La Giunta decide oggi come indirizzare le spese, cercando di salvaguardare le politiche sociali

La neoassessore al Bilancio Francesca Balzani ha infatti posto ai colleghi la scadenza della Giunta odierna per per presentare ciascuno la propria lista di priorità su cui puntare nel corso dell'anno, la cosiddetta short list di quelle spese a cui, nonostante il disavanzo complessivo di 437 milioni, non si intenderà rinunciare.
Tra le erogazioni mantenute in questi due mesi, ha chiarito la stessa Balzani, si è dato la precedenza a quelle per le politiche sociali. Non si è rinunciato ai soldi per l'integrazione delle rette Rsa, al sostegno alle famiglie con disabili, all'integrazione alle rette delle mense scolastiche. Capitoli di spesa sui quali il responsabile delle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino ha più volte spiegato che l'impegno resterà massimo per tutto l'anno, insieme al sostegno alle fasce di grave emarginazione.
Non sono al sicuro, invece, i fondi per il sostegno finanziario alle famiglie in difficoltà, che nel 2012 erano arrivati a 34 milioni complessivi. Per il sostegno al reddito Majorino potrebbe infatti iniziare a utilizzare i 5 milioni garantiti dallo Stato per la nuova social card a favore delle famiglie più deboli, e stornare dalle casse comunali almeno una quota pari a questa nel capitolo di spesa corrispondente. Per trovare altri soldi, sempre Majorino ha lanciato negli ultimi giorni la proposta di un fondo pubblico-privato, la cui validità dovrà essere verificata alla prova dei fatti. Il comparto delle politiche sociali, che nel 2012 ha pesato sulle spese correnti per 412 milioni, sarà comunque quello in cui si porrà maggiore attenzione prima di tagliare, e resterà comunque quello di gran lunga più corposo all'interno del bilancio di Palazzo Marino.
Di diverso tipo è la partita sui trasporti pubblici, perché in questo caso i 674 milioni di euro girati dal Comune ad Atm sono corrisposti in relazione al Contratto di servizio, che difficilmente può essere rivisto al ribasso senza il conseguente taglio di alcune corse dei mezzi pubblici. Anche in questo caso, però, qualcosa si dovrà tagliare, tanto che sono state messe in discussione anche le domeniche a piedi, questa volta non per la loro utilità ma per le spese straordinarie che comportano per l'azienda di trasporto pubblico.
La partita sui tagli, quindi, è complicata anche dalla diversa rigidità dei capitoli di spesa. Ancora una volta, era stata la stessa assessore Balzani a delineare i confini. Sui 2,5 miliardi di spese correnti nel 2012 862 milioni sono le spese fisse (stipendi, avvocatura, servizi anagrafici...), e 963 quelle per i contratti di servizio con Atm e Amsa. Senza tralasciare di fare i conti anche con le proprie aziende partecipate, è chiaro però che Assessori e consiglieri hanno iniziato a ragionare a partire dall'ultima 'fetta' di 680 milioni che costituiscono la spesa diretta degli assessorati, e che sono dunque quelli più facilmente aggredibili.
I primi responsi giungeranno questo venerdì pomeriggio. Prima, gli assessori hanno preferito non sbottonarsi, se non per mettere le mani avanti e sottolineare la difficoltà della situazione. Da settimana prossima inizierà il confronto interno alla maggioranza e, quindi, coi gruppi di opposizione, per poi portare la delibera del bilancio di previsione in Giunta entro il 17 maggio e approvarla, in Aula, entro fine giugno.
C. Urbano