Ultima stagione per il teatro, “vittima” dell’infinito cantiere di Piazza XXV aprile

Partita finita, o quasi. L’infinita querelle sul parcheggio di Piazza XXV Aprile ha creato l’ennesimo danno per la città. Gianmario Longoni, proprietario del Teatro Smeraldo, dagli anni Ottanta protagonista della vita culturale milanese, annuncia la chiusura dei battenti a fine stagione arrendendosi ai dati di cassa: 100 mila spettatori e 3 milioni di euro in meno rispetto agli anni precedenti.
Finanziamenti pubblici il teatro non ne riceve, tanto meno risarcimenti per i danni provocati dai cantieri, ma alla sua “creatura” Longoni ci tiene, per questo sta valutando l’ipotesi di riposizionarsi nel centro polifunzionale Cesar Pelli a Porta Nuova.
Dalla Regione intanto è già arrivato un primo tentativo di mediazione: “E' necessario sedersi attorno a un tavolo al più presto per trovare insieme con il proprietario una soluzione in grado di scongiurare la paventata chiusura del teatro" ha scritto l'Assessore alla Cultura della Lombardia Massimo Buscemi in una lettera inviata all'assessore alla Cultura del Comune di Milano Massimiliano Finazzer Flory “Sono sicuro –scrive ancora Buscemi– che niente di ciò che ha provocato questa spiacevole situazione sia stato fatto con l’intento di far calare il sipario su uno dei simboli più importanti del patrimonio culturale della nostra regione”.
G.C.