altro che tranquillo sia perché quasi tutti i giocatori della squadra del Sindaco sperano di perdere, sia perché i risultati attesi dall’Ecopass sono fin troppo ottimistici. Proprio i risultati che non arriveranno caratterizzeranno l’andamento del secondo tempo di una partita complessa, ma dall’esito scontato. Infatti, l’Ecopass non produrrà una riduzione del 30% delle polveri sottili –come promesso da Palazzo Marino–, assai probabilmente nemmeno del 10%. Alcune analisi dimostrano che le targhe alterne potrebbero essere più efficaci per combattere l’inquinamento e non per rimpinguare le casse comunali ![]() Accordo raggiunto, il ticket antismog partirà dal 2 Gennaio 2008, nella speranza che finalmente, almeno nelle vie del centro, sarà possibile respirare un'aria migliore di quella attuale. Ma siamo sicuri che i risultati prospettati avranno così tanto successo? Sulla carta parrebbe di sì, ma dati alla mano la situazione cambia. Sarebbe meglio il centro chiuso a priori? O continuare con i blocchi e le targhe alterne? Da quanto emerge dalla ricerca condotta da Regione Lombardia e il sito AUTOAGE –che si occupa di mobilità automobilistica a basso impatto ambientale– risulta che l'Ecopass non reggerebbe il confronto con l’introduzione delle targhe alterne, il quale si rivela ancora la strategia vincente. Trovato in extremis l’ennesimo accordo all’interno della maggioranza, almeno fino alla prossima, ennesima rottura ![]() Da più di un anno si discute della "pollution charge". Domeniche a piedi e blocchi sono serviti a poco dal momento che, ad oggi, i valori di PM10 sono costantemente al di sopra dei valori limite. Dal dicembre 2006 è stato predisposto da Regione Lombardia, Provincia di Milano e Comune di Milano un piano di "Strategia per la mobilità sostenibile e l'ambiente a difesa della salute 2006-2011", che prevede tra le altre finalità “l'obiettivo di ridurre l'inquinamento atmosferico dovuto alla circolazione di mezzi di trasporto.” ![]() Non è forse un caso che l’ennesimo stop all’ormai interminabile vicenda del ticket, ecopass, congestion charge che dir si voglia, sia arrivato a poche ore dall’implosione della Casa della libertà dopo la fallita “spallata” al governo. Il sempre fragile accordo che era stato raggiunto un paio di mesi orsono sulla “tassa d’ingresso”, che vede contrapposti Sindaco e buona parte della sua maggioranza, è stato rimesso in discussione sull’onda d’urto della crisi del centrodestra a livello nazionale. Onda d’urto a malapena arginata dalla minaccia di dimissioni del Sindaco e dall’ennesimo compromesso raggiunto in extremis il 20 novembre; ovvero a poco più di cinque settimane dall’entrata in vigore del cosiddetto “ecopass”. |
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