Finalmente portato a termine il restauro del complesso monumentale dei Sirenei, risalente a fine ‘700 e situato alla periferia Nord della città

E invece c’è, “nascosto” (nonostante non sia di piccole dimensioni) tra i brutti palazzi popolari di via Litta Modignani e la nuova stazione Affori Ferrovie Nord, a sua volta incuneata in un ‘buco’ in attesa di riqualificazione.
Da oggi, questo “portale” possiede di nuovo un decoro: la prima parte dell’intervento di restauro, ultimata a ottobre, è stata infatti completata martedì con la realizzazione di cornici in pietra intorno alle quattro opere del complesso. La pavimentazione in ciottoli di colore verde è stata posata elemento per elemento e sigillata con quarzi fini per proteggerla e per impedire la crescita di erbacce a ridosso delle strutture monumentali.
Tra parentesi, se qualcuno si chiedesse la funzione di un simile complesso scultoreo, basti sapere che costituiva l’antica porta d’ingresso di Villa Litta, la quale, dopo essere appartenuta a vari proprietari - dai conti Trivulzio, che ne fecero un salotto di intellettuali frequentato da Manzoni e Hayez, ai Litta Modignani - nel 1927 diviene di proprietà del Comune di Milano e oggi ospita una delle biblioteche più fornite e attive della città.
La seconda e ultima tappa dell’operazione di restauro è fissata entro metà gennaio, quando sarà inviato al Consiglio di Zona 9 il progetto della targa identificativa dell’opera, che permetterà a tutti i cittadini di conoscerne la storia.
L’area resterà però recintata fino alla prossima primavera, per permettere al prato, appena riseminato, di crescere e di rafforzarsi.
Come ha tenuto a sottolineare l’assessore all’Arredo urbano e Verde, Pierfrancesco Maran, il restauro dei ‘Sirenei’ è inserito in un più ampio piano di rinnovamento dei monumenti e delle fontane simbolo della città in diverse zone, dal centro alla periferia: piano che comprende anche il consolidamento della statua equestre dedicata a Vittorio Emanuele II in piazza Duomo, terminato a luglio, e si estende fino al restauro del monumento a Sandro Pertini, in via Croce Rossa.
A.Pozzi