Dall’Idroscalo ai Musei Civici, qualche suggerimento per trascorrere le prossime settimane in città

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Dall’Idroscalo ai Musei Civici, qualche suggerimento per trascorrere le prossime settimane in città ![]() Non tutti hanno la fortuna di partire per le vacanze, e pochi di farlo per l’intero mese d’agosto. Per fortuna (può sembrare un paradosso dirlo) per chi abita a Milano non mancano le occasioni di svago e di trascorrere del tempo libero di qualità. A partire dal prossimo fine settimana e dall’Idroscalo, un grande polmone verde alle porte della città che porta segnate in calendario numerose iniziative. La punta dell'Est si anima già venerdì 26 luglio a partire dalle 18: si inizia con la musica raggae, per poi dedicare un omaggio ad uno dei più grandi cantautori italiani, Fabrizio De André, rivisto in chiave blues in uno spettacolo dal titolo “Amore che vieni, Amore che... blues”. Un’indagine della Camera di Commercio presenta il dettaglio dei consumi delle famiglie milanesi ![]() Che ci fosse la crisi, lo sapevano tutti e già da un bel po’ ormai. Ma capire nel dettaglio quali siano i contorni della situazione, e quali in particolare per gli abitanti di Milano è sempre istruttivo. Per questo vale la pena dare un’occhiata all’indagine del Comune e della Camera di Commercio di Milano sui consumi delle famiglie milanesi tra marzo 2012 e febbraio 2013, scaricabile nella sua interezza qui (PDF).Il sunto è il seguente: mantenere la famiglia, a Milano, costa circa tremila euro al mese, e sette cittadini su dieci non riescono più a risparmiare, dovendo spendere tutto per mantenersi. L'irruzione dei comitati anti-sfratto a Palazzo Marino, e il confronto schietto con il vicesindaco ![]() “Noi non andiamo in vacanza”. L'avevano promesso settimana scorsa, i comitati degli Abitanti San Siro e di Stop sfratti, che sarebbero tornati a portare le loro rivendicazioni davanti a Palazzo Marino. L'emergenza del resto è quella di sempre, certificata pochi giorni fa anche dai numeri dei sindacati. E sono le stesse di sempre anche le battaglie di comitati e attivisti che si battono per una moratoria degli sfratti, fino a giustificare le occupazioni abusive di chi è in stato di necessità. Nelle ultime settimane il passaggio a vuoto del tavolo di confronto in Prefettura sulla moratoria degli sfratti, conclusosi senza alcun risultato concreto, quindi i presidi in Piazza della Scala con una richiesta di incontro al Sindaco protocollata dagli uffici comunali, e la promessa di ritornare alla carica. Va avanti il cammino dell’area ex gasometri della Bovisa, tra passaggi istituzionali e battaglia dei residenti per una progettazione condivisa ![]() E’ uno dei “pezzi di città” che nei prossimi anni più saranno investiti dalle trasformazioni e dalla riqualificazione urbana, ma come abbiamo visto approfonditamente di recente i contorni di questi cambiamenti futuri sono ancora tutti in gioco, e l’area, per la sua vastità, è di quelle su cui imperversano gli interessi, spesso economici, di molti. Lo scorso 10 luglio, presso la sede del Consiglio di Zona 9, si è parlato ancora dell’area ex gasometri della Bovisa, durante una Commissione Territorio zonale allo scopo di chiarire il futuro di quell’area anche nota come “la Goccia”. Ostruzionismo e proteste contro le tariffe della sosta. Rizzo: “L'aula parla con gli atti” ![]() Finale di stagione tragicomico per il Consiglio comunale, con tanto di flash mob in costume da parte dell'opposizione. Mentre si va ormai alla pausa estiva senza aver affrontato in aula il dibattito principe, quello sul bilancio, le ultime sedute sono state animate dall'opposizione sulla delibera di regolamentazione della sosta. Importante sì, ma di certo non di primo piano rispetto ad altre su cui si è scontrato Palazzo Marino. Tant'è, l'opposizione ha comunque dato battaglia, costringendo il centrosinistra sui banchi per tutta la notte tra martedì e mercoledì scorsi Tra interventi “di somma urgenza” e lavori in cantiere da tempo, si cerca di rimettere in sesto le ammalorate strutture scolastiche milanesi ![]() Si procede per decisioni improvvise o per lenti iter burocratici, ma comunque si procede: come abbiamo sottolineato allo sfinimento, quello dell’edilizia scolastica milanese è un problema complesso e di vecchia data, che annovera in sé tantissime strutture bisognose di interventi di adeguamento, se non spesso di totale ricostruzione. In molti edifici c’è il problema dell’amianto, altri sono vecchi prefabbricati risalenti agli anni 60 che cadono a pezzi, alcuni hanno le palestre che si allagano, i cornicioni che si staccano, i riscaldamenti che non funzionano più: il panorama è variegato e poco confortante, e ristrutturare le scuole è un costo che le amministrazioni locali faticano sempre più a sostenere. Scatteranno da settembre i primi rincari sugli abbonamenti Atm, con un occhio al reddito degli utenti ![]() Cifre nero su bianco ancora non ce ne sono, ma in questi giorni più di qualcosa si è mosso nell'ampio capitolo del bilancio comunale. Il quadro, in particolare sulle tariffe dei trasporti, è sempre più definito. L'imperativo della maggioranza è fare presto, per garantire ad Atm i 40 milioni necessari a far funzionare, l'anno prossimo, la nuova metrò Lilla (chiusa già questo week-end per permettere i collaudi delle fermate Isola e Garibaldi, la cui apertura è prevista per l'autunno). Per raggiungere l'obiettivo si agirà sulla leva degli abbonamenti, secondo l'ipotesi già in campo da diversi mesi. Una strada obbligata, quella di rivolgersi agli abbonati Atm, almeno per due motivi. Continuano, all’insegna della partecipazione, gli appuntamenti della rassegna “Scendi c’è il cinema” ![]() Non mancano le occasioni, a Milano, neanche d’estate: per stare insieme, per fruire cultura, per conoscere insospettabili vicini di casa o gente di quartiere. Anche quest’anno è tornata la bella iniziativa “Scendi c’è il cinema”, con un programma di proiezioni per tutto il mese nei cortili delle case popolari dei quartieri Giambellino-Lorenteggio e Solari. Un’iniziativa che ha ancora più valore in una zona di Milano, il Giambellino, che continua ad essere configurato come quartiere popolare, con i suoi edifici in attesa perenne di riqualificazione, pieni di appartamenti sfitti e abbandonati, Dal 22 al 31 luglio al Teatro Parenti 14 film inediti nelle sale milanesi, a cura di ceCINEpas ![]() La neonata associazione ceCINEpas, di cui avevamo parlato neanche un mese fa, non ha perso tempo e ha già organizzato una splendida rassegna per tutti i cinefili e aspiranti tali che restano a Milano d’estate: si chiama “Nuovo Cinema Parenti” e comincia il 22 luglio prossimo: un’occasione ghiottissima, per adesso unica, di “recuperare” la visione di ben 14 film tra documentari e fiction, tutti inediti nelle sale cittadine. Le attrici detenute portano in scena, fuori dalle mura del carcere, un testo di Garcia Lorca ![]() Parlare di reclusione, ma fuori dalle mura del carcere: il cortile di Palazzo Isimbardi (sede della Provincia) diventerà palcoscenico di uno spettacolo teatrale eccezionale che vede protagoniste le donne recluse di San Vittore, o meglio le attrici del laboratorio di Teatro della Casa circondariale milanese che venerdì 19 luglio presenteranno il reading teatrale “La Casa di Bernarda Alba”, un testo di Federico Garcia Lorca scritto nel 1936, ultimo di una trilogia che il poeta aveva creato durante i suoi viaggi itineranti nelle campagne spagnole con la Barraca, il suo teatro "ambulante", nell’idea di restituire voce tramite il teatro a luoghi culturalmente e geograficamente chiusi. Tra i molti aspetti positivi del nuovo Regolamento edilizio il neo delle certificazioni di staticità ![]() Sono molte i cambiamenti significativi previsti dal nuovo regolamento edilizio che da qualche giorno sta attraversando la fase del confronto con con gli operatori del settore, prima della discussione e l'approvazione da parte del Consiglio Comunale. Il Regolamento attualmente in vigore fu approvato giusto quattordici anni fa (20 luglio 1999): un'altra epoca sia per quanto riguarda lo scenario economico e urbanistico, sia per l'approccio politico al tema, allora improntato ad un laissez faire di cui ancor oggi Milano paga il prezzo. Indispensabile, come ha più volte ribadito l'Assessore all'urbanistica, non solo per l’attuazione del PGT ma anche per aggiornare e dare certezza al quadro delle regole, avendo come obiettivi prioritari una maggiore attenzione e cura del territorio e una migliore efficienza della struttura amministrativa, il nuovo Regolamento prevede alcune misure assai positive. Ennesimo calo di compravendite e valori e nell'ultimo quinquennio è crollo ![]() La crisi erode il mattone, bene rifugio per eccellenza -almeno per gli italiani- e a Milano porta i valori degli immobili residenziali al livello del 2007 anche in molte aree centrali come in piazza Missori, largo Augusto, piazza della Repubblica, la zona del Tribunale e corso Venezia, senza considerare il calo ancor più consistente nelle aree periferiche dove per alcune zone la contrazione è a due cifre: Axum-Ospedale S. Carlo (-12,3%), Baggio-Quinto Romano (-13,1%), Gallaratese-Trenno (-22,1%), Lambrate (-10,3%), Santa Giulia-Rogoredo (-14,3%), Salomone-Bonfadini (-10,2%). Uniche eccezioni l'asse di corso Vittorio Emanuele e il "Quadrilatero della moda" Supera il 42% la raccolta differenziata a Milano, quella dell'umido supera il 63%. ![]() Ad un anno all'estensione a tutta la città della raccolta differenziata dell'umido -tassello che completerà per Milano la differenziazione di tutti i rifiuti prodotti- i numeri diffusi da AMSA testimoniano una crescita costante della pratica che, a giugno ha registrato la percentuale record del 42,1%, portando la media del primo semestre 2013 al 41,4%di rifiuto raccolto in maniera differenziata. Un balzo in avanti rispetto al 35,6% del primo semestre 2012, a dimostrazione che anche in una realtà estremamente complessa come una grande città -come è noto le percentuali record si registrano sempre in piccoli centri- è possibile raggiungere quote estremamente significative di raccolta differenziata. Dopo cinquant'anni trasloca la sede dei Servizi tecnici comunali ![]() In comune con il grattacielo più famoso di Milano ha solo il nome della strada su cui sorge, via Pirelli, allungandosi col ponte degli uffici sopra viale Melchiorre Gioia. Ma quello che è conosciuto semplicemente come la torre dei Servizi tecnici comunali può a buon diritto essere considerato uno degli edifici alti maggiormente rappresentativi della città. Costruito nei primi anni '60, il grattacielo di via Pirelli era destinato ad essere parte del cosiddetto centro direzionale, e fin dalla sua nascita ha ospitato gli uffici dei settori Edilizia e Urbanistica del Comune, che vi lavorano ancora oggi. Proprio quando il nuovo centro direzionale sull'area Garibaldi–Porta Nuova sta assumendo la sua forma definitiva, la torre di via Pirelli è costretta però alla 'pensione', essendo arrivata al termine del suo ciclo di vita. Dopo quasi cinquant'anni sono troppi, infatti, i problemi che affliggono l'edificio. Impianti, ascensori, condizionamento sono talmente vecchi da non consentire una manutenzione ordinaria, e del resto interventi strutturali sullo stabile non vengono fatti ormai da quindici anni. Inoltre è necessario, anche se non urgente, sostituire la coibentazione interna, realizzata, come era prassi all'epoca, con amianto e altre fibre vetrose. I numeri drammatici degli sfratti, e l'eterna emergenza casa ![]() L'estate è arrivata, ma le emergenze non vanno in vacanza. È questo il messaggio lanciato dai sindacati degli inquilini, che in questi giorni sono tornati a porre il problema alloggi alle istituzioni. Oltre al tavolo sull'emergenza casa in Prefettura a fine giugno, a riportare la questione all'attualità è stata questa volta anche una dichiarazione del neosindaco di Roma, che ha sottolineato l'urgenza di imporre una moratoria degli sfratti. Appello ripreso subito, a Milano, dall'assessore alla Casa, Daniela Benelli, che a sua volta ha ribadito l'esigenza della moratoria. La decisione va presa però a livello nazionale, e le contromisure nella nostra città rischiano di essere tutte delle soluzioni tampone, di fatto insufficienti alla gravità del problema. La sentenza del Consiglio di stato contro una sala giochi può essere un punto di svolta ![]() Che si possa bruciare la pensione ai videopoker nel primo pomeriggio o che non ci sia bisogno che calino le tenebre per perdere l'intero stipendio alle slot è abbastanza ovvio; è ancora più ovvio che le sale giochi e i pubblici esercizi imbottiti di terminali per gioco d'azzardo, che negli ultimi anni hanno letteralmente invaso le città italiane, non possono essere equiparate ad un qualsiasi locale commerciale. Due settimane fa avevamo scritto di come i Sindaci, nonostante gli sforzi in termini di regolamenti e ordinanze, abbiano troppe volte le mani legate dall'assenza di una normativa nazionale specifica, tale che legittimi interventi di regolamentazione a livello municipale. Infatti, tale assenza si è molte volte tradotta in sentenze a favore delle sale giochi da parte della giustizia amministrativa. Almeno fino a pochi giorni fa. Il Consiglio di Stato dà ragione al Comune sugli orari delle sale scommesse ![]() Finalmente un punto a favore per il Comune – e per la città – sulla regolamentazione del gioco d'azzardo. In una partita dai diversi volti, che però finora esercenti e amministratori stanno giocando soprattutto in punta di diritto (come abbiamo visto non più tardi di due settimane fa) il Consiglio di Stato ha riconosciuto la validità dell'ordinanza di Palazzo Marino che limita gli orari d'apertura delle sale scommesse. Nel provvedimento emanato a gennaio dal Comune si stabiliva il limite dell'una di notte per l'orario di apertura delle sale (che possono alzare la saracinesca già alle 10 di mattina), per la necessità di tutelare la vivibilità e l'ordine dei quartieri. In piazzale Baracca scompare il pavè e lascia posto all’asfalto rosso: è solo il primo di una serie di interventi di rimozione della “pietra” a Milano ![]() Piazzale Baracca è una delle tante piazze e vie di Milano caratterizzate dalla pavimentazione a masselli di pietra: o meglio, era, perché da qualche tempo la piazza è impegnata da un cantiere che la percorre in lungo e in largo e che ha quasi del tutto rimosso le vecchie pietre. L’occasione era l’intervento di rimozione e sostituzione dei binari fatto da Atm (un intervento che, come ha specificato il presidente Bruno Rota è d’obbligo circa ogni 50 anni), ma proprio lunedì è arrivato anche il via libera della Soprintendenza alla proposta dell'amministrazione di sostituire la pietra con l’asfalto, nell’ottica di rendere più sicura la piazza (motociclisti e ciclisti ringrazieranno senz’altro) e più facile la manutenzione in futuro. Palazzo Marino e AMSA riducono i costi ordinari della raccolta rifiuti ![]() Sebbene Palazzo Marino dovrà far fronte a maggiori costi (18 milioni di euro) per la gestione della raccolta dei rifiuti a causa della fine dei contributi governativi Cip 6, per il 2013 Amministrazione comunale e AMSA sono riusciti comunque a ridurre di un milione (portando da 279 a 270 milioni di euro) i costi ordinari della raccolta dei rifiuti. Questo quanto emerge dal Piano economico finanziario di AMSA approvato l'8 luglio in Consiglio comunale. Crisi nera per il settore edilizio: nel 2012 a Milano hanno chiuso 474 imprese ![]() È crisi nera per il comparto edilizio. Se dall’inizio della crisi le compravendite sono calate in modo vistoso, per quanto riguarda le costruzioni lo scenario è ancora più fosco. Gli ultimi dati diffusi dalla Camera di commercio di Milano descrivono una situazione drammatica: 2584 delle 142.000 imprese edilizie lombarde ha chiuso i battenti nel corso del 2012. A Milano sono state 474 sulle circa 40.000 a cessare l’attività. |
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