... ecco tutto quello che NON abbiamo fatto per voi

Ma no, non è una lettera spot pre elettorale. Non è neanche una risposta a tutte le migliaia di domande che i genitori milanesi si pongono quotidianamente sulla gestione delle scuole frequentate dai loro figli.
E’ un elenco (adesso va di moda così) di tutte le cose che il Comune di Milano ha fatto in questi anni per l’educazione delle nuove generazioni “uno degli obiettivi che ci sta maggiormente a cuore”, “nonostante il periodo di scarse disponibilità finanziarie dovute alla crisi economica”.
Tralasciano ovviamente di dire che, tra consulenze, operazioni finanziarie a rischio e iniziative promozionali, il Comune di soldi ne ha sprecati non pochi.
Altro punto, gli alunni disabili: dicono che 1550 alunni disabili possono frequentare la scuola con la garanzia di essere assistiti ma tralasciano di raccontare che per l’anno 2010/2011 hanno tagliato di 2/3 i fondi di diritto allo studio, richiesti dai Dirigenti scolastici per assumere educatori per il sostegno dei bimbi disabili. Risale allo scorso 4 novembre una seduta del Consiglio comunale in cui, dopo aver bocciato due documenti presentati dall’opposizione sulla qualità della scuola pubblica, la maggioranza, senza nessun astenuto, ha presentato un ordine del giorno in cui si impegna il Sindaco a individuare ulteriori risorse in assestamento di Bilancio 2010/2011 da destinare al sostegno dei minori disabili ritenendo che l’attuale stanziamento non garantisce la presenza continua di personale di sostegno qualificato.
Ancora: dicono di erogare 81mila pasti al giorno nelle mense scolastiche, un servizio che sta migliorando nel corso degli anni dal punto di vista della qualità, ma non vengono citate tutte le segnalazioni che Milano Ristorazione riceve sulla qualità scadente dei pasti e sulla provenienza delle materie prime (risale solo a 7 mesi fa lo scandalo delle lasagne pelose ed è partita in settembre una class action di 1.576 genitori contro il servizio erogato da Milano Ristorazione).
Dicono di aver aumentato nel corso dell’anno scolastico 2009 – 2010 il numero di famiglie che rientrano nella fascia della gratuità il Comune di Milano, ma non dicono di aver complessivamente aumentato anche la cifra richiesta ai cittadini milanesi per il servizio di refezione scolastica.
La benaugurante e prenatalizia missiva non manca poi di informare i genitori dello stanziamento di un fondo anticrisi di 5 milioni di euro “riconosciuto alle famiglie che rientrano in una determinata fascia di reddito”, e cioè, come per tutti gli altri bonus famiglia erogati dal Comune, riservato a chi ha un ISEE da nullatenente.
Infine si conclude con 2 milioni di euro per l’acquisto degli arredi per i Nidi, le Scuole dell’infanzia, la Scuole Primarie e secondarie di Primo grado: qui sarebbe troppo lungo segnalare tramite link tutti gli articoli in cui ci siamo occupati di scuole che cadono a pezzi, allagate, senza riscaldamento, con l’amianto, abbandonate per anni, accorpate in attesa di ricostruzione, e via dicendo.
Mettiamola così, l’emozione nuova per i padri e le madri milanesi, sarebbe vedere un’amministrazione comunale che metta la scuola pubblica tra le sue priorità, e che onestamente ammetta, piuttosto che autoelogiarsi, che quanto è stato fatto è solo una piccolissima parte di quello che ci sarebbe da fare.
Antiniska Pozzi