In attesa dell’edizione 2011, un concorso di disegno per piccoli ciclisti

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In attesa dell’edizione 2011, un concorso di disegno per piccoli ciclisti ![]() Il tema della nuova edizione è “In bici con gli amici: i miei compagni di pedali”: uno spunto per pensare e raffigurare la bicicletta come mezzo di socializzazione e condivisione di esperienze. Stiamo parlando di “BIMBIMBICI 2011”, il progetto che come ogni anno coinvolge migliaia di alunni in tutta Italia (scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di 1° grado), e in particolare del concorso di disegno che si propone come strumento didattico per l’inserimento dell’educazione alla mobilità sostenibile nelle scuole. In Lombardia cresce la spesa ma resta sotto la media nazionale ![]() Rispetto all’ultimo anno, in Lombardia, la spesa media annua del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani è incrementata dell’1,6%, arrivando a costare 194 euro, comunque al di sotto di 39 euro rispetto alla media nazionale, pari a 233 euro. E’ quanto emerge da uno studio dell’Osservatorio prezzi & tariffe di Cittadinanzattiva che ha svolto un’indagine a carattere nazionale e regionale del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani in termini di costo sopportato da una famiglia di tre persone con reddito lordo complessivo di 44.200 euro ed una casa di 100 metri quadri. In quarantamila non festeggeranno per diversa fede religiosa, ma molti anche per la crisi ![]() A Milano quest’anno il Natale sarà più sobrio: dopo i dati dell’Unione del Commercio che hanno rilevato una flessione negli acquisti del 12% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, un’indagine condotta dalla Camera di commercio di Milano mette in luce che saranno in molti a non festeggiare. Alla faccia della spesa milionaria per le discusse luminarie natalizie, ogni milanese spenderà in media 290 euro per i regali di Natale, un trend più o meno condiviso su tutto il territorio nazionale dato che, interrogati sui riflessi della crisi sul Natale, circa sette italiani su dieci vivranno le feste in tono minore rispetto al passato, pur nel rispetto della tradizione: Al via l’elaborazione del programma elettorale del centro-sinistra sostenuto da tutti i candidati delle Primarie e dall’Italia dei Valori ![]() “Non un obiettivo possibile ma un traguardo probabile”. Giuliano Pisapia ha aperto ufficialmente la corsa verso le elezioni con un messaggio di fiducia e una garanzia di unità, anche se lo slogan non sembra fornire alcuna certezza. Mentre il Sindaco ha già inaugurato la sua campagna elettorale inviando lettere spot ai genitori milanesi per decantare i –discutibili– successi della Giunta in materia di istruzione ed educazione, mentre l’intera classe politica aspetta di capire se a Milano nascerà un terzo polo che a marzo presenterà un proprio candidato, il vincitore delle primarie del centro-sinistra incassa il sostegno dell’Italia dei Valori e inaugura una nuova fase di lavoro con il pieno appoggio dei tre candidati sfidati a novembre, Stefano Boeri, Valerio Onida e Michele Sacerdoti. Il Tribunale rassegna le case promesse ai rom e Palazzo Marino risponde con la propaganda ![]() C’è del grottesco nella vicenda dei venticinque appartamenti di edilizia popolare prima assegnati ad altrettante famiglie rom del campo di via Triboniano, poi negati dal Comune e riassegnati ieri con una sentenza della magistratura. La ridda di dichiarazioni provenienti dalla maggioranza subito dopo la sentenza del Tribunale di Milano non fanno che acuire un senso di disagio –è pur sempre Natale e quindi la bontà prende anche la via dell’eufemismo– nei confronti di un’Amministrazione cittadina che sconfessa se stessa e fa carta straccia di accordi ufficiali che ha sottoscritto. La storia è nota: in un percorso di integrazione –l’unica strada possibile se si vuole uscire dalla logica dell’emergenza e dalla vergogna dei campi– promosso dalla Casa della carità vennero individuati venticinque alloggi di edilizia popolare da assegnare a venticinque famiglie di nomadi, l’accordo fu sottoscritto dal Comune di Milano che non mise a disposizione attici nel quadrilatero della moda, ma appartamenti attualmente inagibili e troppo piccoli per essere assegnati. Approvata in Regione la mozione che impedisce la costruzione di un Eliporto al Parco Nord ![]() Il rischio era reale, perché l’Assessore regionale ai Trasporti Cattaneo l’eliporto al Parco Nord lo voleva davvero. Ma ha prevalso il buonsenso, e soprattutto la lotta dei cittadini contrari che più di un anno fa si sono costituiti in Comitato e hanno cominciato a creare occasioni per diffondere le informazioni sul progetto e manifestare la propria contrarietà. E, a distanza di più di un anno, hanno avuto ragione, provocando, peraltro, una spaccatura all’interno della maggioranza al Pirellone. La collocazione dell’eliporto a Bresso era contenuta in una delibera della Giunta regionale risalente ai primi dello scorso dicembre nella quale si dava incarico a Infrastrutture Lombarde di realizzare uno studio di prefattibilità di piano elicotteristico per il costo di 720.000 euro, di cui 360.000 stanziati dalla Regione. Passa in Regione la cattiva legge che apre ai privati ![]() Niente da fare: nonostante le proteste, le manifestazioni, le raccolte firme, nonostante la decisione del Consiglio dei ministri di rinviare al 2012 la soppressione degli Aato (le autorità comunali che finora hanno gestito gli acquedotti), il Consiglio della Regione Lombardia ha approvato la legge che toglie le competenze in materia ai Comuni per trasferirle alle Province. Dei dettagli della legge avevamo parlato qualche settimana fa, quando il voto della legge venne rimandato e sembrava che ci fosse uno spazio di speranza per la non approvazione. Invece la maggioranza di centrodestra e l’assessore regionale Pdl Marcello Raimondi hanno avuto la meglio: l’opposizione di centrosinistra ha abbandonato l’aula nel momento del voto, fuori dal Pirellone c’era un presidio, l’ennesimo, contro la nuova legge, ma nulla è servito. Il Pdl a Palazzo Marino fa i conti con lo spettro della riduzione del numero dei Consiglieri dal 2011 ![]() I mal di pancia all’interno del Pdl milanese stanno diventando lancinanti. Si avvia a chiusura un quinquennio nel quale il primo partito del centrodestra, che da solo occupa quasi la maggioranza assoluta dei banchi di Palazzo Marino, si è distinto soprattutto per la rissosità che negli ultimi mesi ha superato il livello di guardia segnalato da una vera e propria paralisi dei lavori del Consiglio comunale. Ormai le sedute del Consiglio è più facile che vengano annullate per mancanza del numero legale piuttosto che si tengano regolarmente. La prassi consolidata è che si lavori in seconda convocazione, quando il quorum si dimezza. Le continue assenze in aula della maggioranza rallentano il calendario e mettono a serio rischio l’approvazione del Piano di governo del territorio ![]() “Non vengono in aula perché non ne hanno voglia, siamo sotto Natale in fondo, è comprensibile”, spiega un esponente della maggioranza a margine dell’ennesima seduta di consiglio comunale sospesa per mancanza di numero legale. Nel giorno fissato per la presentazione della previsione di Bilancio 2011 solo 20 consiglieri su 37 del centrodestra hanno risposto all’appello. Scene di ordinaria (dis)amministrazione, a Palazzo Marino. “A "saltare" è da tempo una seduta su due (21 su 42 negli ultimi sei mesi), in pratica tutte le sedute in prima convocazione, tanto che si deve di fatto raddoppiare o quasi il numero di sedute necessarie per non avere delibere in arretrato e mantenere così un elevato, doveroso livello di efficacia nei lavori" ha fatto presente il Presidente del Consiglio Comunale, Manfredi Palmeri, in una lettera inviata al Sindaco. Assente ormai cronico anche il capogruppo Giulio Gallera: “E’ offeso perché l’hanno escluso dalle nomine nelle controllate della Fiera, per questo non viene” si sbottona un’altro Consigliere di maggioranza. Presentato il Bilancio 2011, ma il dibattito inizierà dopo le vacanze natalizie ![]() “Ci troviamo ad operare in una situazione di difficoltà che non ha precedenti nella storia della finanza locale di questo Paese”. L’Assessore Giacomo Beretta, presentando la previsione di Bilancio per il 2011 in Consiglio Comunale, conclude ribadendo un concetto già sottolineato a più riprese. La coperta è corta perché da Roma i soldi non arrivano. “Voglio sottolineare come a fronte di una spesa corrente di quasi 2,5 miliardi di euro solo 798 milioni, cioè meno di un terzo, ci arrivi da Stato e Regione”. Un documentario sulla Milano dei cinema che non c’è più ![]() Girato a Milano tra il gennaio e il dicembre 2009 con budget di soli 5000 euro, racconta un pezzo di Milano che non c’è più: Era la città dei cinema, documentario di Claudio Casazza, nasce come omaggio e percorso della memoria di una Milano che ha visto moltissimi dei suoi cinema storici abbassare per sempre le serrande. Attraverso i ricordi di Morando Morandini, Gabriele Porro, Maurizio Nichetti, il fondatore dell’Obraz Enrico Livraghi, Paolo Mereghetti, Lella Costa, un proiezionista, gestori di cinema come Lionello Cerri e Antonio Sancassani, un urbanista del Politecnico di Milano, il film racconta cosa erano i vecchi cinema milanesi ora chiusi e cosa hanno rappresentato per una generazione: Il nuovo libro di Gianluigi Nuzzi raccoglie le confessioni inedite di un pentito che restituiscono un quadro inquietante della penetrazione della ‘ndrangheta in Lombardia ![]() Lo scaffale che ormai può essere dedicato ai titoli che approfondiscono la penetrazione sempre più profonda della 'ndrangheta in Lombardia si arricchisce di un altro volume, per certi versi ancor più inquietante dei precedenti (come quelli di Ciconte e di Carlucci e Caruso che abbiamo recensito su queste pagine) che tracciavano uno scenario già drammatico. “Metastasi” (edito da Chiarelettere ed uscito da pochi giorni nelle librerie) scritto da Gianluigi Nuzzi, con la collaborazione di Claudio Antonelli, non fa il punto sulla situazione attuale della presenza ‘ndranghetista in Lombardia alla luce delle ultime inchieste, ma fornisce elementi nuovi, del tutto inediti e che sono attualmente al vaglio della magistratura. La prima copia di “Metastasi” è stata infatti consegnata al Procuratore capo della DDA di Roma e i nomi di alcuni personaggi descritti nel libro sono stati celati da sigle poiché possibili indagati. Nuzzi, infatti, ha raccolto le dichiarazioni, mai rese prima d’ora a nessun pubblico ministero, di Giuseppe Di Bella, uno dei pochissimi pentiti di ‘ndrangheta che con le proprie testimonianze ha fatto arrestare il boss Franco Coco Trovato. In Via Sforza un altro mini percorso ciclabile, senza capo né coda ![]() Cinquanta. Sessanta al massimo. Sono i metri di pista ciclabile di via Francesco Sforza, una delle arterie più trafficate del centro città. Una tratta delimitata dalla solita striscia gialla, che inizia nel nulla e finisce nel nulla, e che nel mezzo è intervallata, secondo il tradizionale schema con cui vengono allestite le cosiddette piste ciclabili “new generation”, dalle fermate dell’autobus. Arrivando da via Andreani, dove per altro è situata una stazione del bike sharing, non c’è traccia di pista: c’è solo un marciapiede largo che viene utilizzato dai ciclisti e che si restringe notevolmente, divenendo così impercorribile sulle due ruote prima di sfociare in via Sforza. XVI rapporto Ismu sulle migrazioni: i dati nazionali in controtendenza rispetto a quelli su Milano e provincia ![]() Mentre è imminente l’approvazione del decreto flussi 2010 - il primo dopo quello del 2008 - che riaprirà gli ingressi dal 2011 per un totale di 80mila posti, di cui 30mila per colf e badanti e 50mila per lavoratori delle nazionalità privilegiate, ecco qualche dato proveniente dal 16esimo Rapporto Ismu sulle migrazioni. L’Italia sembra in controtendenza rispetto a Milano e provincia: se, come abbiamo visto nell’ultimo notiziario, i dati mettevano in luce un aumento considerevole dei flussi immigratori per quanto riguarda la Provincia di Milano, con un dato che tocca le 418mila presenze, i dati Ismu sul totale nazionale registrano un notevole rallentamento. La linea 4 in versione mignon, solo due fermate su ventidue per l’Expo ![]() La linea 4 della metropolitana doveva essere una delle nuove infrastrutture cittadine previste per l’Expo 2015, insieme alla linea 5 e alla linea 6 –quest’ultima l’unica ad essere effettivamente inserita nel dossier di candidatura presentato al BIE di Parigi e che, per ironia della sorte, non si farà–. Delle 22 fermate previste da Linate a Lorenteggio, per la fatidica data ne saranno pronte però solo due (da Linate a Forlanini FS), giusto per un taglio di nastro. Le altre 20, nella migliore delle ipotesi, saranno consegnate nel 2017. Chi atterrerà a Linate nel 2015 potrà quindi prendere la metropolitana, ma solo per tre chilometri, da lì, nelle intenzioni di Palazzo Marino, dovrebbe salire sul passante alla stazione Forlanini per la quale però, piccolo ma non trascurabile dettaglio, Il Pd presenta una “mozione quadro” per promuovere un laboratorio antimafia a Milano ![]() “Siamo convinti che Milano non possa più far finta di non vedere”. Parte da questo presupposto l’iniziativa del Pd milanese mirata a promuovere il Comune di Milano a modello di laboratorio antimafia. Dopo il naufragio della Commissione Antimafia affossata dalla maggioranza a pochi mesi dalla sua istituzione, l’opposizione torna in prima linea nella lotta contro la minimizzazione e la disattenzione dell’Amministrazione nei confronti di un’infiltrazione criminale di stampo mafioso sempre più radicata e ramificata nel nostro territorio. Lo fa presentando una “mozione quadro” riguardante la legalità e le azioni antimafia, un decalgo di propositi e provvedimenti da mettere in atto nei limiti delle competenze attribuite al Consiglio Comunale in materia di controllo e vigilanza. I consigli di zona restano a galla con budget distretti e nessuna reale competenza, il decentramento rimane un’utopia ![]() Tempi di vacche magre per il Consiglio comunale, magrissime per i Consigli di zona. Mentre a Palazzo Marino come ogni anno va in onda la corsa all’ultimo minuto per l’approvazione dell’assestamento del bilancio 2010 e del bilancio 2011, in Piazza della Scala si fanno sentire i Consiglieri di zona di opposizione colpiti ancora una volta dalle sforbiciate dell’amministrazione. Il 35% di finanziamenti in meno erogato ai parlamentini rispetto all’anno passato, denunciano i Consiglieri, non solo significa un ulteriore ridimensionamento dell’esiguo ruolo degli stessi, ma rappresenta l’ennesimo passo indietro verso un mai realizzato processo di decentramento. Il Consiglio di Stato impone al Comitato anti CityLife di pagare ventimila euro di spese processuali e chiude la porta ad ogni possibilità futura di ricorsi ![]() Sembra proprio che sia stato scritto l’ultimo atto nella storia del fronte anti Citylife: dopo anni di assemblee pubbliche, discussioni, ricorsi al Tar e dibattiti su quello che è forse il più discusso progetto di trasformazione urbanistica in corso a Milano, è arrivata una sentenza del Consiglio di Stato che letteralmente ‘mortifica’ gli sforzi e la volontà dei cittadini di prender parte attiva nei cambiamenti che attraversano la città e piombano sulle loro teste. La sentenza del 9 novembre scorso, in parole povere, condanna i ricorrenti, appartenenti all’Associazione Vivi e progetta un’altra Milano, al pagamento di oltre 20.000 euro (più spese accessorie) nei confronti delle controparti (Citylife, Fondazione Fiera, Comune di Milano): motivazione principale Riaperta la battaglia sul parcheggio della Darsena dopo la sentenza del Consiglio di Stato ![]() “Parcheggio sì, parcheggio no, parcheggio boh”, canticchierebbe un noto gruppo musicale milanese per parlare dell’infinita e tormentata questione della Darsena. Il giudizio del Consiglio di Stato della settimana scorsa ha fatto clamorosamente ripiombare nell’abisso il futuro di una delle aree più discusse e problematiche della città. Lì, nel cratere in cui nel 2004 la Giunta Albertini decise la collocazione di un enorme parcheggio per oltre mille auto; dove poi vennero rinvenuti reperti archeologici del 1400 che ne rimisero in discussione il progetto; dove si sono susseguiti per anni ritardi e cantieri fino alla revoca della convenzione da parte del Comune nel 2009. Lì, dove sembrava essersi concluso l’ennesimo triste capitolo di utilizzazione dannosa dello spazio pubblico, ora torna ad aleggiare lo spettro del parcheggio. L’epilogo della vicenda -per ora- è storia di questi giorni: il Consiglio di stato ha ribaltato la sentenza del Tar, riconsegnando a Darsena Spa (l’impresa concessionaria) la facoltà di realizzare il proprio progetto. Le liste d’attesa non sono azzerate come l’amministrazione fa credere: la denuncia del Pd milanese ![]() Lo scorso 12 novembre l’Assessorato alla Famiglia Scuola e Politiche Sociali comunicava con enfasi degna di miglior causa l’eliminazione della lista d’attesa per i nidi e per le scuole dell’infanzia. “Abbiamo assegnato - diceva l’assessore Moioli – 11.300 posti nido”. Per l’esattezza “11.638 i posti nei nidi milanesi nel 2010, con un incremento rispetto all’anno scolastico 2006/2007 di 3.210 posti” come ribadiscono i cartelloni propagandistici a riguardo. “Il risultato di un grande lavoro di squadra, portato a termine grazie anche alla rete pubblico-privata promossa e sostenuta con impegno dal Comune di Milano”: e via decantando e autolodando. |
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