Un bel progetto di raccolta materiali per restituire (in digitale) la memoria comune sulla zona 4

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Un bel progetto di raccolta materiali per restituire (in digitale) la memoria comune sulla zona 4 ![]() C’è tempo fino a fine Dicembre per frugare nei vecchi album e spulciare tra i super 8 nascosti negli armadi: zona 4 è alla ricerca di materiali sul suo territorio per creare un archivio digitale di video e foto, nell’ottica di restituire ai suoi cittadini una memoria comune, un materiale ‘rinnovato’ nella forma e nella fruibilità e potenzialmente utile a nuova realizzazioni creative. Per capire meglio di cosa stiamo parlando facciamo un passo indietro e inquadriamo il progetto all’interno dell’attività dell’Associazione Memoria Diffusa, che dal 2008 opera con lo scopo di valorizzare il patrimonio iconografico costituito dall’insieme di filmati, fotografie, audio, documenti (e qualsiasi altra forma o media) posseduto dai cittadini e dalle realtà locali pubbliche o private attraverso la catalogazione e la diffusione del materiale raccolto digitalizzato e archiviato sia in luoghi fisici che virtuali. Occupate nuovamente le villette di via Apollodoro, in attesa di un vero confronto sugli spazi lasciati vuoti ![]() “È con grande coraggio e con grande determinazione che sabato 24 novembre abbiamo deciso di riaprire il cancelletto di via Apollodoro e ricominciare a lavorare da capo”. Nell'ottica di una partita aperta con Aler, il Collettivo Lambretta sembra voler descrivere gesta eroiche annunciando la nuova occupazione delle villette di Piazza Ferravilla, avvenuta lo scorso sabato. Gli studenti avevano dovuto lasciare le palazzine occupate a fine ottobre, quando, complice il clima rovente per la notizia dell'arresto dell'assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti, a cui fa capo Aler, ne era stato deciso lo sgombero, nonostante la richiesta di soprassedere recapitata al questore da Paolo Limonta, delegato ai rapporti con la Città del Comune di Milano. Allo Spazio Forma fino a gennaio la mostra di Nino Migliori, una vera e propria antologia della storia della fotografia italiana ![]() Allestita presso lo Spazio Forma fino al 6 gennaio 2013, la mostra che raccoglie gli scatti più rappresentativi degli oltre cinquant'anni di carriera di Nino Migliori, più che un'antologia di uno dei maestri della fotografia del '900, condensa la storia recente di quest'arte, e non solo a livello italiano. Dal realismo del dopoguerra -dove il riferimento evidente era, come per quasi tutti i giovani fotografi italiani, l'americano Eugene Smith- alle sperimentazioni astratte (come i pirogrammi e le ossidazioni), Nino Migliori conduce una perenne ricerca che attraversa l'evoluzione della fotografia italiana e europea dal secondo dopoguerra fino al digitale che, al contrario di altri grandi maestri -come ad esempio Gianni Berengo Gardin- trova un posto notevole accanto alla produzione analogica. Presentato il prossimo Piano per la mobilità, i dati degli ultimi dieci anni indicano un lento ma costante passaggio alla mobilità sostenibile ![]() Inizia con un debito verso il passato l'iter del nuovo Pums, il Piano urbano per la mobilità sostenibile, che dopo il confronto con i cittadini e i passaggi istituzionali diventerà definitivo nel corso del 2013. Il nuovo documento programmatico dovrà stabilire le linee guida per il governo dei trasporti metropolitani per il prossimo decennio, ma i cambiamenti nelle abitudini dei milanesi sono già ben visibili nei dati fotografati dall'Amat (Agenzia per la mobilità) sugli ultimi dieci anni nell'aggiornamento del Piano del Traffico, predisposto l'ultima volta nel 2003. Giulio Cavalli torna in scena per raccontare i nomi, gli atti giudiziari e le amicizie politiche delle “famiglie” della ‘ndrangheta sul territorio milanese ![]() Un paio d’anni fa andò in scena al Teatro della Cooperativa “A cento passi dal Duomo”, uno spettacolo - approfondimento supportato da dati e documenti che voleva fare luce e portare all’attenzione di tutti l’esistenza di un fenomeno criminale che silenziosamente si stava espandendo nel Nord Italia: in un momento in cui anche parte delle Istituzioni si ostinava a negare l’esistenza del fenomeno mafioso in Lombardia, Giulio Cavalli Cavalli aveva raccontato cosa fosse Milano per la mafia, partendo dall’omicidio Ambrosoli, passando da Sindona a Calvi, per arrivare alle porte dell’Expo. Un successo inaspettato che ha visto solo nelle prime 7 repliche milanesi 1210 spettatori. Venerdì 30 Novembre apre la Beic digitale: già duemila volumi in edizioni antiche accessibili in rete, per dimenticare il fu progetto su Porta Vittoria ![]() La prima volta che ne parlammo era il 2007: avrebbe dovuto essere la più fornita, la più aggiornata, la più tecnologicamente avanzata biblioteca d’Europa. Avrebbe dovuto sorgere nell’area dell’ex scalo ferroviario di Porta Vittoria. Il tempo è passato e i lavori non sono mai partiti. Poi arrivò la crisi e si cominciò a dire che i fondi non c’erano e che i costi di gestione erano troppo alti per poter essere sostenuti dallo Stato. La speranza si riaccese quando l’Expo fu assegnata alla città di Milano. Poi, in fase di approvazione del PGT, ci si disse che era ora di decidere cosa farne dell’area ad essa destinata. La Giunta approva il nuovo “Regolamento per l’istituzione degli organi collegiali”: quello in vigore era del 1975 ![]() Le criticità dei servizi all’infanzia milanesi sono note a tutti: dal pessimo stato di molte strutture all’endemica carenza di posti, dal complesso discorso sui subappalti alle cooperative fino all’eterna questione relativa a Milano Ristorazione, passando attraverso l’insufficienza del personale educativo in rapporto al numero dei bambini. E tutto ruota intorno a due questioni: i fondi pubblici (che sono scarsi) e la qualità (pure). Nella realtà quotidiana, per chi li vive, i servizi all’infanzia milanesi sono anche fatti da molte persone che s’impegnano in prima persona a renderli migliori, genitori ed educatori che arrivano a imbiancare i muri delle loro classi laddove non lo fa chi di dovere. Gli scrittori si raccontano, e invadono di poesia e parole i Frigoriferi Milanesi nell’ultimo weekend di Novembre ![]() A una sola settimana di distanza dalla prima edizione di BookCity, Milano ospita un nuovo appuntamento dedicato alla letteratura, quasi a voler sancire una volta per tutte il proprio ruolo e la propria importanza nel mondo del libro, a colmare quel vuoto di cui altre volte abbiamo parlato. Stavolta sarà tutto concentrato negli spazi dei Frigoriferi Milanesi, in via Piranesi 10, che vedranno nuove modalità di avvicinamento del pubblico/lettore all’universo letterario: stiamo parlando di Writers#0, “non un festival, non una fiera, non la classica presentazione di libri”. Quello che la neonata manifestazione intende offrire a chi parteciperà è “una forma più intima d’incontro con gli autori, che (si) raccontano in luoghi inconsueti attraverso ciò che più loro piace – un quadro, uno strumento, una lettura, un suono, un cibo – mettendo in relazione linguaggi diversi e sparigliando la loro forma espressiva con agganci all’arte, alla musica, al teatro, alla memoria di odori e sapori”. Il 26 novembre parte per 168.000 famiglie la prima fase della raccolta differenziata della frazione umida ![]() Dopo anni di attesa, dovuti ai dietrofront della Giunta precedente, partirà finalmente il nuovo servizio di raccolta differenziata del rifiuto umido domestico. Da lunedì 26 novembre per 168.000 famiglie milanesi diventerà obbligatoria, la separazione dell'umido. Si comincerà con la zona Sud-Ovest di Milano (l’intera zona 6 e parte delle zone 1, 5 e 7). Il servizio sarà esteso entro il 2013 sul 25% del territorio cittadino entro il 2013 per coprire tutta Milano entro il 2014. Secondo le stime di Amsa, con l'avvio della raccolta della frazione umida si potranno recuperare circa 41 chili di rifiuto organico pro capite ogni anno, che saranno trasformati in fertilizzante naturale per le coltivazioni ed energia rinnovabile, mediante la generazione di biogas. Un progetto 'di rottura' per la nuova sede della Fondazione Feltrinelli sull'area Monumentale-Porta Volta ![]() Chi arriva oggi in piazzale Baiamonti si trova di fronte uno scorcio di 'vecchia Milano', tra la pavimentazione lastricata, l'incrociarsi delle rotaie, gli edifici ormai storici come via di fuga delle strade che si diramano dalla piazza. Chi invece arriverà qui nel 2015 dovrebbe trovare la stessa raggiera di vie, questa volta però ben marcate da due edifici assolutamente nuovi, due spine luminose in vetro e cemento che correranno lungo viale Pasubio e via Montello. Due edifici gemelli –questo il filo rosso con il passato di Milano e con i caselli daziari che segnano la geografia di Porta Volta– che nascono dal progetto della Fondazione Feltrinelli per la propria nuova sede a Milano. Il Ministero dei trasporti dà il via libera al pre-esercizio per la MM5. Da adesso almeno 45 giorni di collaudi ![]() Buone notizie per il primo troncone della linea 5 della metropolitana, la tratta Bignami-Zara la cui inaugurazione era stata più volte rinviata. L'ultima tegola era stata la scoperta che la spending review del Governo aveva tagliato la Commissione tecnica del Ministero che deve per legge convalidare il collaudo. Martedì 21 novembre l'Ufficio speciale trasporti a impianti fissi del Ministero delle infrastrutture ha finalmente dato il via libera al pre-esercizio per la tratta sulla quale i lavori sono ormai finiti da tempo e cui treni si stanno rodando da settimane. I chilometri percorsi dagli avveniristici convogli automatici della linea lilla nelle ultime settimane non potranno essere tenuti da conto al fine del pre-esercizio. Infatti, è previsto che tale fase duri almeno 45 giorni dal via libera dell'Ufficio del Ministero delle infrastrutture, cui spetta comunque il via libera definitivo per l'apertura al pubblico dopo questa fase. A conti fatti, se il pre-esercizio dovesse effettivamente partire, come assicurano da Palazzo Marino in questi giorni, l'apertura al pubblico della linea 5 nella migliore delle ipotesi sarà prevista per la metà di gennaio 2013. Un micromondo in fieri, dove degrado e cultura convivono in equilibrio precario ![]() A circa 1 km e mezzo dal Duomo c’è un palazzo, anzi due, che nel corso dell’ultimo ventennio si sono guadagnati un posto speciale nelle cronache cittadine: parliamo di viale Bligny 42, che quasi tutti conoscono ma dove pochissimi sono davvero stati, un micromondo i cui echi arrivano periodicamente dalle pagine dei giornali o dai racconti di qualcuno che lì ha abitato per qualche tempo. Due palazzi risalenti al 1895, uno affacciato proprio su viale Bligny, l’altro, gemello che dà su via Salasco: quattro scale, cinque piani che comprendono circa 240 appartamenti di cui per lo più monolocali che non superano come metratura i 25 mq, oltre ad alcuni bilocali e trilocali ottenuti per accorpamento dei primi, per un totale di 222 proprietari differenti. Crescono gli “assistiti cronici” della Caritas, intanto si progettano nuove forme di solidarietà ![]() Nell'ultimo rapporto Caritas sulla povertà a Milano e in Lombardia la crisi è diventata “infinita”, con sempre più persone che chiedono aiuto e sempre meno che riescono a risollevarsi e stare in piedi con le proprie forze. Toni forti, usati per la presentazione di numeri che peggiorano costantemente, tanto che anche la pur capillare rete della Caritas fatica, di anno in anno, a sostenere completamente le esigenze di chi si rivolge ai suoi sportelli. 8275 le persone che nel 2011 si sono rivolte ai ventidue Centri di ascolto della città. Il dato più significativo è quello sugli assistiti cronici, e da solo basta a fotografare la situazione. Votato l’assestamento bilancio, rimane acceso il contrasto con il Fondo F2i su SEA ![]() In questi giorni la Giunta ha annunciato il varo dell'assestamento di bilancio, penultimo passaggio della gestione finanziaria 2012, prima del consuntivo di fine anno. Il motivo di principale soddisfazione espressa dallo stesso Pisapia sta nel fatto che “pur in un momento di grande difficoltà per la finanza pubblica, il Comune di Milano è riuscito a rispettare il Patto di Stabilità anche quest'anno.” Come sempre, l'obiettivo è chiudere i conti in pareggio. A dare una grossa mano in tal senso sono stati questa volta i 110 milioni 'entrati' nelle casse del Comune attraverso il Patto di Stabilità Orizzontale, un premio di cui il Comune può godere per aver approvato il bilancio preventivo entro i termini, cosa che aveva già portato al bonus dei 30 milioni di euro, e ad altre operazioni virtuose del Comune. Sulla carta, non finanziamenti aggiuntivi ma una maggiore capacità di spesa per l'ente locale. Di fatto, lo spazio di manovra serve a neutralizzare l'impatto di maggiori uscite a cui il Comune deve fare fronte. In via Campazzino 12 una ex fabbrica di giocattoli piena di amianto (e non solo): la bonifica era prevista per maggio, ieri il sequestro ![]() Era un luogo da cui uscivano meraviglie destinate ai più piccini, è diventato un posto che dei più piccini (e non solo) mette in pericolo la salute e che contribuisce al degrado di un quartiere. La De Franchis giocattoli, in via Campazzino 12 a Milano, è ormai un capannone abbandonato che purtroppo affaccia su un’area giochi per bambini. Purtroppo, perché l’edificio in disuso è pieno di amianto (vedi fotogallery), ma l’amianto non è il solo “abitante” del posto: negli oltre 500 metri quadrati dell’area occupata dalla ex fabbrica ci sono anche 180 metri cubi di rifiuti speciali, anche pericolosi, tra cui bidoni con oltre mille litri di olio esausto, un veicolo dismesso, imballaggi in diversi materiali, batterie al piombo esauste, pneumatici usati, frigoriferi e altre apparecchiature elettroniche in disuso. Racconto di un weekend molto partecipato in nome dell’educazione alla legalità: in via Monti 41, per il Festival dei Beni confiscati alla mafia ![]() Era il 1° Festival dei beni confiscati alla criminalità organizzata, ed è stato un successo: dal 9 all'11 novembre i milanesi si sono distribuiti negli oltre venti luoghi coinvolti nell’iniziativa e hanno visitato gli immobili utilizzati dalla mafia scoprendo che cosa si faceva prima che venissero confiscati dallo Stato e affidati al Comune, e quali attività ospitano adesso che sono stati assegnati, per finalità sociali, ad associazione non profit ed enti. Tutto questo attraverso iniziative organizzate ad hoc che andavano dai concerti ai dibattiti, dagli spettacoli teatrali alle proiezioni, dalle iniziative didattiche ai tornei sportivi. Mostra e convegno per non dimenticare: lavoro e deportazione nella seconda Guerra mondiale ![]() Il 23 novembre 1944 ci fu un rastrellamento di operai alla Pirelli Bicocca: 182 uomini, 180 tute blu e due impiegati furono arrestati e portati a San Vittore. Tra loro 166 partirono il 28 dello stesso mese dalla scalo Farini alla volta delle fabbriche della Germania. Dodici vi sono morti, la maggior parte nelle gallerie di Kahla. Per non dimenticare, e per far sapere alle giovani generazioni cosa succedeva a due passi da casa loro, a Milano, in zona 9, il Consiglio di zona 9 in collaborazione con Anpi Pratocentenaro ha organizzato “Arbeit Macht Frei. Lavoro e deportazione nella seconda Guerra mondiale”: un convegno e una mostra che si svolgeranno il prossimo 23 Novembre presso la Biblioteca Dergano Bovisa di via Baldinucci. Al via il cantiere per 48 nuovi alloggi popolari in via Cogne ![]() E' stata posata stamane (15 novembre) dall'Assessore ai lavori pubblici, Lucia Castellano, la prima pietra Milano del complesso di edilizia residenziale pubblica che sorgerà in via Cogne, a ridosso del Parco di Villa Scheibler, tra due scuole e la biblioteca del quartiere Quarto Oggiaro. Si tratta di 48 nuovi alloggi i cui lavori sono appena partiti nell’ambito del progetto edilizio ‘Abitare a Milano’ e termineranno nella primavera del 2014, per un costo complessivo di 4 milioni di euro. “Un altro importante progetto per la città si è sbloccato -ha dichiarato l'Assessore Castellano nel corso dell'iniziativa-. Un’opera che consentirà di aumentare l’offerta abitativa destinata alle fasce deboli e che si affianca ad altri importanti interventi quasi giunti al termine, come via Senigallia e via Appennini”. Si ridimensiona il caso dello sfratto del centro islamico.Intanto il Comune è pronto con l'Albo delle delle comunità religiose ![]() Si potrebbe dire che c'era da aspettarselo. La notizia dello sfratto –così è stato comunicato settimana scorsa– del centro islamico di viale Jenner si ridurrebbe, in realtà, alla cessazione del rapporto di affitto per la volontà della proprietà di valorizzare l'immobile. Un interesse commerciale, quindi, che mette in difficoltà una comunità religiosa come quella di viale Jenner che come altre non ha una sede propria. Questi i fatti. Il 7 novembre il centro culturale islamico comunica di aver ricevuto l'avviso di sfratto da parte della proprietà, che, appunto, vuole evidentemente mettere sul mercato l'immobile. Riorganizzati gli sportelli comunali per 'avvicinarsi' ai cittadini ![]() “Finalmente abbiamo messo in rete i nostri sportelli”, ha annunciato lo scorso 14 novembre Pierfrancesco Majorino, Assessore alle Politiche sociali del Comune. E così Milano ha la propria rete di “Centri anticrisi”, 24 sparsi in tutta la città. Non si tratta di aperture di nuovi uffici, ma di una nuova logica di gestione integrata di quelli già esistenti, cosicché chi ha bisogno non debba essere più essere costretto a spostarsi da uno sportello all'altro, nel caso si sia rivolto a quello che non è il 'suo'. |
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