Tre incontri a Milano per generare correnti di pensiero

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Tre incontri a Milano per generare correnti di pensiero ![]() Energia come luce, energia come pensiero: idee che si accendono, per il terzo anno consecutivo. Torna “La Parola Contesa”, il ciclo di appuntamenti promosso da Enel nell’ambito di Energiaper, il programma per la cultura, la musica, la scienza, l’ambiente, la scuola e lo sport. A Milano l’iniziativa farà tappa al Teatro Dal Verme, e vedrà affiancati interpreti internazionali della cultura contemporanea e grandi intellettuali, filosofi e scienziati italiani. All’Eliseo di Roma si parlerà di Cosmo, Viaggio e Felicità; Bioetica, Evoluzione e Universo sono invece i temi che si affronteranno al Mercadante di Napoli. Presentata in Consiglio comunale una mozione per aumentare gli spazi di comunicazione per associazioni e comitati ![]() L'articolo 21 della Costituzione italiana afferma che "tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione". Eppure la possibilità di disporre di tale diritto viene talvolta preclusa dagli alti costi previsti dal sistema legislativo. E' quanto lamentano diverse associazioni, comitati, partiti, persino enti pubblici che faticano ad ottenere in città luoghi in cui poter affiggere volantini di carattere sociale, politico e civico. Ascolta l'intervista a Patrizia Quartieri, consigliere comunale Rifondazione Comunista. A difesa del diritto di espressione democratica i consiglieri comunali Patrizia Quartieri e Giuseppe Landonio hanno presentato una mozione per il ripristino di aree cittadine da destinare all'affissione. Approvata la nuova legge regionale che prevede forti aumenti dei canoni per le case ALER ![]() La nuova legge regionale sui canoni di edilizia pubblica residenziale approvata il 30 ottobre aumenterà gli affitti di 170.000 alloggi popolari dell’ALER. Nonostante le preoccupazioni espresse da inquilini e sindacati, nonostante gli appelli e le proposte di emendamenti presentati dall’ opposizione in Consiglio regionale, la maggioranza di centrodestra ha deciso di procedere ad aumenti che arriveranno anche al 200%. Il 25 ottobre in una manifestazione di fronte al Pirellone organizzata dai Sunia, Sicet, Uniat e Unione Inquilini cui hanno partecipato almeno 500 persone, inquilini e sindacati hanno denunciato l’aumento spropositato e indiscriminato degli affitti delle case popolari, a loro avviso non motivato per altro da interventi di riqualificazione e ristrutturazione degli stabili da parte dell’Aler. Assenti, senza giustificazione, per pochi giorni e una madre e le sue cinque figlie vengono cacciate dal dormitorio pubblico ![]() Dal 29 ottobre di fronte a Palazzo Marino un presidio di rappresentanti di diverse associazioni protesta contro i recenti provvedimenti del Comune ai danni di una famiglia rom. Una mamma e le sue quattro bambine di 12, 7, 5 e 3 anni sono state cacciate dal dormitorio che le ospitava. Sgomberate dal campo di via San Dionigi il 5 settembre scorso, le piccole avevano trovato asilo insieme alla loro mamma nel dormitorio di viale Ortles. Il 19 ottobre scorso la famiglia si era assentata per un paio di giorni per raggiungere un parente malato. Al ritorno l'infelice sorpresa: quell'assenza non motivata di 2 giorni aveva pregiudicato la loro permanenza nel ricovero. Secondo Corritore il Comune sarebbe esposto per oltre 120 milioni di euro con i derivati. ![]() La questione è estremamente complessa ma vale la pena spiegarla. Ci sono di mezzo i soldi del Comune, cioè di tutti i Milanesi, e anche se la vicenda è infarcita di swap e bullett, tassi e bond, derivati e minusvalenze le cifre sono notevoli e i rischi per le casse municipali rilevanti. Procediamo con ordine: nel 2005 il Comune di Milano lanciò sul mercato un bond (ovvero un titolo obbligazionario) a scadenza trentennale per la cifra di 1,85 miliardi di euro. Il bond era stato emesso per estinguere dei vecchi mutui e rinegoziarli ad un tasso più conveniente. “Il capolavoro di Leonardo non corre rischi” secondo la Sovrintendenza che da nove mesi non ha dato risposta all’offerta –gratuita– di analisi approfondite sulle polveri al Cenacolo ![]() In un paese normale, in una città che si crede metropoli internazionale e che vuole candidarsi ad essere uno dei principali poli d’attrazione turistica con l’Expo 2015, un’opera come il Cenacolo vinciano non solo sarebbe costantemente monitorata, ma ogni variazione del suo stato di salute e delle condizioni ambientali circostanti sarebbero analizzate scrupolosamente. Questo in un paese normale, ovviamente. A Milano purtroppo non è così. Quella che è, quella che sarà, divise dalla sottile linea EXPO ![]() Milano bifronte: quella che è, quella che sarà, divise dalla sottile linea EXPO Dobbiamo confessarlo, non ce l’aspettavamo proprio, eppure dopo una settimana dalla visita degli ispettori del Boureau international des Expositions che dovranno decidere se assegnare l;Expo 2015 a Milano o alla turca Smirne la Stazione Centrale è ancora un posto frequentabile: pattuglie di polizia e carabinieri in piazza Duca d’Aosta, uomini e mezzi dell’AMSA che percorrono il grande spiazzo con mezzi e spazzatrici. Siamo riusciti a scovare qualche cartaccia e una lattina solo dopo una lunga ricerca. Durerà fino al 2015? Non lo sappiamo. Per il momento la promessa di mantenere sotto controllo la Centrale fatta dal vice Sindaco è stata mantenuta. Acquistate dal Comune, erano pronte nel 2006. Dopo mesi di collaudi tre mesi fa le prime consegne, eppure mancano ancora i requisiti di abitabilità. ![]() Don Francesco Beniamino della Torre, a cui è intitolata la nuova via di Quartoggiaro, quartiere dalle infinite, irrisolte problematiche, ora di torri ne ha sei. Tre di esse sono state vendute a privati dall'immobiliare Euromilano. Si ergono maestose sul lato est della via e non presentano particolari problemi. Le altre tre (le torri A, B e C rispettivamente ai civici 5, 3 e 1, sul lato ovest) le ha acquistate il Comune di Milano: 16 piani per ognuna di esse, 70 alloggi per edificio variamente dimensionati, quasi 210 in totale. 102 di questi sono in edilizia sociale (ERP) e sono destinati a categorie a rischio (sfrattati, disabili, famiglie a reddito minimo) e altri 105 a canone calmierato nell'ambito del Piano operativo regionale (POR). Giovedì 25 ottobre ![]() La trepidazione è quella che si respira fuori dall’aula in attesa dell’esame, che questa volta però dura tre giorni con la commissione –gli ispettori del Bureau International des Exposition che dovranno decidere se assegnare l’Expo 2015 a Milano o alla turca Smirne– premurosamente accompagnati per la città dal Sindaco e dal suo staff. Tra bambini festanti, assessori commossi e poliziotti onnipresenti. Anche le voci di protesta sono lievi, non foss’altro per il numero assai esiguo. La città è stata ripulita. Squadre dell’AMSA si aggirano fameliche in cerca di cartacce e mozziconi che stentano a toccar terra. Un po’ di polvere rimane sotto il tappeto, ma si sa: le grandi pulizie hanno bisogno di tempo. Intanto in questi giorni, per la prima volta da anni si può passeggiare davanti alla Stazione Centrale sfoggiando orologi, telefonini e persino i più preziosi gioielli di famiglia. Per tornare alla normalità c’è tempo fino al 2015. Uno sciopero improvviso dell’AMSA? ![]() Un’installazione artistica? Oppure un vero e proprio sabotaggio? Queste le domande di coloro che venerdì pomeriggio passeggiando per via San Pietro all’Orto –prestigiosa via del centro che congiunge corso Vittorio Emanuele con l’esclusivo quadrilatero della moda– si sono imbatti in un cumulo di cartoni e immondizia che ostruiva uno dei marciapiedi proprio alla vigilia della visita degli ispettori del Boureau international des expositions che dovranno decidere tra Milano e Smirne per l’assegnazione dell’Expo 2015. Gli ispettori del BIE ricevuti ad Arcore, nella “reggia” che potrebbe essere determinate ![]() Il Duomo, il Cenacolo, la Scala e Palazzo Marino. Le tappe tra le bellezze di Milano, mete obbligate dei turisti, anche di quelli più facoltosi per i quali si aggiunge lo shopping nelle vie del quadrilatero della moda, da questa settimana sarà comunque monco senza una capatina in uno degli angoli più prestigiosi e noti della Brianza: Arcore e la splendida Villa San Martino, residenza del leader della Casa delle Libertà. L’intenso programma di lavori e visite guidate degli ispettori del Boureau International des Expositions ha visto il proprio culmine in quello che a tutti gli effetti sembrava un imprevisto quanto inedito fuoriprogramma, non tanto perchè gli emissari del BIE abbiano incontrato il leader dell’opposizione –è ovvio che la candidatura ad un evento che ha la portata dell’Expo deve essere sostenuta con spirito bipartisan– ma perché l’incontro, su richiesta dei commissari del BIE, avviene nella residenza privata del Cavaliere. I risultati di un’indagine nazionale sul nuovo fenomeno del "political consumerism" ![]() Prodotti biologici e prodotti provenienti dal mercato equo e solidale: una realtà nuova sempre più in via di affermazione, che va sotto il nome di “consumo critico”, ad indicare una tipologia di consumo che comprende una riflessione etica, più o meno conscia, a monte dell’acquisto. Political consumerism, responsabile, salutista, ecologico, rispettoso dell’ambiente e dei popoli lontani: è questo l’oggetto di una ricerca condotta dall’Università Cattolica di Milano in collaborazione con le Università di Bologna, Milano, Sassari e Trento per rispondere alla domanda “qual è il senso del consumo responsabile?”. Dopo decenni di consumi sconsiderati si fa strada un atteggiamento diverso, non direttamente proporzionato alle risorse spendibili: un numero crescente di persone, infatti, sceglie di limitare i propri consumi a prescindere dalla disponibilità economica. E qui si affaccia una seconda domanda. A che tipologia rispondono queste persone? Tolte le spese per la casa a metà dei Milanesi restano venti euro al giorno ![]() Venti euro al giorno: cosa si può comprare con venti euro? Una serata in pizzeria –da soli ovviamente–, una maglietta al mercato, una corsa in taxi –breve va da sè–, due biglietti per il cinema più due biglietti del metrò. Nessuna di queste, se si appartiene ad una fascia di reddito inferiore ai 15 mila euro annui. E tolte le spese per la casa è quello che rimane quotidianamente per tutto il resto: cibo, vestiario, spese mediche, istruzione, imprevisti. E’quanto emerge da un’elaborazione Osmi –azienda speciale della Camera di Commercio di Milano– dai dati dell’Osservatorio sui consumi 2007.Il dato non riguarda fasce marginali della popolazione, poichè, secondo le stime del Piano di Zona degli interventi dei servizi sociali del Comune di Milano, che i milanesi che appartengono a questa categoria sono il 50,7%. Quando la pubblicità è più avanti della politica ![]() Mentre i politici nostrani ancora dibattono e si dividono sul tema dell’immigrazione, producendo un inutile quanto insostenibile chiacchiericcio più utile a coltivare piccoli orticelli di consenso resi sempre più aridi dalle dinamiche profonde della storia, il marketing e la pubblicità –come spesso accade– si mostrano assai più acuti della politica nel comprendere le trasformazioni profonde della nostra società, tanto da assecondarle, talora plasmarle, indubbiamente renderle profittevoli. Da qualche giorno nelle stazioni della metropolitana grandi cartelli pubblicitari hanno in primo piano volti sorridenti di bambini evidentemente stranieri, come quelli che ormai sono sempre più nelle aule delle scuole milanesi e che spesso parlano meglio l’italiano –con una forte inflessione meneghina– che la lingua dei loro genitori. I bambini del cartellone tengono in mano, bene in vista, una nota merendina e accanto ai loro volti il claim della pubblicità in sei lingue; l’ultima in fondo, più in piccolo l’italiano. Quando la realtà supera la fantasia e le case in centro costano meno di quelle con l’amianto in periferia ![]() C'era una volta un paese in cui poveri e ricchi convivevano felici. L'amministrazione di questo paese si prendeva carico dei bisogni di tutti. Garantiva ai cittadini una casa dignitosa, offriva loro dei servizi efficienti, distribuiva impieghi attraverso un criterio meritocratico. Nel paese dei Balocchi regnava l'armonia, perchè ognuno sapeva di poter contare sul supporto e sulla tutela dei governanti. Dalla parte opposta del pianeta c'era un paese di nome “Affittopoli”. Qui le cose andavano meno bene. I poveri erano indispettiti perchè solo i ricchi avevano il sostegno dei governanti i quali concedevano per pochi spiccioli, a chi invece poteva permettersi affitti a prezzi di mercato, case, negozi e uffici nel centro. Anche qualche povero riceveva la casa dal governo, ma si trattava di case piccole e trascurate, collocate all'estrema periferia del paese, spesso insalubri. Le “Casette” di Crescenzago aspettano da anni una bonifica sempre promessa e mai realizzata ![]() L'esposizione a fibre di amianto è associata a malattie dell'apparato respiratorio e delle membrane sierose che possono portare alla morte. Esse insorgono dopo molti anni dall'esposizione: da 10 - 15 per l'asbestosi ad anche 20 - 40 per il mesotelioma. Basta collegarsi al sito del Ministero della Salute per avere tutte le informazioni del caso. Eppure a Crescenzago, periferia nordorientale della Milano che si sta offrendo agli occhi degli ispettori del BIE, ci sono centinaia di persone che fanno quotidianamente i conti con l'esposizione all'amianto. Vivono in case del demanio, costruite nel 1953 per far fronte all'emergenza abitativa del periodo postbellico e della prima grande ondata migratoria proveniente dal sud. Milano aspira alla ribalta internazionale dell’Esposizione 2015, ma si dimentica troppe parti di sè ![]() Gli ispettori che dovranno decidere se assegnare l’Expo 2015 a Milano non sono stati portati in visita al quartiere Crescenzago, come non sono stati portati negli altri quartieri popolari della città. Forse non c’era tempo. Molto più probabilmente non era il caso. E poi a che pro? Non sono certo loro a dovere o poter risolvere i problemi delle periferie milanesi. Lo scavo per il parcheggio sotterraneo ha riportato alla luce importantissimi resti archeologici ![]() Sono tuttora in corso nell’area di piazza Meda, via S. Paolo e corso Matteotti le indagini archeologiche preventive disposte dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici per la salvaguardia di una zona potenzialmente ad alto rischio archeologico posta al centro della vita cittadina, in cui è prevista la costruzione di un grande parcheggio sotterraneo. Lo scavo, iniziato nel 2005, è stato condotto in diverse fasi, in modo da garantire la viabilità nella piazza. Corredo di una tomba di età augustea rinvenuta nel corso dello scavo. I risultati si sono rivelati di grande interesse storico-archeologico, in quanto hanno messo in luce un settore urbano posto ai margini della città antica, intensamente frequentato dall’età romana ai nostri giorni, e di cui rimangono importanti vestigia di età tardoimperiale (IV sec. d.C.). Presentato il rapporto Caritas sull'assistenzialismo sociale ![]() All' indomani della performance auto-discolpante del vice Sindaco Riccardo De Corato di fronte alle accuse dei cittadini di inefficienza gestionale della sicurezza pubblica, la Caritas Ambrosiana ha presentato un documento che proprio di quelle accuse mette in luce le dinamiche sottostanti. "Milano senza bussola" è il titolo del rapporto redatto da Caritas ed altre associazioni milanesi che si occupano di assistenzialismo sociale. La perdita di orientamento riguarderebbe sia la classe politica, sia, per riflesso, la società civile. La prima, di fronte all'incapacità di trovare risposte efficaci ai veri problemi della città, finisce con il penalizzare i più deboli, categorizzandoli ed emarginandoli dal contesto sociale. Gli imprenditori extracomunitari a Milano fatturano ormai 30 miliardi di euro l’anno, quasi il 10% del to ![]() Milano multietnica: per alcuni un incubo, per altri un sogno, per tutti - in ogni caso - una realtà. E non si parla solo di composizione della popolazione, ma anche di imprese e consumi. 170.619 è il totale degli stranieri registrati a Milano, 137.366 il numero di quelli provenienti da paesi extraeuropei. Che incidono, e questo è il dato nuovo, su quasi un decimo del fatturato milanese: quantificando, si parla di un giro d’affari da circa 30 miliardi all’anno. E’ la stima della Camera di Commercio sui dati del registro delle imprese al secondo trimestre 2007. E proprio la Camera di Commercio, come risposta a queste rilevazioni, ha realizzato la guida “Milano multietnica”: ristoranti, negozi, bed & breakfast, associazioni, eventi e manifestazioni. Tutti i servizi della Milano che viene da lontano, una guida completa a quella città che molti ancora rifiutano di vedere, quella città che cresce e si trasforma, che tende all’integrazione e alla multiculturalità passando proprio attraverso quanto è più specificamente milanese: la cultura del lavoro, l’operosità, l’industriosità. |
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