Partecipata, colorata e pacifica la due giorni “Via Padova è meglio di Milano”
Esperimento riuscito, anzi riuscitissimo: “Via Padova è meglio di Milano” ha mantenuto le promesse, con una due giorni di festa che sabato 22 e domenica 23 ha coinvolto tutta la zona da piazzale Loreto a Crescenzago con oltre settanta appuntamenti organizzati dalle cinquanta associazioni che lavorano sul territorio. Musica, teatro, visite guidate, biciclettate, mostre, degustazioni, incontri e laboratori per tutti i gusti e le età, ma soprattutto per milanesi di ogni etnia.
Nonostante la coperta corta, c’è chi in Comune propone di spendere quattro milioni di euro per riscaldare la Galleria ![]() Corre l’anno di (dis)grazia 2010. A Milano molte famiglie faticano ad arrivare alla terza settimana. La scure della manovra economica toglierà altri fondi al Comune. Le scuole cadono a pezzi. Le periferie aspettano interventi di riqualificazione e le case popolari imbottite di amianto di essere bonificate. La Galleria Vittorio Emanuele, invece, attende di essere riscaldata. Trovare “l’intruso” in quest’elenco di emergenze cittadine non dovrebbe essere difficile, a meno che non la si pensi come l’Assessore all’Arredo Urbano Maurizio Cadeo. Il Bie si risveglia dal torpore e chiede a Milano di acquisire in tempi brevi l’area per i padiglioni dell’Esposizione Universale ![]() Trascorsi oltre due anni dall’assegnazione dell’Expo 2015 a Milano e a quattro anni e mezzo dall’inaugurazione dell’Esposizione universale, il Bureau International des Expositons ha aperto almeno un occhio dando segno di essersi parzialmente risvegliato dal proprio torpore. Il Bie dopo aver accettato senza batter ciglio rinvii, ritardi e modifiche al dossier di candidatura presentato dal Capoluogo lombardo –ad esempio la scomparsa della linea 6 della metropolitana– ha chiesto, in verità senza alzare troppo la voce, chiarimenti sull’acquisizione delle aree su cui si svolgerà l’Expo. A Ponte Lambro si attende ancora la realizzazione del Laboratorio di quartiere promesso 10 anni fa ![]() Avrebbe dovuto essere una “cura omeopatica” per il quartiere, un centro di aggregazione in cui i cittadini di una zona periferica ed allora degradata della città avrebbero potuto riunirsi, praticare sport, organizzare iniziative e dibattiti, dar vita a iniziative sociali e ricreative. E’ diventata il simbolo dell’incapacità delle Giunte che hanno governato Milano negli ultimi dieci anni.Ponte Lambro, via Ucelli di Nemi, civici 23 e 26. Due palazzine vuote, sgangherate, con le finestre murate a scoraggiare l’ingresso di abusivi, anche se qualcuno, in qualche modo, è riuscito a costruircisi una specie di spartano “monolocale” (vedi foto). Dopo l’ennesimo morto in via Mecenate il Comune promette un intervento rimandato per troppo tempo ![]() L’ultima volta era successo lo scorso 9 marzo. Fanno tre morti in 8 mesi. Ma in via Mecenate il vaso sembra non essere mai colmo, c’è sempre spazio per un morto in più. Questa volta –lunedì 24 maggio– non è stato per l’alta velocità, comunque un pedone che attraversava un passaggio pedonale provenendo da via Fantoli è stato investito mortalmente. Segno che qualcosa, su quello che ormai chiunque definisce “il rettilineo della morte”, non funziona. Ne abbiamo parlato più volte, seguendo l’evoluzione -se di evoluzione si può parlare- del progetto “attraversamenti sicuri”, segnalatori di velocità che, dopo essere arrivati in ritardo, si sono rivelati inefficaci come dissuasori dell’alta velocità e ai fini della prevenzione degli incidenti stradali. Ora, dopo decine di incidenti tra morti e feriti, arriverà un semaforo all’incrocio tra le vie Mecenate e Maderna: chiesto fino allo sfinimento dai residenti e ottenuto lo scorso marzo, sarebbe dovuto arrivare a metà maggio. Prosegue in aula il confronto sul PGT: se la maggioranza accetterà le ultime richieste delle opposizioni lo stallo potrebbe sbloccarsi ![]() Il tentativo di mediazione tra maggioranza e opposizioni sul Piano di governo del territorio è approdato in aula dopo oltre due settimane di confronto. Quella che nella serata del 23 maggio era sembrata una brusca interruzione della trattativa si è rivelata solo una pausa. I punti del PGT in discussione sono sostanzialmente tre: il tunnel Linate-Rho, gli indici di edificabilità attribuiti al Parco Sud, il verde e gli indici di densificazione attribuiti agli Ambiti di trasformazione urbana (ATU). Il 23 maggio le opposizioni avevano portato al tavolo del confronto con l’assessore Masseroli e la maggioranza un documento di due pagine che tra l’altro chiedeva proprio la cancellazione del tunnel (spesa prevista oltre due miliardi di euro e tempi di realizzazione assai incerti), più verde e meno cubature negli ATU, e una retromarcia consistente sugli indici edificatori assegnati ai terreni agricoli del Parco sud. Torna al Teatro della Cooperativa lo spettacolo dei comici del Laboratorio Democomica ![]() A vederli e sentirli non si può che ripensare agli indimenticabili maestri del cabaret milanese: Cochi e Renato, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, Teo Teocoli, Paolo Rossi. Sono gli artisti di Laboratorio Democomica guidati da Rafael Didoni e Germano Canzoni, che dopo il tutto esaurito di febbraio tornano al Teatro della Cooperativa con lo spettacolo “Che bella Milano” dal 25 al 30 maggio. Un weekend di festa nella via più multietnica della città ![]() L’avevano annunciata lo scorso febbraio, in occasione dell’ennesimo episodio di cronaca nera che aveva risollevato il dibattito mai spento su una delle zone più complesse della città: via Padova. Strumentalizzata, militarizzata, criminalizzata e descritta in ogni modo possibile e immaginabile, l’arteria più multietnica di Milano –e forse d’Italia– si apre alla città e si racconta il prossimo fine settimana con due giorni di concerti, dibattiti, incontri religiosi, gare sportive e visite alla scoperta di luoghi spesso nominati ma poco conosciuti. A che punto è la raccolta firme per la campagna referendaria ![]() 516.615 firme raccolte in 25 giorni di banchetti e iniziative in tutta Italia, di cui oltre 53mila in Lombardia: “ma i flussi sono costantemente in arrivo” spiega Roberto Fumagalli, Vicepresidente del Comitato Italiano per il Contratto Mondiale sull’Acqua “perché ci sono moltissimi banchetti sparsi ovunque e i risultati non sempre vengono comunicati in tempo utile ad aggiornare il sito”. Un’ottima notizia, questa, considerato che c’è ancora più di un mese per la raccolta delle firme (che terminerà il prossimo 4 luglio) e per il raggiungimento dell’obiettivo prefissato di 700.000 sul territorio nazionale. Lo scopo della raccolta, se ancora qualcuno non ne fosse a conoscenza, è l’istituzione di 3 referendum per abrogare la legge approvata dall’attuale governo nel novembre 2009 (e le norme approvate da altri governi in passato che andavano nella stessa direzione), legge che considera l’acqua una merce poiché, pur restando teoricamente bene pubblico, ne verrebbe privatizzata la gestione. Italia Nostra propone il recupero dell’antico giardino di Villa Simonetta ora occupato dai binari inutilizzati dello scalo Farini ![]() “In distanza di quasi due miglia dalla città di Milano verso tramontana vedesi la celebre villa detta la Simonetta, per essere posseduta dalla nobilissima Casa Simonetta. Questa è di struttura antica mentre fu fabbricata verso la metà del decimo sesto secolo, e di quei tempi portava il vanto d'essere delle più famose d'Italia. Al presente ancora è riguardevol palazzo, e molto rinomato per tutta l'Europa, a cagione del suo prodigioso eco, il quale rispondendo replica la stessa voce sino a trenta e più volte. L'effetto però non siegue se no da un sito determinato, cioè da una finestra del terzo piano situata nel mezzo del fianco di ponente verso la parte interiore del cortile” (Marcantonio Dal Re, Ville di delizia o sieno palagi camparecci nello stato di Milano, 1726) Servono altri 175.000 euro per la struttura di via Valvassori Peroni, fatta due volte, inaugurata 14 mesi fa e ancora parzialmente inagibile ![]() Fascicolo riaperto, anzi, mai chiuso, quello sulla Biblioteca di Lambrate inaugurata meno di 14 mesi fa dopo 8 anni di attese, rinvii, investimenti azzardati e soprattutto lavori rifatti da capo. Infatti, nonostante la biblioteca sia stata inaugurata ben due volte, in questi giorni è arrivata l’ennesima sorpresa. Secondo gli uffici tecnici del Comune di Milano sarà necessario intervenire nuovamente con un ulteriore stanziamento di quasi 200 mila euro per il completamento di un’opera per cui si sono già spesi sei milioni di euro, e il cui budget inizialmente previsto ammontava a circa la metà. A2A lancia l’allarme: inceneritore o sarà emergenza rifiuti. Come tre anni fa la multiutility dell’energia preme per realizzare un nuovo impianto nel Parco Sud ![]() Un nuovo inceneritore o nel giro di due, tre anni al massimo Milano rischia di ritrovarsi nelle stesse condizione di Napoli nel 2008. L’Amsa lancia l’allarme e A2A –la multiutility dell’energia in condominio tra i Comuni di Milano e Brescia che controlla AMSA– lo cavalca. Peccato che lo stesso allarme –con lo stesso orizzonte temporale– fosse stato lanciato già tre anni fa (ce ne occupammo estesamente:1, 2, 3). Si era a ridosso della fusione tra la milanese AEM e la bresciana ASM, le due municipalizzate dell’energia che hanno dato vita a colosso A2A. Poco prima della fusione AEM aveva inglobato Amsa e nell’accordo di fusione era previsto che AEM realizzasse un nuovo inceneritore destinato sì alla distruzione dei rifiuti, ma anche alla conseguente produzione di energia, core business del matrimonio tra le due società energetiche. In quello stesso periodo la Provincia di Milano (guidata in quel periodo da Filippo Penati e dal centrosinistra) stava discutendo il Piano rifiuti che spaccò l’allora maggioranza proprio sul tema di un nuovo inceneritore. A Santa Giulia le aree verdi stanno arrivando, ma non sono quelle che i residenti vorrebbero Del quartiere Milano Santa Giulia, progetto urbanistico nato da un’idea dell’architetto inglese Norman Foster, sulla carta una sorta di città ideale, si è parlato molto: tra il crack del costruttore Zunino, i sospetti sulle bonifiche incompiute sull’area dell’ex azienda chimica Montedison, il discusso centro congressi e il progetto del tram ecologico, chi più ne ha più ne metta. A tutt’oggi, il quartiere che sembrava proiettare Milano verso l’Expo 2015 è un’area incompiuta costellata di cantieri dove i servizi essenziali stanno arrivando solo adesso, col contagocce.
La discussione che avrebbe dovuto riprendere spedita a maggio non ha fatto un passo e l’Assessore Masseroli riapre il tavolo del confronto ![]() La discussione del Piano di governo del territorio in Consiglio comunale sarebbe dovuta ripartire a spron battuto dopo l’approvazione in extremis del bilancio avvenuta il 30 aprile. Invece, non è stato fatto un passo; la montagna di emendamenti presentati in gran parte dalle opposizioni –ma in numero consistente anche da settori della maggioranza– è quasi tutta da scalare e con ogni probabilità il mese di maggio se ne andrà senza aver discusso nemmeno un emendamento. Dal 17 al 23 maggio la Settimana contro le mafie a Milano ![]() Legalità, memoria, cittadinanza attiva. Sono i 3 pilastri della Settimana contro le mafie che torna a Milano per la seconda edizione dal 17 al 23 maggio. Una manifestazione nata dalla collaborazione di diversi gruppi e associazioni operative sul territorio (tra le altre Ammazzateci tutti, Qui Milano Libera, Omicron, Le Girandole) mirata ad avvicinare i cittadini ad un problema ancora tendenzialmente sottostimato nel capoluogo lombardo. Il coordinamento “Una crepa in comune” finalmente ha incontrato l’assessore Simini ![]() Dopo la visita alle scuole che fanno parte del coordinamento “Una crepa in Comune” si era rimasti in attesa dell’apertura del Tavolo di Lavoro con gli Assessorati alla Scuola e Politiche Sociali e Lavori Pubblici, che avrebbe lo scopo, essendo aperto alla partecipazione delle Direzioni Didattiche e dei Presidenti di Consiglio di Istituto interessati, di portare direttamente all’attenzione degli assessori le priorità delle scuole coinvolte. Finalmente l’incontro è avvenuto, lo scorso lunedì 10 maggio: era presente solo l’Assessore Simini (oltre ad alcuni rappresentanti dell’Assessore Moioli) che ha spiegato come la messa a norma degli edifici scolastici prevista dalla legge italiana è entrata come priorità assoluta influendo pesantemente nella programmazione del Comune, e che questa messa a norma presuppone lavori fondamentali in tema di sicurezza ma poco visibili per quanto concerne le condizioni generali della scuola. E Tremonti nega i finanziamenti anche per i prolungamenti per le linee 2 e 3 della metropolitana Dopo aver respinto per due anni le richieste del Sindaco di Milano che ha inutilmente sperato in un allentamento del patto di stabilità almeno per le spese relative alle infrastrutture necessarie all’Expo, Tremonti ha gelato anche l’Assessore regionale alla mobilità. Questa volta sotto la scure del superministro dell’economia sono finiti i prolungamenti delle metropolitane 2 (da Cologno Nord a Vimercate) e della 3 (da San Donato a Paullo).
Una ricerca dell'Università Cattolica mette in luce i percorsi di mediazione spontanea in Zona 2 ![]() Quando si parla di disagio sociale, abitativo e scolastico, di insicurezza e degrado urbano, di integrazione difficile, a Milano è inevitabile pensare a Zona 2, una delle parti più antiche della città, oggetto di numerose mutazioni a vari livelli, risultato di decenni di migrazioni sia nazionali (da Sud a Nord) che internazionali, tanto che da diversi anni ormai, zona 2 rappresenta la circoscrizione con il maggior numero di stranieri (più del 20% dei residenti, oltre 28mila presenze). L'occasione per tornare sull'argomento è offerto dalla presentazione della ricerca Processi migratori e integrazione nelle periferie urbane, promossa dal Ministero dell'Interno e svolta dal Dipartimento di Sociologia dell'Università Cattolica di Milano con la direzione scientifica del Professor Vincenzo Cesareo. Nuovi alloggi e un nuovo quartiere per la città, ma a mancare sono ancora una volta i servizi ![]() A partire dall’autunno prossimo Milano avrà un nuovo quartiere residenziale in zona Cascina Gobba, sull’area dell’ex Magneti Marelli. Da settembre le prime famiglie entreranno nei circa duemila alloggi in costruzione al Quartiere Adriano, milleduecento dei quali saranno in edilizia convenzionata. “Il quartiere nasce con l'obiettivo di riqualificare un pezzo di città offrendo servizi e risposte al fabbisogno abitativo”, ha dichiarato l’Assessore all’Urbanistica Carlo Masseroli. Peccato che i servizi di cui i nuovi abitanti avranno bisogno, come è già successo per il quartiere di Santa Giulia, arriveranno solo più avanti. “Per vedere il quartiere definitivamente concluso – ha ammesso candidamente l’Assessore - bisognerà aspettare ancora qualche anno”. Rimandata nuovamente la discussione sul Piano di governo del territorio, la maggioranza non sembra ancora pronta ad impegnarsi ![]() Dopo cinque settimane di pausa, il dibattito sul Piano del Governo del Territorio sarebbe dovuto tornare ad animare l’aula del consiglio comunale lunedì 10 maggio. Il tour de force per approvare il Bilancio 2010 entro aprile, nonostante la deroga governativa che posticipava la scadenza a giugno, doveva essere letto anche in quest’ottica: deliberare in fretta per poi ripartire con la discussione –e la sospirata approvazione– PGT il prima possibile. |
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