Prime nomine nell'annunciato rimpasto di Giunta. Ma le scelte definitive sono rimandate a dopo le elezioni

Pisapia aveva chiarito già a dicembre che "chi farà una scelta diversa dallo stare in Giunta evidentemente dovrà dimettersi". Ecco quindi la necessità del rimpasto che, aveva spiegato sempre Pisapia, sarebbe stato nel senso “della continuità e del rafforzamento delle Giunta, e soprattutto nell'ottica di unire chi ha esperienza politica con chi proviene dalla cittadinanza attiva”.
A restare vuoti sono però ancora ruoli di peso. Non è sicuro l'approdo al Bilancio di Davide Corritore, finora direttore generale di Palazzo Marino e di fatto regista di molte operazioni economiche della Giunta. Quello che doveva sembrare un passaggio naturale da un ruolo solo all'apparenza tecnico alla poltrona politica rimane in sospeso per il possibile impegno in Regione dello stesso Corritore, che nel frattempo cura personalmente la selezione del nuovo direttore generale.
L'altro nodo difficile da sciogliere è quello dell'assessorato alla Casa e ai Lavori pubblici, nel quale Lucia Castellano si è guadagnata giudizi positivi. Da settimane i nomi di chi potrebbe passare dai banchi del Consiglio a quelli della Giunta sono quelli di Anna Scavuzzo, capogruppo della Lista civica per Pisapia, e di Carmela Rozza, capogruppo del Pd. Di fatto, due figure molto diverse sia per posizionamento che per esperienza politica. Le variabili sulla loro scelta, o di altri, per un ruolo di governo sono però troppe per consentire previsioni: oltre alle differenze già citate anche il gradimento politico di tutta la maggioranza, come anche la questione dell'equilibrio tra la componente laica e quella cattolica in Giunta.
I giochi resteranno aperti dunque probabilmente fino a dopo le elezioni, come è stato anticipato dallo stesso Sindaco, che probabilmente vorrà capire anche come si evolverà il quadro dopo le elezioni regionali.
Il primo cittadino ha fatto comunque intendere di avere le idee chiare, anche perché ha ribadito che la la scelta dei componenti della squadra sarà basata su criteri di “onestà, serietà e competenza”, senza chiedere “se siano iscritti ad un partito o se fossero credenti o meno”.
B. P. e C. U.