Durante la pausa estiva sono iniziati i lavori in alcune scuole milanesi

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Durante la pausa estiva sono iniziati i lavori in alcune scuole milanesi ![]() Come da cronoprogramma comunicato dall’Assessorato ai lavori pubblici, durante la pausa estiva alcune scuole di Milano sono rimaste aperte per lavori di manutenzione: dopo numerose sollecitazioni da parte delle singole scuole e dei Consigli di Zona, dopo gli incontri degli Assessori Simini e Moioli con i dirigenti scolastici degli edifici interessati, sono iniziati lentamente alcuni lavori di risistemazione delle disastrate scuole milanesi per le quali erano stati stanziati i famosi 30 milioni di euro di cui abbiamo già parlato diverse volte. Si tratta per lo più di imbiancature e rifacimenti delle coperture, interventi programmati negli edifici delle zone 1, 2, 5, 6 e 9; mentre a settembre dovrebbero essere pianificati anche quelli delle restanti zone. La “fase due” del Bike Sharing parte in ritardo e con obiettivo ridimensionato ![]() Come avevamo anticipato, e non ce ne rallegriamo, il bike sharing pedalerà zoppo: l’annunciata “fase 2”, oltre a partire con diciotto mesi di ritardo, non rispetterà il programma iniziale, che prevedeva 100 stazioni fuori dalla Cerchia dei Bastioni, per la gioia e la comodità dei tanti bike users che vivono nelle periferie di Milano. Solo una trentina, poco più, delle stazioni promesse dal Comune, a dispetto di quello che a pochi mesi dalla nascita, dati alla mano, sembra un servizio riuscito e di successo: come quasi sempre accade il motivo è di natura economica. Già lo scorso novembre Atm contava un debito di più di un milione di euro a Clear Channel, l’agenzia pubblicitaria che gestisce il servizio di biciclette pubbliche, senza considerare i fondi che sono stati necessari per la sperimentazione del servizio notturno. Si accende il fuoco sotto il calderone securitario in vista della campagna elettorale ![]() Sono passati quasi dodici anni da quando all’inizio del 1999 l’allora Sindaco Albertini volò a New York a prendere lezioni di “tolleranza zero” da Rudy Giuliani. In questo lasso di tempo il mondo è cambiato passando per le date simbolo del 2001 e del 2008. L’ex Sindaco della “Grande Mela” dopo la fallimentare esperienza delle primarie repubblicane per la presidenza Usa di tre anni fa è uscito dalla scena della grande politica; Gabriele Albertini fa l’europarlamentare, anche se non nasconde l’ambizione di ritornare a Palazzo Marino. Milano invece sembra preda dei soliti fantasmi e dell’incapacità della politica di risolvere le emergenze vere o presunte. Incapacità che a ben guardare sembra piuttosto una precisa scelta dettata dal calcolo elettorale e dalla consapevolezza che alcuni temi, anzitutto la sicurezza, rendono politicamente allorché rimangono minacce incombenti e di volta in volta capaci di occupare la scena emergendo dalle quinte ove vengono ricacciate a seconda delle convenienze. Il centrodestra milanese mette i pezzi sulla schiacchiera in vista delle amministrative del 2011 ![]() Nonostante manchino almeno otto mesi alle elezioni amministrative –si voterà presumibilmente tra aprile e maggio del 2011– la campagna elettorale è ufficiosamente partita. Tra il rinfocolarsi delle polemiche sull’ecopass e l’ennesima “emergenza sicurezza”, la coalizione di centrodestra che governa Milano, con formule variabili, da quasi vent’anni si appresta a posizionare i propri pezzi sulla scacchiera. Expo, poltrone e, come detto, sicurezza ed ecopass terranno banco nei prossimi mesi. La Lega continua a minare la ricandidatura del sindaco alle amministrative del 2011 ![]() Ormai quella della Lega contro il Sindaco sta assumendo i connotati di una vera e propria operazione di logoramento. Dopo le uscite all’indomani delle elezioni regionali e l’entrata a gamba tesa sull’Expo di appena due giorni fa, il leader del Carroccio, supportato dall’instancabile Matteo Salvini, è tornato a mettere in dubbio la ricandidatura dell’attuale Primo cittadino per le elezioni amministrative della prossima primavera. Che la Lega negli ultimi tempi abbia puntato, premiata da una costante crescita di voti, a distinguersi dalle decisioni dell’amministrazione cittadina è un fatto risaputo, quasi quanto i dati che emergerebbero da molti sondaggi e che danno il Sindaco in palese difficoltà, tanto da spingerla ad un radicale riposizionamento d’immagine e ad una campagna di comunicazione quasi porta a porta nei quartieri più difficili per recuperare almeno un po’ dei molti consensi perduti. Il Pd milanese propone una mano di bianco per combattere la calura estiva ![]() Se nel PD milanese le idee sul prossimo candidato che dovrà sfidare l’attuale Primo cittadino nella primavera del 2011 sono ancora piuttosto nebulose, sembrano essere invece chiarissime per quanto riguarda i metodi per combattere la calura estiva. ‘Change Milano’, il laboratorio d’innovazione del Partito democratico milanese, ha lanciato un progetto per combattere il fenomeno dell’isola di calore, cioè il surriscaldamento che affligge nei mesi estivi le aree metropolitane. Raccolti quasi quattro chili di materiale per abitante raccolti nel 2009 ![]() La Lombardia è prima regione in Italia nel recupero di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Sono 38.000 le tonnellate di materiale raccolto e smaltito nel 2009, pari a 3,8 chili per abitante, oltre mezzo chilo in più rispetto alla media nazionale. Televisori, monitor, computer, materiali della categoria “freddo e clima” e altri elettrodomestici dimessi da abitazioni e uffici sono stati conferiti nei 745 centri di raccolta che servono 1.292 Comuni sui 1.546 della Lombardia. È quanto emerge dal dossier 2009 realizzato dalla Regione e dal Centro Coordinamento Raee (rifiuti apparecchiature elettriche ed elettroniche). Le casse degli enti locali sono sempre più vuote e si ricorre alle sponsorizzazioni per la manutenzione scolastica ![]() I bilanci degli enti locali sono ridotti all’osso, i trasferimenti dallo Stato vengono tagliati di manovra in manovra così Sindaci, Governatori e Presidenti di Provincia devono ingegnarsi per far quadrare i conti cercando di garantire uno standard minimo di servizi con quel poco che rimane nelle casse. Uno dei capitoli più spinosi riguarda la manutenzione scolastica; una voce di spesa a metà tra quel che non si può proprio tagliare e ciò che si può rinviare. E di rinvio in rinvio –come abbiamo raccontato nelle numerose inchieste che abbiamo condotto sul tema in questi anni– molte scuole sopravvivono al limite dell’inagibilità, costringendo studenti e professori a trascorrere le proprie giornate in situazioni di disagio, di degrado, se non di vero e proprio pericolo potenziale. La Provincia di Milano ha deciso di intraprendere la strada delle sponsorizzazioni private. L’Atm si appresta ad aumentare le tariffe, ma il servizio migliorerà? ![]() l Sindaco di Milano si è impegnata a mantenere il biglietto dei mezzi pubblici a un euro, ma contro questo proposito ci sono i numeri. Ci siamo chiesti come funzionano i mezzi a Milano, dato che con ogni probabilità, dovremo pagarli il doppio per continuare, però, ad avere probabilmente lo stesso servizio di adesso. Gli utenti, secondo l’Assessore regionale ai trasporti, per compensare lo squilibrio economico dovrebbero pagare almeno il 60% in più dell’attuale biglietto.Tuttavia per risolvere i problemi, i biglietti andrebbero raddoppiati. Infatti a causa della manovra economica attuata da Tremonti le Regioni avranno meno trasferimenti, e la Lombardia si appresta a tagliare 370 milioni di euro di fondi per il trasporto pubblico. I Sindaci della Lombardia contro i tagli al trasporto pubblico decisi da Tremonti ![]() Si profila un nuovo scontro tra comuni Lombardi e Governo nazionale. Questa volta la contesa è sui fondi per il trasporto pubblico locale, che il Lombardia è un capitolo nevralgico sia per quanto riguarda il tessuto produttivo che per la qualità della vita dei cittadini. Il Governo, alle prese con la manovra correttiva di bilancio, sembra non sappia fornire riposte decisive sul ruolo strategico del trasporto pubblico locale. Infatti, i tagli che lo Stato intende effettuare sul contributo alle regioni sono molto alti: 314 milioni di euro, solo per il comparto dei mezzi pubblici in Lombardia, che equivalgono ad una riduzione del 30% rispetto agli attuali stanziamenti. Successo per il presidio di fronte al Pirellone contro il decreto Ronchi ![]() Sono almeno 500 le persone che alle 17,30 di mercoledì 4 agosto 2010, nonostante il caldo e il periodo vacanziero si sono date appuntamento di fronte al Pirellone arrivando da tutta la Lombardia per ribadire il proprio “no” alla privatizzazione del servizio idrico. Hanno scelto la vigilia dello sbarco della Legge in Giunta, allarmati dall’ipotesi di veder approvare la bozza in quello che molti hanno definito un “blitz estivo”. La Lombardia è la regione d’Italia dove sono state raccolte più firme per il referendum abrogativo del Decreto Ronchi (237 mila su un totale di oltre un milione e quattrocento), ma è anche la prima in cui si è deciso di iniziare l’iter legis per la sua applicazione. La Regione tenta il blitz di ferragosto per adottare il Decreto Ronchi sulla privatizzazione del servizio idrico ![]() La legge Regionale applicativa del decreto Ronchi sulla privatizzazione del servizio idrico sbarca al Pirellone il 5 agosto, alla vigilia della settimana di ferragosto e a città semi deserte. Non sono bastate le 237 mila firme raccolte nella sola Lombardia in favore del referendum abrogativo e non sono bastati i ricorsi per incostituzionalità di cinque Regioni su cui la Corte Costituzionale non ha ancora espresso un giudizio di legittimità. Non solo questione di cemento, verde e indici edificatori. Il vizio d’origine del PGT è ideologico ![]() Il Piano di governo del territorio, emendato dopo un dibattito di sette mesi e votato per l’adozione dal Consiglio comunale di Milano il 14 luglio, è disponibile da alcuni giorni ed è scaricabile anche dal sito di Chiamamilano. Da questo momento i Milanesi potranno farsi un’idea del documento destinato a cambiare, in peggio a nostro avviso, il volto di Milano, il suo profilo urbanistico, la qualità della vita e dei servizi nei prossimi decenni. Infatti, nonostante per legge il PGT abbia un orizzonte temporale di cinque anni, come sostengono molti autorevoli osservatori –tra i quali i professori Giuseppe Boatti e Fabio Brenna del Politecnico di Milano– il documento sostenuto dalla Giunta programma una cementificazione della città che per quantità può coprire tranquillamente un secolo! Il sito di Chiamamilano cambia: navigazione più agevole e una sezione interamente dedicata all’analisi del Piano di governo del territorio ![]() Il sito di Chiamamilano cambia, una piccola rivoluzione per rendere più agevole la navigazione, veloce l’ingresso alle singole sezioni e per dare spazio ad una nuova area dedicata interamente all’analisi critica del Piano di governo del territorio. L’home page è stata resa più snella. Da essa si accederà direttamente alle cinque sezioni principali: Notiziario, Segnalazioni, Qualità dell’aria, Negozio Civico e PGT appunto. Questa nuova area del sito è la naturale prosecuzione dell’impegno che da gennaio il sito di Chiamamilano sta dedicando all’esame del Piano di governo del territorio. |
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