L'Ecopass rientra dalle vacanze, i mezzi pubblici no

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L'Ecopass rientra dalle vacanze, i mezzi pubblici no ![]() Era stato mandato “in ferie” dal Sindaco lo scorso 2 agosto, anche perché il potenziamento dei mezzi Atm non era stato previsto nelle settimane centrali del mese: ma lunedì 25 è rientrato in vigore, con tutte le sue 43 telecamere di servizio. Peccato che i mezzi pubblici abbiano ancora ritmi “vacanzieri”: come si può vedere nella foto, scattata lunedì 25 agosto, il tabellone luminoso avverte diligentemente del rientro in vigore dell’Ecopass. Peccato che chi ha lasciato a casa l’auto per non pagare l’ecotassa, aspetterà l’autobus 19 minuti. Gira e rigira, in qualche modo c’è sempre da pagare pegno... Tantissime le bici rubate anche in centro città, scarsi i controlli, pochissime le denunce. ![]() Mentre alla Mostra del Cinema di Venezia è in arrivo la versione restaurata del capolavoro di De Sica, anche a Milano va in scena il grande classico dell’estate: “ladri di biciclette”. Complici l’afa e la prolungata serrata dei negozi, le strade della città sono diventate vere e proprie zone franche per i liberi professionisti del furto a due ruote. E così, anche tra i condomìni di una stradina residenziale ad appena un chilometro e mezzo dal Duomo- dove militari, poliziotti, carabinieri e finanzieri fanno a gara per chi vigila meglio- le bici spariscono in un batter di ciglia. In vista delle provinciali il Pd si guarda intorno cercando nuove strade e nuove alleanze ![]() Fosse per loro si presenterebbero con la Sinistra Democratica, ma anche con l’Udc. Pensano ad un’apertura verso la Lega, ma anche a mantenere buoni rapporti con Rifondazione Comunista. I vertici piddini di Palazzo Isimbardi non sembrano dissociarsi dal leggendario “maanchismo” del leader nazionale, e in vista delle Provinciali 2009 si confermano promotori del dialogo, ultimamente lo sport preferito da buona parte del mondo politico italiano. I lavori sulla carreggiata sono già iniziati, a breve le nuove regole imposte dalla pedonalizzazione: zona Sarpi si prepara a nuove tensioni ![]() Mentre la città andava in vacanza, la vita di uno dei suoi quartieri più amati dalle cronache proseguiva indisturbata, disinteressata alle vacanze, in apparenza disinteressata alle novità in arrivo a settembre: il presidente dell’associazione ViviSarpi Pier Franco Lionetto ha confermato che tutto, tra le vie e viuzze di Chinatown, procede come al solito. Ma non per molto ancora: dopo tante discussioni, il responso del Comune di Milano era stato “pedonalizzazione a settembre”, anche in assenza di un progetto concreto ed effettivo sulla delocalizzazione delle attività all’ingrosso che si è per il momento dissolto nell’etere mediatico. Detto fatto: lo scorso 12 agosto sono iniziati i lavori (vedi galleria di immagini) per trasformare Paolo Sarpi in zona pedonale, con marciapiedi allargati, telecamere e segnaletica ad hoc. Slitta a metà settembre la chiusura di via Comasina in corrispondenza dei lavori per la M3 ![]() Doveva essere chiusa dal 4 agosto scorso, e la notizia aveva destato preoccupazione fra i residenti del quartiere, anche perché la chiusura di via Comasina all’altezza di via Teano è sì provvisoria, ma per due anni, fino alla fine del 2010. Il tempo necessario a concludere i lavori sul terzo lotto del prolungamento della M3, un tempo non comprimibile per ragioni tecniche, ma parecchio lungo per chi vedrà ridotte a una le possibili vie d’uscita da un quartiere già molto trafficato, futuro nodo di interscambio anche per quelli che arrivano dalla Milano-Meda. La Corte di Giustizia Europea del Lussemburgo rimanda la questione al Consiglio di Stato ![]() Nel bel mezzo dell’estate 2008 arriva un aggiornamento sull’annosa questione “gronda” (più correttamente Strada Interquartiere Nord). Eravamo rimasti in attesa del giudizio della Corte di Giustizia Europea del Lussemburgo sulla necessità di sottoporre l’asse viabilistico in questione a valutazione di impatto ambientale (VIA), mentre in marzo era stata approvata una delibera di giunta che si riferiva al progetto di una “strada di collegamento fra viale Zara e il Nuovo Polo Fieristico di Rho” che ricalcava proprio la SIN. Polemica sul Garante degli animali del Comune e c’è chi, provocatoriamente, lo candida per l’Ambrogino ![]() Non tutti sanno forse che a Milano dall’estate del 2006 è stata istituita la figura del Garante degli animali. Ancora meno sono coloro sanno che il Garante, Gianluca Comazzi, tra il 13/12/2006 e il 31/05/2011 percepirà un compenso 400.074 euro, e che si avvale del supporto di due assistenti, che per il periodo tra maggio e dicembre di quest’anno percepiranno circa 25 mila euro l’una. I più ignoreranno, infine, che il Garante è stato pescato direttamente dal Sindaco tra la rosa dei non eletti della sua lista alle elezioni amministrative del 2006. Record di abbandoni di cani e gatti il 15 agosto, ma per il Garante degli animali del Comune di Milano è tutto a posto ![]() Centossessanta segnalazioni solamente nella giornata di ferragosto. E’ il bilancio nero sull’abbandono dei cani a Milano tracciato da Aidaa- Associazione Italiana per la Difesa degli animali e dell’Ambiente. Se è vero, come puntualizza Gianluca Comazzi, Garante degli animali del Comune, ( ascolta l’ intervista) che quest’estate il dato sugli abbandoni risulta complessivamente decrescente, è altrettanto indicativo che il 15 agosto si sia registrato un incremento del 50% di segnalazioni rispetto al Ferragosto 2007. Ma forse su questo dato il Garante preferisce sorvolare. La povertà ridotta ad inestetismo urbano e Palazzo Marino interviene con la chirurgia plastica delle politiche securitarie ![]() In quella che passerà alla storia –con la s minuscola, per carità– come l’ “estate dei divieti” e che ha suscitato commenti sarcastici sulla stampa internazionale anche Milano ha deciso di fare la propria parte. Del resto il Capoluogo lombardo da almeno dieci anni è sulla breccia nel cortocircuito tra sollecitazione del panico pubblico e politiche securitarie, cioè da quando l’allora Sindaco Albertini si candidò ad essere il primo importatore, e allora esclusivista, della “zero tolerance” made in New York. Continua il duello tra Comune, Provincia e Regione per la gestione dell’Expo. Intanto il Governo decide di giocare la partita, piuttosto che arbitrarla ![]() Come ogni telenovela che si rispetti, anche l’appassionante “affaire Expo” è andato in vacanza lasciando tutti col fiato sospeso. Bisognerà infatti attendere settembre per conoscere vincitori e vinti nella partita decisiva per la gestione dell’evento che nel 2015 porterà Milano alla ribalta internazionale. Continua la preghiera itinerante della comunità musulmana, dopo Vigorelli e Palasharp è la volta del Teatro Ciak, ma solo per un mese. E poi? ![]() In principio fu viale Jenner: un laboratorio artigianale al primo piano del civico 50, affittato nel 1988 e trasformato in Centro Culturale Islamico, che negli anni ha visto crescere la comunità islamica e dove migliaia di fedeli si sono riuniti ogni venerdì davanti al «mihrab». E’ durata un ventennio, tra le polemiche dei residenti per l’occupazione dei marciapiedi antistanti la ‘moschea’, i sospetti di ospitare attività terroristiche e la presenza fissa della questione negli ordini del giorno dei Consigli di zona interessati. In vista della prossima tornata elettorale La Lega inizia a marcare le differenze con il resto del centrodestra per confermare il boom elettorale delle ultime politiche ![]() La Lega scalda i motori e si prepara alla campagna d’autunno: le esternazioni di Bossi sulla reintroduzione dell’ICI e, a livello locale, la riapertura delle ostilità contro l’ecopass da parte del Capogruppo leghista in Consiglio comunale, l’Onorevole Salvini, sono due segnali molto chiari. Ben lungi dall’essere due mattane d’agosto le uscite del leder maximo dei Padani e dell’astro nascente leghista tracciano il quadro di quella che sarà la strategia leghista da qui alla prossima primavera quando si voterà per le Europee e per le Provinciali. Cresce in Lombardia il reddito degli immigrati, ma a Milano nell’ultimo anno si registra un arretramento ![]() Un aumento delle retribuzioni medio di circa il 30% negli ultimi sette anni. Una vera e propria manna di questi tempi. Gli interessati sono gli immigrati inseriti nel mercato del lavoro in Lombardia. A guidare la classifica delle province dove si sono registrati gli aumenti più consistenti tra il 2001 e il 2007 sono Varese (+46%), Sondrio (+36%), Bergamo e Cremona (+32%), Milano (+31%). Fanalino di coda Pavia (+2%). Fuori dal centro, come ogni anno, pochissimi i negozi aperti ad agosto ma i Milanesi non si scompongono: “Tanto c’è il supermercato…” ![]() La serrata è puntualmente arrivata. Nonostante l’appello lanciato ai commercianti dall’Assessore alle Attività Produttive Tiziana Maiolo affinché tenessero duro, la tendenza resta quella di chiuder bottega e godersi le agognate ferie d’agosto. Non parliamo del centro città, ma dei quartieri anche di poco periferici, quelli abitati dalla maggior parte della popolazione milanese. Promesso due anni fa, inserito dal Sindaco nel piano antistupri, è rimasto solo sulla carta ![]() Soldati nelle strade, superpoteri ai sindaci neanche fossero X-men usciti dalle pagine dei fumetti. La campagna securitaria prosegue incessante e i cittadini accolgono con favore l’accelerazione. Tutti contenti? Apparentemente sì. Eppure alcune promesse non sono state mantenute, paradossalmente –ma poi neanche tanto– quelle che sarebbero state più facili da concretizzare e che, senza parate –forse sta qui l’intoppo? – avrebbero migliorato la qualità della vita di alcuni cittadini. Tra qualche scetticismo l’esercito fa sentire più sicuri i Milanesi che ammettono, però, si tratta di percezione ![]() Ed esercito sia. La vox popoli ( ascolta le interviste) ha già emesso il suo primo verdetto: l’arrivo dei militari in città è una manna dal cielo. E’ una sentenza quasi unanime e trasversale. Non solo anziani, non solo militanti del centrodestra, non solo xenofobi o catastrofisti. Ad accogliere con una “ola” di entusiasmo l’arrivo dei soldati in città sono anche persone di istruzione medio-alta, di destra e di sinistra, e stranieri residenti regolarmente in città, che sperano in questo modo di avere finalmente la possibilità di riscattare la loro posizione di onesti cittadini contribuenti. ![]() Protocollo di Kyoto, prezzo dell’energia alle stelle, risparmio energetico e chi più ne ha più ne metta. Come una litania ossessiva queste parole ci accompagnano fino a farci sentire in colpa verso il mondo, e ancor più verso il nostro portafogli, se abbandoniamo il salotto per più di trenta secondi lasciandovi la luce accesa. Fanno quindi un certo effetto una vedere una ventina di lampioni accesi su viale Zara, da piazzale Lagosta a viale Stelvio, alle undici di un luminosissimo mattino di fine luglio. Cresce il fenomeno dell’usura, ma oltre un terzo delle vittime non può accedere al fondo nazionale ![]() La piaga dell’usura si allarga e gli squarci di luce sul fenomeno si restringono. Nonostante le campagne di informazione, l’opera delle forze dell’ordine e delle associazioni impegnate nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica e soprattutto nel sostegno alle vittime, il fenomeno del prestito “a strozzo” sembra essere più virulento che mai, anche e soprattutto a Milano. Spesso nascosti all’ombra di finanziarie equivoche e con entrature poco trasparenti che permettono loro di individuare le vittime potenziali, gli strozzini prosperano. 310.000 metri quadrati di aree pubbliche messe a bando. Palazzo Marino prevede 3.380 alloggi a prezzo calmierato e convenzionato. Ma per quando? ![]() Partiranno nei prossimi giorni due bandi pubblici con i quali il Comune di Milano metterà a disposizione 11 aree di sua proprietà agli operatori privati pronti a realizzare edilizia residenziale a prezzi convenzionati e destinata a coloro che non possono permettersi di accedere al mercato libero ma non hanno neanche i requisiti per l’assegnazione di case popolari. Si tratta di un piano che a regime dovrebbe consegnare alla città 3.380 nuovi alloggi, in affitto a canone sociale, moderato e convenzionato o in vendita a un prezzo massimo di 1.800 euro al metro quadro. Fermo ancora una volta i lavori per la metrotranvia e il Sindaco di Cinisello minaccia proteste clamorose ![]() Con quello che si dovrà iniziare a decidere, e soprattutto con il tempo e i fondi che bisognerà affrettarsi a recuperare, alla “megatavolata” del Comitato d’indirizzo per l’Expo 2015 ministri, sottosegretari, Sindaco di Milano e Governatore lombardo non avranno né tempo né modo di occupasi dello stop ai lavori della metrotranvia Milano-Cinisello. Quest’opera e i suoi ritardi, peri i quali il presidente di ATM si è scusato un paio di mesi fa, costituiscono una piccola odissea nonché la dimostrazione che quando i tempi si allungano a dismisura una volta completate si rischia di consegnare ai cittadini –che le hanno pagateo– opere pressocchè inutili. |
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