Mentre il fabbisogno abitativo di Milano è in continua crescita, molte abitazioni del Comune restano sfitte.

Milano è anche la città in cui il 50.7% della popolazione dispone di un reddito annuo inferiore ai 15 mila euro. Evidentemente potersi permettere una casa diventa per più della metà della cittadinanza un vero e proprio lusso. E' per far fronte al fabbisogno abitativo delle famiglie più incapienti che il Comune provvede, mediante bando, all'assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di cui dispone. Gli appartamenti di proprietà demaniale sono 30.740. Solo 1.840 di questi sono gestiti direttamente dall'Assessorato competente, mentre il controllo degli altri spetta ai privati. L' Aler infine possiede e gestisce altri 41.500 appartamenti.
Ma alla luce di dati che parlano di centinaia di case popolari sfitte, c'è da chiedersi in quale misura Comune e Aler siano realmente intenzionati a dar risposta all'emergenza abitativa.
Non solo infatti, come abbiamo visto nei casi di Via Beniamino Della Torre e delle Casette di Crescenzago, i lavori di ristrutturazione e manutenzione non vengono svolti con i dovuti riguardi; molti appartamenti, nonostante siano idonei all'assegnazione, risultano vuoti.
1.230 case del Comune e 2.906 dell'Aler sono ritenute inagibili poichè non rispondono ad alcuni criteri base - metratura minima di 28 mq, impianti a norma, strutture sicure. Solo per 708 di queste esiste un progetto di ristrutturazione capace di renderli assegnabili, molti degli altri sono soggetti ad occupazioni abusive.
Il Sunia ha recentemente denunciato la situazione di appartamenti pronti da più di un anno in via Pescara 40/44 che potrebbero ospitare 50 famiglie e che invece rimangono ingiustificatamente sfitti. Poi ci sono appartamenti da costruire, secondo la Delibera n.52 votata il 16 novembre 2006, in via Scaldasole 5; ma ad oltre un anno dall'approvazione i cantieri non sono ancora partiti. Nemmeno per la ristrutturazione di 215 appartamenti in via Solari 40 si è ancora mosso qualcosa, mentre in via Caduti di Massimella ci sono altri 86 appartamenti vuoti ma in attesa di collaudo.
A Quarto Oggiaro, di appartamenti di proprietà comunale ce ne sono 115, di cui 26 ristrutturati, pronti per l'assegnazione, ma vuoti.
Questi sono solo alcuni esempi.
"Il governo nel marzo 2007 ha concesso 20 milioni di euro, cui il comune ne ha aggiunti altri 20 per la ristrutturazione di 500 alloggi, ma fin'ora nulla è stato fatto"- spiega il Consigliere comunale del PD Carmela Rozza ( ascolta l’intervista).
L'Assessore al Demanio Giovanni Verga ( ascolta l’intervista) assicura che questi stanziamenti verranno utilizzati per progetti in fase di definizione. Quando inizieranno i lavori? Non prima della prossima primavera.
Tempi di ristrutturazione lenti? "Un guaio", sostiene Verga, "lavoriamo perchè non ci siano più intoppi".
Le cause di tanti alloggi "oggettivamente abbandonati"? Eredità della vecchia Amministrazione.
Sarà anche così, ma l'attuale situazione non sembra uscire dallo stallo, a fronte di un'"emergenza casa" che, al contrario, non conosce battute d'arresto.
G.C.