Ad oltre 40 anni torna il giornale del Parini e i redattori di allora presentano un progetto per aprire una scuola in India

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Ad oltre 40 anni torna il giornale del Parini e i redattori di allora presentano un progetto per aprire una scuola in India ![]() Sono passati quarantadue anni dal lontano 1966 quando “la zanzara” giornale dei liceali del Parini anticipò il vento di contestazione e liberazione –soprattutto nei costumi e nei rapporti tra giovani società– che si levò impetuoso nel 1968. In una Milano ancora quieta “la zanzara” fece scandalo con un inchiesta intitolata “Cosa pensano le ragazze d’oggi”. Il clamore sollevato finì in tribunale. Il Parini fu il primo liceo d’Europa a conoscere un’occupazione studentesca e forse quelle pagine furono uno dei primi germi della contestazione e del femminismo. ![]() Al centro dell’attenzione per le proteste dei residenti costretti a veglie forzate a causa della movida che si anima ogni estate sulle loro sponde. Finiti nel Dossier Expo perché nel 2015 Milano dovrebbe ritornare ad avere dopo un secolo una vera via d’acqua. Per il momento i Navigli non se la passano bene tra sponde pericolanti e sporcizia. L’inchiesta sul caporalato e lavoro nero nel settore edile nel libro di Paolo Berizzi ![]() Schiavi e caporali, sfruttati e sfruttatori, uomini in vendita a pochi euro, lavoro nero, anzi nerissimo: accade oggi, in tutta Italia, in Lombardia, e nella civilissima Milano. Per costruire case e palazzi servono braccia, possibilmente a poco prezzo, e che non creino problemi: si va in piazzale Lotto o su altre piazze cittadine, e ci si vende a un caporale. E poi via a lavorare, nei cantieri e sui ponteggi, senza attrezzature adeguate, caschi di protezione o un’assicurazione in caso di infortunio. Il Sindaco fa capire che il suo interim sulla poltrona che fu di Sgarbi durerà, ma Milano ha bisogno di una vera politica culturale ![]() n attesa di capire se riuscirà a gestire la partita Expo 2015 in beata solitudine –spingendo ancor più ai margini dei confini cittadini l’ormai ex “celeste” Formigoni– il Sindaco negli ultimi giorni ha dedicato la maggior parte delle proprie energie alla presentazione dei cartelloni della prossima stagione della Scala e del Piccolo. Nella veste di primo cittadino e di Assessore alla cultura pro tempore il Sindaco ha fatto capire, scherzando ma non troppo, di non aver alcuna fretta di nominare il successore di Sgarbi. L’Assessore al commercio annuncia limiti per i nuovi locali ma per il caos presente nessun provvedimento ![]() Partita l’isola pedonale e riavviata la stagione della movida milanese, i cittadini dei Navigli tornano sul piede di guerra. “Troppi locali, poca vigilanza, degrado e inciviltà” si lamentano, come ogni inizio d’estate, i residenti della zona.La novità rispetto agli scenari passati riguarda la delibera approvata all’unanimità della Giunta, e prossimamente al vaglio del Consiglio Comunale, che prevede nuovi criteri per il rilascio delle licenze per gli esercizi di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande. Colf e badanti a Milano sono oltre 70.000, più della metà clandestine. Sostengono il welfare parallelo scaricato sulle famiglie e oggi hanno paura ![]() Ufficialmente sono 745 mila, più realisticamente supererebbero il milione di unità. Sono per lo più donne, quasi tutte straniere, appartengono a una fascia di età compresa tra i 30 e i 45 anni. Ultimamente non si fa che parlare di loro. Sono le colf e le badanti che lavorano nel nostro paese e tengono in piedi quel welfare parallelo che lo Stato scarica sulle famiglie, dai bambini che non trovano posto negli asili agli anziani che non riescono ad accedere ad un assistenza domiciliare pubblica. Il lungo percorso della Gronda Nord da strada interquartiere a strada urbana di quartiere è un nuovo nome per un progetto vecchio ![]() In principio era la Gronda Nord (così chiamata nel 1985), un progetto di strada a scorrimento veloce fortemente avversato dai cittadini residenti per il suo impatto negativo in un contesto estremamente urbanizzato. Non passò molto tempo e la Gronda divenne SIN (strada interquartiere nord). La variante del progetto CityLife non andrà in Consiglio. Passaggio in Commissione solo dopo l’approvazione della Giunta ![]() In fretta, più in fretta! Sembra quasi di sentirlo il mantra dell’urbanistica milanese recitato dalla Giunta, assessore Masseroli in testa. Il progetto City Life, che dovrebbe trasformare entro il 2014 l’ex Fiera in area residenziale con al centro i tre grattacieli che non piacciono a Berlusconi e alla Lega, ha già atteso troppo. Impossibile perdere altro tempo. Così la delibera dell’ultima variante al progetto passerà in Giunta, ma non in Consiglio comunale. Evitato il rischio di discussioni, richieste di chiarimenti, possibili emendamenti. I cittadini della zona 4 tornano a chiedere che il progetto della Biblioteca Europea esca dalle sabbie mobili in cui è impantanato ![]() L’Expo sarà una grande occasione per tutta la città. Lo hanno ripetuto fino alla nausea, lo continueranno a ripetere di qui al 2015.Expo significa eredità per il futuro. “L’evento è stato concepito e sarà progettato con un’attenzione particolare alla eredità culturale, infrastrutturale, economica ed umana che sarà in grado di lasciare alle generazioni future”. La doppia partita delle infrastrutture e della sicurezza ![]() 4,1 miliardi di euro: è il potenziale investimento delle imprese milanesi in vista dell’Expo secondo un sondaggio condotto dalla Camera di Commercio di Milano, da cui si evince un grande slancio ottimistico sui proventi della manifestazione. Si parla anche di 100mila posti di lavoro, ma come si declina il ‘do ut des’ delle imprese? Cosa chiedono in cambio di lauti investimenti? Infrastrutture e, manco a dirlo, sicurezza, tema privilegiato e ormai onnipresente nei media nazionali. I primi due mesi dell’“era Expo” se ne sono andati nella lotta per conquistare la guida della macchina organizzativa dell’Esposizione del 2015 ![]() Sono passati quasi due mesi dal 31 marzo quando a Parigi Milano fu incoronata sede dell’Expo 2015. Prima e dopo quel giorno –ma soprattutto prima– furono versati fiumi di parole sulla Milano del futuro, su quale grande e irripetibile occasione fosse l’Esposizione universale per una città da troppo tempo appannata e bisognosa di ingenti investimenti infrastrutturali. Ai Milanesi, che anche nei giorni più intensi prima del verdetto parigino non sembravano troppo appassionarsi all’Expo, la gara con Smirne fu presentata come l’opportunità di accaparrarsi un vero e proprio tesoro per rifare la città. Nel PD si pensa ad una “giunta ombra” ![]() Venerdì 23 maggio esordisce a Milano il governo ombra del PD. È probabile che nel giro di poco tempo un altro ‘shadow cabinet’ potrebbe debuttare all’ombra del Duomo. Da qualche giorno circola con insistenza l’ipotesi di una “giunta ombra”. La possibilità viene vista con favore da Pierfrancesco Majorino ( ascolta l’intevista), Consigliere comunale del PD e più che probabile successore di Marilena Adamo alla carica di Capogruppo del principale partito di opposizione a Palazzo Marino. Langue l’attività del Consiglio comunale: poche delibere da approvare, Assessori poco “produttivi” e una maggioranza che ha rinunciato ad essere protagonista ![]() Accade quasi sempre di lunedì, attorno alle 16,30. Suona la campana, tutti corrono al proprio banco, rispondono diligentemente all’appello. Accade quasi sempre che qualcuno arrivi tardi. I soliti cinque minuti accademici. E allora, l’appello, lo si rifà. L’aula del consiglio comunale non è poi molto diversa da quella di un ginnasio; c’è chi entra ed esce in continuazione, chi chiacchiera con il compagno, chi legge silenziosamente il giornale, chi scrive i messaggini con il cellulare, chi dimentica di abbassarne la suoneria. C’è l’annoiato e il disciplinato, quello che si è preparato su un argomento e quello che non sta attento al “ripasso” della lezione. Laici contro ciellini: in Comune la componente di Forza Italia ostile a CL cerca di approfittare del momento e chiede più spazio ![]() “CL ha esagerato ed è stata giustamente ridimensionata.” A parlare così non è un livoroso esponente dell’opposizione impermeabile al nuovo spirito del dialogo che aleggia sulla nuova stagione politica apertasi all’indomani delle ultime elezioni, bensì un Consigliere comunale di Forza Italia, della quale CL, almeno in Lombardia è una componente importante. Il Consigliere comunale azzurro appartiene però all’area laica, aggettivo che all’interno di Forza Italia –il PDL a Milano non esiste ancora e all’orizzonte non c’è nemmeno la costituzione del gruppo unico –, assume un significato del tutto particolare e che può essere tradotto con ‘anticiellino’. “Hanno pensato di poter gestire le partite più importanti, come l’urbanistica, società controllate, come SEA e A2A in totale indipendenza, senza confrontarsi con il resto del partito. Non sarà più così.” Ritmi urbani e qualità della vita: un convegno per (ri)parlare di politiche pubbliche e tempi della città ![]() La città contemporanea, quella da cui si fugge, quella in cui si cerca riparo, quella in cui si lavora, in cui ci si affretta, in cui ci si sposta, attraverso cui ci si muove: una città che cambia, in ogni caso, sotto molteplici spinte di varia natura, difficili da analizzare e comprendere, come ogni cosa che accade nel presente. Temi confluiti nel convegno “Ritmi urbani e qualità della vita: le nuove sfide al governo della città”, organizzato dal Gruppo consiliare del Partito democratico in Comune, lunedì 12 maggio a Palazzo Reale. Doveva partire entro il 2008 ma il bando per le “bici pubbliche” è andato deserto. Offerta poco vantaggiosa secondo gli operatori e ATM rivede i criteri, ma i tempi si allungano ![]() “Il Comune di Milano è intenzionato ad attivare il servizio di Bike Sharing su una parte significativa del territorio cittadino, già a partire dal 2008”. Così sta scritto nella relazione di sintesi del Piano della Mobilità ciclistica 2008 presentato lo scorso novembre dall’Assessore Edoardo Croci. Ai buoni propositi, però, tarderanno a seguire i fatti. Il bando promosso da Atm per la gestione del servizio di Bike Sharing a Milano è andato deserto. In Consiglio comunale passa un ordine del giorno bipartisan in difesa delle scuole serali del comune ![]() Lunga vita alle scuole serali. Da Palazzo Marino si leva un coro forte e unanime. Nel corso della seduta consiliare di lunedì 12 maggio è stato approvato in modo bipartisan l’ordine del giorno per la salvaguardia del servizio pubblico da decenni fiore all’occhiello della nostra città. Da settembre tavolini e fioriere in via Sarpi, mentre le ipotesi di delocalizzazione si moltiplicano ![]() Sul fronte della pedonalizzazione. E’ proprio vero, a settembre arriva l’isola pedonale ‘spuria’. Niente paura, non è uno strano esperimento urbanistico, ma una normale isola pedonale che partirà prima che sia intrapreso e ultimato il livellamento della pavimentazione tra strada e marciapiedi. Via Sarpi resterà per il momento com’è adesso, ma da settembre sarà già vietato l’accesso ai veicoli, tram e taxi inclusi: permesso d’ingresso solo per i residenti con posto auto che potranno decidere se avere accesso all’intera via o solo al civico di residenza. La cacciata di Sgarbi riapre la partita rimpasto e il Capogruppo di Forza Italia avvisa il Sindaco: “Bisogna cambiare modulo” ![]() Il Capogruppo di Forza Italia, Giulio Gallera, non nasconde una certa soddisfazione per la cacciata dell’ormai ex Assessore Sgarbi. Gallera, a suo modo, era stato profetico e ne aveva chiesto l’allontanamento oltre dodici mesi orsono, e non manca di sottolineare, seppur con molta pacatezza, che il Sindaco ci ha messo un anno ad accorgersi dell’incompatibilità del vulcanico critico d’arte con la Giunta e con i “valori della maggioranza”. Masseroli presenta il Piano del governo del territorio e si prepara a consegnare la città al partito del mattone ![]() L’occasione, a leggere l’invito, sembrava di quelle importanti: la presentazione da parte dell’Assessore all’urbanistica, Carlo Masseroli, delle linee strategiche del PGT (Piano del governo del territorio) che dovrebbe sostituire il vecchio Piano regolatore della città, ormai risalente al 1954. L’appuntamento è fissato per le 17,00 del 13 maggio all’Urban center, in Galleria, ed è rivolto ai centri di ricerca e ai think tank milanesi. Si tratta di uno dei 37 incontri programmati dall’Assessorato e rivolto ad altrettante categorie di “stakeholders” –così recitava l’invito– milanesi. |
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