Nuove iniziative per l’estate al Museo dello Stadio Meazza

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Nuove iniziative per l’estate al Museo dello Stadio Meazza ![]() I milanesi preferiscono andarci la domenica, i turisti durante la settimana. San Siro tempio del calcio, ma anche museo visitato ogni anno da 100 mila persone. Un’immersione nella storia di Milan e Inter, due dei club calcistici più prestigiosi d’Europa, attraverso fotografie, cimeli e ricordi dei grandi protagonisti di ieri e oggi. “San Siro è uno dei quattro luoghi più visitati della città, ma sono soprattutto stranieri che vi arrivano –spiega Simona Trovati, responsabile di San Siro Museo & Tour– Noi vogliamo coinvolgere e far conoscere anche ai milanesi e agli italiani la storia dello stadio e delle società”. Lega e Udc chiedono più trasparenza nei conti delle commissioni gestite dal Pdl ![]() Lega e Udc. E’ un duetto inedito quello creatosi all’interno del Consiglio di zona 3. Due voci e una battaglia, quella per la trasparenza sui fondi pubblici gestiti dal parlamentino. Il Pdl ha bocciato la mozione presentata da Lega e Udc per la pubblicazione on line del dettaglio di tutti i contributi distribuiti alle diverse associazioni che realizzano mostre, eventi e occasioni di ricreazione sul territorio. Il Consiglio di Stato dichiara abusivi gli alberghi costruiti in aree industriali perché non previsti nel Piano Regolatore ![]() Sono abusive le strutture alberghiere costruite, o in via di costruzione, sulle ex aree industriali del territorio milanese. Lo denuncia il Pd milanese che ha presentato una sentenza del Consiglio di Stato che giudica l’inapplicabilità di una Circolare dirigenziale del 2003 e di due delibere della Giunta del 4 giugno 2002 mirate a bypassare i vincoli del Piano Regolatore vigente in materia di edificabilità. La Circolare del 2003 aveva dato il via libera all’insediamento di attività turistico-alberghiere in aree industriali e artigianali, in contrasto con le N.T.A. (Norme Tecniche di Attuazione) del Piano Regolatore Generale, che è tutt’ora in vigore. L’Anci Lombardia si schiera contro la privatizzazione dei servizi idrici. Intanto Palazzo Marino aumenta le tariffe ![]() Dopo il milione e 9904 firme raccolte per i referendum contro il Decreto Ronchi, che sono state consegnate il 19 luglio alla Corte di Cassazione, anche i comuni della Lombardia si schierano sul campo in vista della battaglia per l’acqua pubblica. La legge approvata nel 2009 prevede che l’acqua, pur rimanendo teoricamente bene pubblico, venga gestita dai privati, seguendo una strada che in molti altri paesi europei questa è già stata tentata e ha fallito, comportando un rapido ritorno alla pubblica gestione. Il 28 luglio sul tema è intervenuta anche l’ANCI Lombardia che per bocca del suo vice Presidente, il Sindaco di Sesto San Giovanni Giorgio Oldrini, ha bocciato la bozza di modifica della legge regionale sulla riforma del servizio idrico. Regione, Provincia e Comune continuano a litigare sul futuro delle aree che dvrebbero ospitare l’Esposizione universale del 2015 ![]() Il duello attorno ai terreni che dovrebbero ospitare i padiglioni dell’Expo 2015 si è trasformato in un vero e proprio scontro di wrestling: tutti contro tutti, e ali di là delle corde si cercano e si vantano improbabili quanto fragili alleanze. Dopo l’incontro di qualche giorno fa tra il Sindaco di Milano e il Ministro Tremonti –storicamente assai scettico sull’Esposizione universale a Milano e notoriamente non tra i fan del Primo cittadino ambrosiano–, Palazzo Marino si è affrettato a vantare il sostegno del titolare di via XX Settembre. Sembra un cantiere abbandonato ma non lo è ![]() Via Rodano, all’angolo tra via delle Rimembranze e il sottopasso della Stazione Lambrate. Fino a qualche settimana fa c’era il riparo di fortuna costruito da un rom che viveva in mezzo alle sterpaglie all’ombra del cantiere. Ora la “casa” di cartoni e lamiere è stata abbattuta, e sullo spiazzo recintato, insieme al terriccio rimosso e a qualche arnese di ferro, è già preda del degrado, questa volta senza la minacciosa presenza del pericolo pubblico per antonomasia. Alla scoperta delle iniziative estive del Comitato inquilini del quartiere Molise Calvairate Ponti: uno spazio di integrazione e partecipazione ![]() È ricca di incontri e occasioni di festa l’estate del Comitato Inquilini Molise Calvairate Ponti, l’associazione di volontari, fondata da Franca Caffa, che opera in questo quartiere popolare dal 1979, con il fine di tutelare i diritti degli abitanti in una zona dove il disagio e l’assenza dell’amministrazione cittadina si fanno sentire. I problemi qui sono davvero molti. Primo, lo stato di degrado degli stabili di edilizia popolare edificati negli anni ’30 . Tagliati altri alberi in zona San Siro, i residenti si mobilitano ![]() Milano è una città che per respirare ha bisogno di verde. Lo si capisce dalla mobilitazione cittadina che si crea ogni qualvolta si prospetti un progetto di abbattimento di piante o di chiusura di una piazza alberata. E’ successo per Parco Simoni, accade in Piazzale Accursio, sta succedendo per Piazzale Lavater, dove il progetto di parcheggio sotterraneo forse verrà stralciato proprio grazie ai ripetuti appelli dei residenti della zona e all’intervento del Ministro La Russa, che ha bacchettato di fronte a telecamere e taccuini l’intenzione del Sindaco di procedere speditamente con il piano parcheggi. Crescono le spese per la casa e i trasporti e i Milanesi tagliano sugli alimentari ![]() Quanto costa vivere a Milano? Molto, infatti i milanesi si orientano sempre più verso saldi e sconti. Crescono invece le differenze tra centro/periferia. Ciò è quanto emerge dall’indagine sui consumi delle famiglie milanesi presentata dalla Camera di Commercio il 16 luglio. Non si può evitare di pagare l’affitto e le bollette, ma si cerca di risparmiare sempre di più quando si fa la spesa, andando magari nei discount. Il 14% dei consumi mensili delle famiglie è per comprare da mangiare, mentre l’anno scorso le famiglie si permettevano di spendere il 16% del proprio reddito. Si taglia in particolare su pane, frutta, verdura e pesce. A conferma dei dati diffusi oggi dalla Confcommercio che tracciano un quadro fosco: il 25% delle famiglie italiane ha tagliato le spese alimentari. Battaglie legali, comitati arrabbiati, ritrovamenti archeologici che già si conoscevano, cosa succede in Darsena? ![]() La zona dei Navigli milanesi, come nella tradizione della fabbrica del Duomo, è protagonista di lavori che sembrano non finire mai. Il 22 giugno il Consiglio di Stato si sarebbe dovuto esprimere sulla controversia tra il comune e la società Darsena spa, ma la decisione è stata di non decidere ancora, rimandando tutto al 26 ottobre. Motivo dello scontro legale è il fatto che il Comune ha revocato la convenzione con la Darsena spa per inadempienza, dato che in 6 anni la società di costruzioni non ha portato a termine il parcheggio interrato che avrebbe dovuto creare 700 posti a rotazione e 300 per i residenti. Il TAR si era già espresso in favore del Comune, ma la Darsena spa, non soddisfatta dalle motivazioni del tribunale, ha fatto ricorso al Consiglio di Stato. I comitati dei residenti della zona si sono sempre opposti con forza al progetto di un parcheggio, ritenendo i problemi derivanti dal traffico inaccettabili. Le incomprensibili ragioni del centrodestra milanese che continua ad opporsi all’istituzione di una Commissione comunale antimafia ![]() C’è molto di incomprensibile nell’ostinazione con la quale la maggioranza di centrodestra a Palazzo Marino continua a fare muro contro la proposta di istituire una Commissione consiliare sugli interessi mafiosi a Milano. Le ultime indagini della magistratura che hanno portato al maxiblitz di cui abbiamo parlato la scorsa settimana e che certificano quanto sia estesa la penetrazione della ‘ndrangheta a Milano e in Lombardia dovrebbero indurre quanto meno ad una posizione più aperta nei confronti di qualsiasi strumento –anche politico– che possa dare un contributo di chiarezza e trasparenza, anche da parte del Comune, per quanto può essere nelle sue possibilità e competenze. La maggioranza respinge per la quarta volta in vent’anni la richiesta di istituire una Commissione comunale antimafia ![]() Non sono bastati i circa 150 arresti, nella sola Lombardia, nell’ambito del maxi-blitz di due settimane fa che ha fatto vacillare il ramo lombardo della ‘ndrangheta: la commissione consiliare antimafia a Milano non serviva prima, e non serve nemmeno oggi. Almeno secondo la maggioranza di Palazzo Marino. Il PD ci ha riprovato. Come due anni fa, quando la proposta di istituire una commissione antimafia era stata affossata dal centrodestra perché ritenuta “inutile” e a rischio di “strumentalizzazione politica”. Ci ha riprovato, dopo che l’anno scorso il centro-destra era riuscito ad abrogare attraverso un cavillo del Regolamento comunale la commissione istituita con fatica appena cinque mesi prima. Lentissima ripresa per il mattone, i tempi delle compravendite rimangono lunghi e i prezzi comunque alti ![]() A Milano il mattone vive una lentissima ripresa: i prezzi delle case nuove o ristrutturate vedono lievemente lievitare i prezzi, mentre la periferia resta stabile. Queste sono le tendenze emerse dall’ultimo rapporto dell’Osservatorio immobiliare della Camera di Commercio di Milano presentato il 15 luglio. Due dati interessanti che sono emersi, in relazione all’atteggiamento delle persone verso il mattone, delineano ancora un certo stallo. Molte famiglie, e i giovani, sono scoraggiati, se non impossibilitati a comprare casa a causa delle difficoltà ad ottenere i mutui dalle banche, che da due anni in qua hanno criteri molto più restrittivi per la concessione di finanziamenti. I risultati di un’indagine dell’Ipsos, commissionata dall’ANCI sul grado di soddisfazione dei cittadini lombardi nei confronti delle amministrazioni cittadine ![]() Lavoro, welfare e inefficienza politica sono i tre temi che maggiormente preoccupano i cittadini lombardi. Mercoledì 14 luglio si è svolta presso l’Urban Center in galleria Vittorio Emanuele la prima presentazione dell’Osservatorio Ipsos sulla percezione che i cittadini lombardi hanno dell’operato dei propri Comuni. L’indagine demoscopica, commissionata dall’ANCI Lombardia, ha messo in luce come il problema maggiormente percepito, sia a livello nazionale che nella nostra regione, riguarda il lavoro, come ha dichiarato il 71% degli intervistati. Al secondo posto la mobilità, mentre positivo è il trend sul tema sicurezza. Grande successo per la raccolta firme contro la privatizzazione dell’acqua. Adesso è fondamentale raggiungere il quorum ai tre referendum ![]() Un milione e novemilanovecentoquattro “no” alla privatizzazione dell’acqua. Oltre 300 mila in più dell’obiettivo inizialmente auspicato. E' l’importante traguardo raggiunto in poco più di due mesi con la raccolta firme contro il Decreto Ronchi che prevede di fatto la cessione al mercato del servizio idrico attraverso la dismissione della proprietà pubblica e delle relative infrastrutture e l’entrata in scena degli operatori privati. Solo in Lombardia la raccolta ha raggiunto quota 230.378, con la Provincia di Milano capofila con le sue 80.927 firme. “Questi numeri sono il risultato del lavoro capillare e instancabile dei Comitati, prima nell'organizzazione dei banchetti, poi nella certificazione dei moduli -ha dichiarato Roberto Fumagalli, referente per la Lombardia campagna Referendum acqua- Un esito che fa dire dalla Lombardia, così come da tutta Italia, dove sono state raccolte in totale più di 1 milione di firme, un chiaro no alla privatizzazione dell'acqua”. Continua lo scontro tra Formigoni e Podestà sulle modalità di acquisizione delle aree per l’Esposizione universale ![]() Ripetitiva e stucchevole come ogni telenovela, va in onda a periodicità sempre più frequente la rissa, nemmeno più tanto sottotraccia, tutta interna al Pdl sulle aree che dovrebbero ospitare l'Expo. Attrici stanche e imbolsiti, le istituzioni locali, recitano da ventotto mesi lo stesso canovaccio: colgono al volo ogni motivo, approfittano di qualsiasi passaggio decisionale, per trasformare Expo 2015 in un ring dove misurare la propria forza e mettere al tappeto interessi, pretese e sfere d’influenza altrui. Oltre 300 arresti dimostrano che le “famiglie” calabresi sono radicate in Lombardia e che Milano è ormai la capitale della ‘ndrangeta ![]() Per un momento è sembrato di assistere ai maxi blitz che precedettero la stagione del primo grande processo contro Cosa nostra istruito da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Eppure le centinaia di arresti che hanno colpito la 'Ndrangheta appena due giorni fa si sono abbattuti tra Milano e la Calabria, anzi per essere precisi le manette sono scattate con più fragore nel capoluogo lombardo, dove secondo gli inquirenti si possono contare oltre cinquecento affiliati alle famiglie calabresi che ormai hanno radici più robuste tra il Lambro, l’Olona e il Ticino che tra le fiumare d’Aspromonte. Votata dopo sette mesi di discussione l’adozione del PGT. Ora al via la fase delle osservazioni dei cittadini: ogni Milanese potrà apportare le proprie correzioni e, forse, limitare i danni ![]() Con 28 voti a favore e 20 contrari, il Consiglio comunale ha approvato l’adozione del Piano di Governo del Territorio al termine della 55ª seduta sul tema, iniziata alle 15 di martedì e terminata alle 4 di mercoledì, per un totale di 13 ore”. Una comunicazione attesa dal Sindaco per sette lunghissimi mesi che mette la parola “fine” al primo traguardo verso l’approvazione definitiva del Piano di governo del territorio che traccerà il futuro urbanistico –e non solo– di Milano. Infatti, il voto prima dell’alba di mercoledì 14 luglio è solo la prima metà dell’iter di approvazione definitiva del PGT. Quella di martedì è stata l’ultima maratona di una serie di notti bianche passate tra i banchi, vissuta dai consiglieri tra cuscini e grosse fette di cocomero, tra la noia e l’esasperazione di chi sa che ormai i giochi sono fatti e tanto vale archiviare la pratica e andarsene a dormire. Passata l’adozione del PGT arriva la fase più importante, quella delle osservazioni dei cittadini. Ora i Milanesi possono cambiare radicalmente il Piano di governo del territorio e fermare l’onda di cemento ![]() A Palazzo Marino l'adozione del Piano di governo del territorio é arrivata con il buio, forse non un caso dopo quasi sette mesi di dibattito estenuante sul documento urbanistico destinato a cambiare –in peggio– il volto di Milano e la qualità della vita dei suoi cittadini nei prossimi decenni. Il giudizio di questo giornale sul PGT é noto: gli aspetti negativi, di quello che più di un Piano sembra un "liberi tutti" tagliato su misura per la speculazione, la privatizzazione dello spazio pubblico e la ritirata del Comune dai servizi essenziali, sono stati appena mitigati dai miglioramenti che le opposizioni sono riuscite ad ottenere dopo una battaglia faticosissima. La discussione sul Piano di Governo del Territorio procede tra sedute deserte e maratone fiume ![]() La maratona c’è stata, ma non è stata risolutiva. Le 15 ore di Consiglio Comunale sul Piano di Governo del Territorio non sono bastate ad esaudire il desiderio della maggioranza di archiviare definitivamente la pratica: sul tavolo restano 200 emendamenti da discutere. E’ stata una battaglia senza sconti quella andata in scena tra il pomeriggio di lunedì e l’alba di martedì scorso. Uno dopo l’altro sono stati presentati, discussi e votati gli emendamenti dell’opposizione, presentati in larghissima parte dai consiglieri Patrizia Quartieri, Milly Moratti e Giuseppe Landonio. |
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