Intitolata a Teresa Strada e in collaborazione con Emergency, il Teatro fondato dieci anni fa da Renato Sarti presenta la stagione 2010/11

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Intitolata a Teresa Strada e in collaborazione con Emergency, il Teatro fondato dieci anni fa da Renato Sarti presenta la stagione 2010/11 ![]() Era il 2000 quando nasceva l’idea, e non solo quella, di un teatro laddove di solito i teatri non ci sono, in periferia, a Niguarda per l’esattezza, quartiere popolare della periferia Nord di Milano: l’idea venne a Renato Sarti, attore e autore nato a Trieste ma un po’ anche allo Strehler e all’Elfo negli anni ’70. E dopo dieci anni, nonostante le difficoltà, economiche in primis, il Teatro della Cooperativa è ancora lì, nella sala concessa in gestione dalla Società Edificatrice di Niguarda, e vanta dieci anni di spettacoli di qualità e di impegno su numerosi fronti. Legambiente presenta la prima Centrale di mobilità italiana per a Milano e Monza-Brianza ![]() Ne avevamo parlato più di un anno e mezzo fa, quando si era svolto un workshop dal titolo “Le centrali di mobilità in Europa”, in cui Legambiente aveva avanzato la proposta di creare anche a Milano una centrale di mobilità su modello europeo, e cioè un luogo fisico e virtuale in cui poter trovare servizi e informazioni personalizzate per spostarsi sul territorio, un luogo che riunisca i vari tipi di trasporto possibile, dalla bicicletta al trasporto su gomma a quello ferroviario, allo scopo di rendere reale il concetto di multimobilità. Un luogo, la centrale di mobilità, dove poter acquistare abbonamenti e offerte di viaggi integrati, cosa necessaria su un territorio, come quello milanese e lombardo, in cui ogni giorno si spostano centinaia di migliaia di pendolari. L’annuncio ai residenti dell’abbattimento del capannone con l’amianto a Quarto Cagnino è stato uno scherzo? ![]() Avevamo annunciato il lieto fine per la vicenda del capannone ricoperto d’amianto adiacente al nido e alla materna di via Lamennais, a Quarto Cagnino. Dopo la denuncia dei residenti e la raccolta di oltre 700 firme, i cittadini avevano ricevuto una lettera da parte dell’Assessorato Aree cittadine e Consigli di Zona, in cui si comunicava di aver “ricevuto dagli uffici competenti l’informazione che vi sono le condizioni per abbattere il capannone” e che “è già stata inoltrata richiesta al Settore Demanio per la demolizione della struttura”. La lettera è datata 25 maggio 2010. Dopo Parco Concilio chiude anche Parco Simoni, a Quarto Oggiaro sale la protesta dei residenti ![]() Chiuso un parco, si va in un altro, a meno che non chiuda pure quello. Parco Concilio e Parco Simoni, due aree verdi e contigue in zona Quarto Oggiaro. Il primo è stato chiuso nel 2003 per consentire la bonifica da inquinamento del sottosuolo, il secondo è stato chiuso qualche settimana fa, per verificare se ci sia lo stesso problema, ed eventualmente, procedere analogamente. Il primo dopo 7 anni è ancora inagibile, il secondo non si sa quando tornerà a disposizione dei cittadini. Il Consiglio regionale boccia la localizzazione del nuovo termovalorizzatore indicata dall’azienda controllata da A2A ![]() Nella battaglia per la costruzione del nuovo inceneritore ad essere rimasti scottati, almeno per il momento, sono stati coloro che a gran voce ne hanno reclamato l'urgente necessità, ovvero i vertici di AMSA. Dopo che il Comune di Milano, pochi giorni fa aveva rinunciato a prendere una decisione, ufficialmente per carenza di documentazione, é stata la volta del Consiglio regionale, che il 22 giugno ha detto no alla localizzazione del termovalorizzatore all'interno del Parco sud, nel territorio del Comune di Opera. La mobilitazione contro l'inceneritore era stata guidata proprio dal Sindaco leghista del comune a sud di Milano che era stato individuato dai vertici di AMSA come sito più adatto. Scade il limite concordato per l’approvazione del Pgt, ma restano ancora più di 800 emendamenti da discutere ![]() 3 sedute e 827 emendamenti da discutere. E’ quanto separa il Consiglio Comunale dal 28 giugno, data prevista per l’approvazione del Piano del Governo del Territorio. Lo scenario non è certo quello di una lotta contro il tempo: come 21 volte su 46 nei 7 mesi passati la maggioranza, pur richiamata all’ordine dal Sindaco, continua ad avere qualche problema nel garantire la propria presenza in aula. Mercoledì 23 giugno la seduta non si apre nemmeno. L’opposizione esce dall’aula, e neppure la presenza del Primo Cittadino riesce a far tornare i conti: all’appello rispondono solo in 30. Dimessosi l’Ad Stanca, la macchina dell’Esposizione universale 2015 è ancora al punto di partenza e il nodo dei terreni è sempre più intricato ![]() Dimessosi Lucio Stanca –Amministratore delegato di Expo 2015 spa– dopo poco più di un anno dalla nomina, le istituzioni e i poteri economici continuano a navigare a vista in quella che è divenuta ormai una palude di indecisione, scontri più o meno sotterranei, passi falsi, proclami e costose quanto inconcludenti missioni promozionali in giro per il mondo. Altro giro di poltrone, altra figuraccia. All’ex Ministro dell’innovazione tecnologica –silurato più dalle faide tra le varie anime del Pdl e relativi networks di interessi, che dalla sua ostinazione a mantenere il doppio incarico di parlamentare e responsabile della macchina organizzativa dell’Esposizione universale del 2015– dovrebbe succedere l’ex Direttore generale di Palazzo Marino, Giuseppe Sala. Le dimissioni "spintanee" di Stanca certificano che l’Esposizione universale è nelle sabbie mobili ![]() Forse dalle parti di Palazzo Marino qualcuno si sta chiedendo: "Ma chi me l’ha fatto fare" e soprattutto ha capito che quello che doveva essere l'affare del secolo si é rivelato un pozzo senza fondo di faide e polemiche, un monumento all'immobilismo, nonché la più seria minaccia per quel poco di prestigio internazionale rimasto a Milano. Le dimissioni di Lucio Stanca -amministratore delegato di Expo- imposto da Berlusconi appena quattordici mesi fa per mettere fine allo scontro tra il Sindaco di Milano e Formigoni su Paolo Glisenti, che il primo Cittadino avrebbe voluto alla guida dell'organizzazione dell'Esposizione universale, é solo l'ennesimo atto di una recita a soggetto che sta assumendo i toni della farsa. Mentre stiamo scrivendo, l'ex Ministro dell’innovazione tecnologica e tutt’ora parlamentare del Pdl, ha anticipato coloro che nel suo stesso schieramento ne chiedono a gran voce il siluramento facendosi da parte. Una giornata per scoprire il patrimonio rurale della città ![]() Milano città di cascine: in molti non lo sanno, ma in città esistono oltre 50 cascine di proprietà comunale. Alcune ospitano ancora attività agricole, altre sono sede di associazioni e svolgono attività sociali, culturali e didattiche, altre ancora sono in stato di abbandono. Il Sindaco visita la Villa e sollecitata dai residenti della zona ordina l’immediata ritinteggiatura. ![]() Dopo anni di degrado forse Villa Litta ritroverà la perduta dignità: avevamo segnalato tempo fa, le disastrose condizioni in cui versava lo splendido palazzo costruito nel 1687 ad Affori dal marchese Corbella, edificio che ospita tra l’altro una bellissima biblioteca rionale (con oltre 31.000 volumi custoditi, 5.000 documenti multimediali, una dozzina di postazioni internet e in media 3500 testi prestati agli utenti ogni mese), al centro di un parco di oltre 80 mila metri quadrati. Il Pd comunale presenta una prima mappa degli edifici da riqualificare, in attesa che gli assessorati competenti si attivino ![]() Che il patrimonio dell’edilizia scolastica milanese sia in condizioni orrende l’abbiamo detto allo sfinimento, e con dovizia di esempi, che vanno dalla scuola di piazza Axum alla materna di via Del Volga, da due anni chiusa per emergenza amianto. Ma i casi critici sono molti, molti di più: una situazione frutto di mancati interventi periodici di manutenzione su un complesso di edifici spesso vetusti e cadenti, e di un mancato lavoro di ricognizione annuale del patrimonio scolastico che da circa dieci anni non viene più realizzato. Tre progetti di Lottizzazione a Lampugnano potrebbero portare 90 mila mc di cemento in un raggio di 300 metri lineari ![]() Cosa succede quando “lottizzazione” fa rima con “congestione”? Se ne potrebbero rendere conto tra qualche anno gli abitanti di Lampugnano, quando 7 nuove torri domineranno i loro cieli. Sarebbe tutto deciso in un accordo, in parte non ancora ufficiale, tra il Comune e il Gruppo Ligresti, per l’edificazione di 90 mila metri quadri di terreno tra via Natta e via Trenno. Accordo che nasce dopo anni di progetti rimandati e rivisti, e che prevedrebbe tre lotti separati ma contigui che il Comune cederebbe al costruttore per crearci residence, edilizia residenziale e centri commerciali. I due stilisti celebrano nella sede del Comune e in piazza Scala il ventennale senza pagare nemmeno un euro di occupazione di suolo pubblico e le spese per l’elettricità sono a carico dell’Amministrazione ![]() Non s’era mai visto: occupata piazza della Scala e via Case Rotte; occupata pure una buona parte di Palazzo Marino: Sala Alessi, Sala Tempere, Sala Urbanistica, Sala Gialla, Cortile d’onore, Cortile Minore e Anticamera del Consiglio. Niente paura: non si tratta di disoccupati o studenti, nessuno striscione antigovernativo, nessuno slogan barricadero. È invece un’occupazione molto fashion, che più fashion non si può perché il palazzo che dovrebbe essere di tutti i Milanesi e la piazza più nota della città dopo piazza Duomo sono stati letteralmente sequestrati da Dolce & Gabbana. Occupazione benedetta, patrocinata, deliberata dalla Giunata comunale che con la delibera 464632 dell’11 giugno 2010 –presenti il vice Sindaco De Corato e gli Assessori, Beretta, Finazzer Flory, Mascaretti, Orsatti, Pillitteri, Rizzi, Rossi, Simini e Verga– ha concesso il patrocinio all’evento “Mostra: 20 anni uomo Dolce&Gabbana”. Una celebrazione in grande stile della maison dei due stilisti siculo-meneghini che si svolgerà dal 19 al 23 giugno nel Palazzo del Comune e in piazza della Scala. Ma il nuovo termovalorizzatore è davvero così urgente? ![]() La questione non è più il “se” ma il “dove”. La maggioranza di Palazzo Marino -eccezion fatta, tanto per cambiare, per la Lega- è categorica: un nuovo termovalorizzatore per lo smatlimento dei rifiuti va fatto, e il luogo dove farlo verrà trovato. Le 4 ore e mezzo di consiglio straordinario sulla futura realizzazione di un nuovo termovalorizzatore di Milano sono servite solo a mettere ancora una volta in chiaro le posizioni delle parti. Se per l’opposizione non sarebbero stati fatto gli sforzi sufficienti ad individuare percorsi meno impattanti da un punto di vista ambientale -primo su tutti il potenziamento della raccolta differenziata- la maggioranza ribadisce la necessità di un nuovo impianto già messa nero su bianco sul Piano provinciale dei rifiuti deliberato nel novembre del 2008 (piano che inizialmente escludeva la necessità di un impianto e che fu corretto su sollecitazione della Regione). La maggioranza vorrebbe arrivare alla prima approvazione il 28 giugno ma restano ancora 986 emendamenti da discutere in cinque sedute ![]() Nella stagione dei grandi tagli, nella settimana in cui la scure del Governo si abbatte inesorabilmente sul Comune e sullo stipendio dei Consiglieri, in una delle ultime tappe del lungo e travagliato percorso per l’approvazione del Piano di Governo del Territorio, 10 consiglieri comunali di maggioranza volano a Shangai in visita ai padiglioni dell’Expo cinese provocando l’ennesima caduta del numero legale in aula. Costo dell’operazione: un milione e mezzo di euro e una seduta in meno sulla trattazione del Pgt. “Non gliel’ha ordinato il medico di andarci” è stato il commento sarcastico di Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd. Martedì 15 giugno dunque sul fronte Pgt si è registrato l’ennesimo nulla di fatto. Tutto rimandato all’indomani, quando in seconda convocazione il numero legale per procedere con il dibattito in aula si dimezza. Diventare FotoGraFi Utili: un nuovo progetto di Oliviero Toscani ![]() Lo scopo è quello di creare un archivio multimediale che documenti lo stato del paesaggio italiano: ma non quello che si vede solitamente in cartolina, bensì il suo contrario. Ovvero gli scenari di degrado, le brutture, gli errori e gli orrori che costellano da Nord a Sud il Belpaese. E’ il nuovo progetto lanciato da Oliviero Toscani e Salvatore Settis, direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa, con la collaborazione del Fondo Ambiente Italiano e il contributo di Terra Moretti. Torna la rassegna estiva organizzata da Olinda presso l’ex-Pini ![]() E’ l’edizione numero quattordici: Da vicino nessuno è normale, la rassegna estiva organizzata presso l’ex ospedale Psichiatrico Paolo Pini dall’Associazione Olinda, torna anche quest’estate grazie alla consapevolezza di chi sa che fare cultura e teatro in periferia è qualcosa di molto importante. Tanto più in un luogo simbolo come un ex nosocomio in Comasina che è stato recuperato e ridestinato ad attività di interesse sociale e culturale permanenti, dato che la rassegna estiva organizzata da Olinda non è l’unica attività che l’ex-Pini ospita al suo interno. Come sempre dunque teatro, cinema e musica, ma non solo: undici spettacoli teatrali, di cui nove in debutto, due concerti, uno spettacolo di danza, cinema nel parco, scuola di recitazione per adolescenti, lezioni di circo per bambini, una partita di calcio di beneficenza. Amsa torna alla carica per il termovalorizzatore, rilancia l’emergenza rifiuti ma la raccolta differenziata rimane al di sotto degli obiettivi ![]() Amsa –e dietro di essa A2A che la controlla– torna alla carica per il nuovo inceneritore. L’obiettivo è sempre il medesimo: costruire un nuovo impianto di termovalorizzazione dei rifiuti urbani. Identico lo spauracchio agitato per far digerire un impianto che, nonostante tutte le tecnologie e le rassicurazioni, dopo le centrali nucleari rimane tra i più indigesti: senza inceneritore “entro un anno sarà emergenza rifiuti”. Almeno è quanto sostiene il Presidente di Amsa tracciando uno scenario ancor più fosco di quello profilato appena tre settimane fa quando l’orizzonte temporale dell’emergenza era di due-tre anni. Il capannone ricoperto d’amianto a Quarto Cagnino verrà abbattuto ![]() C’era una volta un capannone ricoperto d’amianto, adiacente a un asilo nido e abitato da occupanti abusivi. C’è ancora. Ma, in seguito alla raccolta di quasi 700 firme da parte dei cittadini residenti in zona, sta per essere bonificato. La notizia è arrivata agli abitanti attraverso una lettera recapitata pochi giorni fa dall’Assessorato Aree cittadine e Consigli di Zona, dove si diceva di aver “ricevuto dagli uffici competenti l’informazione che vi sono le condizioni per abbattere il capannone”. Peggiorano ancora le previsioni di perdita del Comune di Milano nell’operazione derivati ![]() “Il clamoroso buco tanto annunciato sui derivati in realtà non si è concretizzato. Anzi, in base alle previsioni di andamento dei tassi di interesse, si prevede che per l’esercizio 2010 i flussi netti saranno positivi”. Le parole dell’Assessore al Bilancio Giacomo Beretta di 7 mesi fa non confortano rispetto all’analisi appena redatta dai consulenti della Jc & Associati incaricati dall’agenzia Radiocor che parla, per i derivati sottoscritti dal Comune di Milano, di un mark to market di 303,6 milioni. Ciò significa che anche se nel 2010 i tassi si stanno effettivamente dimostrando positivi e il Comune non ha perso un quattrino (nei due anni precedenti invece ha dovuto sborsare alle banche 23 milioni di euro), se chiudesse oggi i contratti derivati a copertura del bond trentennale da 1,7 miliardi emesso dalla Giunta Albertini 5 anni fa, avrebbe una perdita di oltre 300 milioni. |
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