Aumentano gli sgomberi degli abusivi nelle case popolari ma aumentano anche gli appartamenti vuoti e non assegnati

Ma si può davvero parlare di successo? Quarto Oggiaro (334 alloggi occupati su 4054) e Ca’ Granda (102 su 967) restano le “zone franche” della città, 1129 su 30 mila sono le abitazioni del Comune ancora occupate illegittimamente, 1900 su 40 mila quelle di proprietà di Aler.
Secondo il Vice Sindaco con delega alla Sicurezza, infatti, di queste cose deve occuparsene la Magistratura, nonostante la legge indichi il Comune come responsabile dello sgombero di illegali e della messa in sicurezza del proprio patrimonio demaniale. Ma ci sono anche altri i dati che mettono in discussione la politica messa in atto da Aler; quelli riguardanti gli appartamenti del demanio vuoti nonostante l’allungarsi delle liste d’attesa di chi ne fa richiesta.
“Il Piano Casa 2008 parla di 5000 appartamenti liberi, ma ad oggi, tra i 165 che dicono di aver reso agibili ed altri che gli inquilini hanno liberamente riconsegnato al Comune, saranno almeno 5500” spiega Carmela Rozza. Come mai ci sono tante case a disposizione e ben 18500 nuclei familiari in attesa di un tetto? Tutta colpa dei farraginosi meccanismi della burocrazia comunale. Ogni appartamento, infatti, a prescindere dalle condizioni in cui viene lasciato o sgomberato, diventa un fascicolo che passa di ufficio in ufficio per mesi in attesa di un intervento di manutenzione e ristrutturazione. Spesso gli appartamenti restano vuoti per decesso degli anziani che ci vivono: molti di questi sono già sostanzialmente funzionali, o necessitano soltanto di piccoli interventi che potrebbero essere fatti dai nuovi inquilini aiutati economicamente dall’Amministrazione. “Invece si arena tutto nel calderone della burocrazia, non esiste nemmeno un sistema computerizzato che permette un quadro completo ed esaustivo degli appartamenti vuoti”. Conclude Carmela Rozza.
Il paradosso, insomma è evidente: aumenta il numero delle case popolari disponibili, non si accorcia la lista d’attesa per usufruirne. Di vero “successo” si potrà parlare solo quando anche l’ultima casa vuota del patrimonio demaniale verrà finalmente assegnata.
Giulia Cusumano