Si allarga il fronte del no su Area C, il Comune dialoga ma non è disposto a cedere

E’ Ciclobby, una tra le associazioni ambientaliste fin da subito schierate a favore dell’Area C, a riassumere le motivazioni espresse dai cittadini contrari al provvedimento nel corso dell’assemblea pubblica in Zona 1: “Abbiamo sentito dire che a Milano non si può andare in bici “perché piove” ,che il problema dell’inquinamento non è dato dal traffico, ma dalle caldaie del riscaldamento, vi è chi ha detto che con queste politiche si intendono criminalizzare gli automobilisti. Ed è emersa una visione dell’auto come protesi, che deve necessariamente accompagnare ogni movimento quotidiano”. "Purtroppo non è stato un confronto- ha commentato il Sindaco Giuliano Pisapia all’indomani dell’incontro- C'erano molte persone venute lì solo per disturbare, boicottare, io credo che questo sia qualcosa di non degno anche da parte dell'opposizione, perché è giusto fare le critiche ma non evitare il dialogo". E d’altra parte quella del confronto con la cittadinanza è una strada per lo più ignota al centrodestra, che nel corso della passata legislatura ha imposto Ecopass senza memorabili moti di coscienza. “Sull'area C non siamo pronti a trattare e ci potranno essere solo modifiche intelligenti rispetto a richieste intelligenti”-ha sottolineato il Sindaco-Vogliamo ascoltare, se ci sono delle criticità che possono essere migliorate o addirittura eliminate con piccoli interventi per evitare che ci sia una penalizzazione di alcuni cittadini rispetto ad altri”. E’ importante il confronto, dunque, ma anche la fermezza, perché il provvedimento abbia un reale effetto e non si replichi l’insuccesso sostanziale di Ecopass. “A Milano circolano da due a tre volte più auto che in tutte le altre grandi città europee- ricordano da Ciclobby- Se non si incide in modo deciso su questi numeri, è semplicemente impossibile, sul piano della praticabilità scientifica che non sia meramente fantascientifica, favorire la mobilità alternativa e sostenibile, il trasporto pubblico, la ciclabilità e la mobilità pedonale. Solo una visione forte, una politica adeguata e coerente, può produrre nei fatti mutamenti durevoli”. L’efficacia del provvedimento sulla qualità dell’aria si potrà valutare solo dopo qualche tempo, ma l’Assessore ai trasporti Pierfrancesco Maran ha garantito più volte che verrà realizzato un monitoraggio costante della situazione, aprendo ad eventuali modifiche migliorative allo scadere dei primi 6 mesi. Tutti i ricavi verranno inoltre destinati al potenziamento dei mezzi pubblici, che inizierà già da lunedì in concomitanza con l’attivazione di Area C Sono molti i cittadini che non sembrano disposti ad accettare le nuove regole, non solo residenti all’interno della Cerchia dei Bastioni, ma anche nell’hinterland, con il Sindaco di Basiglio pronto a guidare una class action contro il Comune di Milano.
Ogni restrizione genera malcontento, ma solo attraverso una seria politica di limitazione del traffico sarà possibile tornare a respirare in città. Le misure blande, lo si è visto con Ecopass e con le domeniche a piedi, non sono sufficienti. Serve più coraggio, anche a costo di perdere consensi e popolarità.
Giulia Cusumano