Tutti i numeri della Fondazione in via Brambilla che aiuta le persone in difficoltà
Il 2018 di Mina, uno dei 10 minori stranieri non accompagnati accolti dalla Fondazione, è stato un crescendo di obiettivi raggiunti, culminato con un contratto di apprendistato e l’accoglienza in famiglia. Invece Paola, tra le oltre 900 persone seguite lo scorso anno sul territorio, è stata protagonista di un reading di poesia davanti a un folto pubblico in occasione di Book City. La stessa Paola che, prima di conoscere i custodi sociali, era tanto chiusa in se stessa che faticava a uscire di casa... Nel 2018 Ahmad, rifugiato afgano, ha trovato un lavoro e ora vive in autonomia, insieme ad altri ragazzi, ma quando è arrivato alla Casa aveva gravi problemi di salute. “Lo abbiamo seguito nel percorso di cura e oggi siamo felici di poter dire che ce l’ha fatta”, racconta Stefano, educatore dell’accoglienza uomini. Mina, Paola e Ahmad sono tra le 4.609 persone aiutate dalla Casa della carità nel 2018: uomini, donne e minori, che hanno alle spalle storie difficili e che la Fondazione accompagna verso diritti, autonomia e cittadinanza. |
Accoglienza: relazione e cura per l’inclusione
Sul fronte sociale, la Fondazione ha operato in favore di 4.609 persone accogliendone 677 nelle sue strutture residenziali. 1.466 sono state le persone che si sono rivolte al centro d’ascolto, 713 quelle seguite dallo sportello di tutela legale e 532 dagli ambulatori medici e psichiatrici, che hanno effettuato 2.753 visite. È continuata anche nel 2018 la crescita del servizio docce e guardaroba, utilizzato da 1.369 persone (nel 2017 erano 1.171 e l’anno prima 755) per un totale di 8.730 docce erogate (rispetto alle 5.460 del 2017 e le 4.805 del 2016).
Accademia della carità: riflessione culturale e azione sociale
Nel 2018, l’Accademia ha promosso 164 iniziative culturali, coinvolgendo 5.308 persone, di cui 780 bambini. Lo scorso anno, la Casa ha continuato a riflettere sul tema dell’immigrazione, proseguendo l’impegno nella campagna nazionale “Ero straniero - L’umanità che fa bene” e rilanciando con una nuova iniziativa di ambito europeo “Welcoming Europe - Per un’Europa che accoglie”.
Bilancio economico positivo
Per il quarto anno consecutivo, il bilancio economico si è chiuso positivamente, a fronte di 4.713.135 euro di entrate e 4.712.853 di uscite. Nel 2018, il 51,5% delle attività della Casa della carità è stato realizzato in maniera gratuita. Questo dato rappresenta i costi per le attività della Fondazione che sono sostenute da donazioni di cittadini e contributi di enti e non sono coperte da fondi pubblici provenienti da progetti, convenzioni o accreditamenti. A sostenere la Fondazione nel 2018 sono stati 19.322 donatori.
“Quella che noi chiamiamo gratuità, ovvero le attività coperte da donazioni e contributi privati, ci consente di dare risposte anche alle domande di accoglienza più complesse, di chi fatica a trovare una collocazione in altre strutture”, spiega don Colmegna. “Per continuare ad aiutare i tanti che bussano alla nostra porta, abbiamo bisogno di poter contare su un sostegno continuativo: per questo chiedo di aderire alla campagna di donazione regolare Amico di famiglia della Casa della carità”, chiosa il presidente della Fondazione.
Contro la precarietà, l’82,5% dei dipendenti con contratto a tempo indeterminato
In un settore spesso segnato dalla precarietà lavorativa, la Casa della carità è andata controcorrente: per il terzo anno consecutivo, il numero dei contratti a tempo indeterminato supera l’80% del totale (82,5% dei dipendenti, per un totale di 66 persone su 80 occupati al 31 dicembre 2018). Fondamentale per il funzionamento di una realtà complessa e articolata come la Casa è poi il sostegno dei volontari: 103 nel 2018, per un totale di 8.819 ore prestate gratuitamente, pari a una valorizzazione economica di 140.574,86 euro.
Sono alcuni dati del Bilancio di sostenibilità 2018 della Casa della carità, da oggi on line sul sito sostenibilita.casadellacarita.org