
![]() È normale che piova in metropolitana? È normale che basti poco più di mezza giornata di pioggia e l’acqua arrivi ad infiltrarsi fino al livello della banchina? Teoricamente no, ma alla stazione Lima della linea 1 della metropolitana è del tutto normale. Basta qualche ora di pioggia e il soffitto del livello più basso della stazione –che da anni è istoriato di macchie d’umidità– inizi a grondare d’acqua.
Quattro “atti vandalici” in venti giorni. Forse non sono semplici bravate ![]() Le bandiere in fiamme dovrebbero destare sempre una certa preoccupazione, sia che il rogo avvenga pubblicamente, che per mano ignota favorita dal buio. Se poi le fiamme si susseguono nel giro di pochi giorni in un’area assai circoscritta la preoccupazione deve diventare allarme. Tra Lambrate e il Casoretto negli ultimi venti giorni le bandiere di SDI, ACLi e CGIL sono state oggetto di assalti ripetuti. Quattro “attacchi” in tre settimane, l’uno a poche centinaia di metri dall’altro. Forse semplici bravate di qualche vandalo, ma ben organizzato e sicuramente orientato. Palazzo Isimbardi progetta un sistema di parchi per l’hinterland nord ![]() Un anello verde attorno a Milano. Una cintura di vegetazione volta a restituire al Capoluogo Lombardo un po’ di vivibilità e respiro. Un sogno? Forse, nonostante se ne parli da anni. O forse proprio per questo motivo. L’idea torna a farsi strada periodicamente, soprattutto in relazione al semicerchio meridionale in buona parte occupato dal sitema del Parco Sud. La novità di questi giorni è che il progetto riguarda l’”emisfero nord” dell’hinterland, un'area ad altissima densità abitativa e produttiva. La proposta viene da Palazzo Isimbardi. Milano fa di tutto per scoraggiare l’uso della bicicletta ![]() Ha qualcosa di grottesco l’accanimento con cui Milano tratta i ciclisti. In una città che, come abbiamo visto la scorsa settimana, ha una sistema di piste ciclabili risibile, che al ritmo tenuto sino ad ora impiegherà altri 300 anni per completare i percorsi ciclabili annunciati nel 1999 e che soprattutto detiene il record di incidenti mortali di cui sono vittima i ciclisti, pochi giorni dopo il giro di vite per chi si azzarderà a pedalare sui marciapiedi (multa di 36 euro) arriva la proposta di targare le biciclette, come in Svizzera, per risalire rapidamente ai responsabili delle violazioni del codice della strada. Un complesso di case popolari da quasi 1000 residenti che si amministrano da soli...e bene L'autogestione di Via Lope de Vega: una lezione per tutti ![]() A Famagosta, nella periferia sud di Milano, in un'area massacrata dall'urbanistica selvaggia resiste e prospera un'esperienza luminosa di partecipazione, impegno civico e solidarietà. Si tratta dell’autogestione di via Lope de Vega 1-27, un immenso condominio costituito da 244 alloggi per una popolazione che varia dalle 800 alle 900 persone. Qui gli inquilini hanno capito ben presto che era necessario rimboccarsi le maniche, e collaborare nella cura e nel mantenimento di un complesso sentito ormai come la casa di tutti. In gioco c'era la propria dignità, prima ancora del benessere economico. Secondo la Camera di commercio le imprese lombarde per adeguarsi al Protocollo di Kyoto dovranno spendere 76milioni di euro ![]() L'Unione Europea pochi giorni fa rivolto un appello al nostro Paese a rientrare nei parametri sottoscritti con il Protocollo di Kioto, auspicando ad una riduzione del 6,3% delle emissioni di anidride carbonica responsabili del surriscaldamento della Terra. Il mondo immette nell'atmosfera 6.000 milioni di tonnellate di CO2, metà dei quali provenienti dai Paesi industrializzati. Dati stratosferici e allarmanti, che rischiano di aggravare in maniera irreversibile il problema dell'effetto serra. E se ci fosse una relazione tra invecchiamento della popolazione e ossessione securitaria? ![]() La campagna sulla sicurezza ha raccolto i frutti con l’accordo siglato tra il Governo e le grandi città la settimana scorsa. Negli ultimi mesi il tema è stato al centro del dibattito pubblico più per la sua appartenenza a questa o quell’altra cultura politica che per i dati reali. Almeno per quanto riguarda Milano. Finalmente un libro racconta la Milano degli ultimi anni, inquinata, depredata e stanca ![]() Ascolta l'intervista a Luigi Offeddu Sembra sia difficile raccontare Milano, la sua storia recente, le trasformazioni profonde che l’hanno attraversata nel corso degli ultimi anni, le ansie dei suoi cittadini, i ritardi della sua classe politica. Scorrendo gli scaffali delle librerie è possibile imbattersi in volumi di carattere settoriale, in ricerche specialistiche molto stimolanti come i recenti “Milano: cronache dell’abitare”, curato dal collettivo di ricerca Multiplicity.lab guidato da Stefano Boeri o “Milano. Da oggi multe per chi percorre in bicicletta i marciapiedi, spesso unica salvezza per chi sceglie di muoversi pedalando ![]() La tolleranza zero è spesso l’angusto recinto all’interno del quale va in scena la guerra tra i poveri. L’ultimo conflitto è quello tra pedoni e ciclisti. A Milano gli uni e gli altri sono parte dell’umanità minore, quella che a stento riesce a strappare qualche spazio alle automobili che dominano le strade e le politiche della mobilità. Non è un caso se all’ombra del Duomo si registra il record dei ciclisti vittime di incidenti mortali e anche i pedoni non se la passano meglio. In tutte le grandi città europee negli ultimi anni si è investito sulla mobilità ciclabile…a Milano no ![]() Corso Sempione ricorda per molti versi i grandi boulevard parigini. Entrambi lunghi e spaziosi punti nevralgici di città metropolitane, entrambi passaggi di transito quotidiano di migliaia di mezzi di trasporto. Sussiste tuttavia una sostanziale differenza che rende le strade della capitale francese di gran lunga più sicure e funzionali della nostra: la codifica di ben 4 differenti corsie che separano nettamente il traffico delle auto, quello dei mezzi pubblici, quello delle biciclette e quello dei pedoni. Al ritmo attuale le piste ciclabili promesse nel 1999 saranno pronte nel 2310 ![]() La primavera è arrivata. Non ci sarebbe momento migliore per approfittare del bel tempo e lasciare a casa la macchina, disertare il solito grigio e angusto metrò, prendere la bicicletta e pedalare fino al lavoro, a scuola, alla stazione del treno. Oppure nel weekend raggiungere il centro, la gelateria in cui si andava da bambini, il mercatino dell’antiquariato appena fuori porta. Situazioni idilliache e utopistiche per una città come Milano in cui montare in sella più che un piacere diventa un atto di coraggio. Da martedì 22 maggio il Negozio Civico apre le porte alle due ruote: immagini e incontri per ciclisti di tutte le età ![]() Vivere a Milano non è certo cosa facile, essere ciclisti a Milano è decisamente un'impresa! Come in ogni emergenza anche qui si delineano profili di ciclisti molto diversi tra loro, ognuno emblematico di un aspetto diverso e sicuramente complementari. Eccone alcuni esempi. L’INTEGERRIMO: si muove per la città esclusivamente su una due ruote, spesso una “fissa”. Si ostina a calcolare tempi e percorsi senza considerare i cantieri che cercano di costruire parcheggi, palazzine, loft, palestre… Secondo il gestore la manutenzione è straordinaria e deve essere decisa dal Comune, che non decide. Così da più di un anno il Signor Emilio resta chiuso in casa ![]() Via Fernando Santi n° 6/8, sette piani, 21 famiglie solo per la scala F. Lo stabile rientra nel patrimonio di edilizia residenziale pubblica milanese, che com'è noto ospita una forte componente di anziani e persone con disabilità motorie. Dall’1 gennaio 2006 il Comune ha affidato la gestione dell'immobile a una delle società private del settore. Il signor Emilio F, che da qualche tempo soffre di un'invalidità parziale che ne limita il movimento, abita in via Santi 6/8 e ha deciso di impegnarsi in prima persona per avere risposte su una serie di questioni che potrebbero, se risolte, migliorare la qualità della vita, sua e della comunità condominiale, e che allo stesso tempo mettono però in luce un'indifferenza delle istituzioni responsabili verso i propri cittadini. Anche la ricerca “EuroLifeNet” conferma che l’aria di Milano è irrespirabile ![]() Lo scorso 8 maggio l’associazione Genitori antismog ha presentato i risultati del progetto di ricerca “EuroLifeNet – I Milanesi misurano la qualità dell’aria per gli scienziati europei” che ha monitorato il particolato ultrafine PM2,5 attraverso rilevatori portatili di cui sono stati dotati i ragazzi di tre classi di studenti di alcune scuole superiori milanesi che hanno indossato “a staffetta” alcuni contatori ottici di particelle che rilevavano la concentrazione del PM2,5 ogni 10 secondi. ![]() I graffiti deturpano la città. I muri sono costellati di “tags” che si intrecciano in ragnatele d’inchiostro. Infatti non passa giorno senza che l’Amministrazione cittadina rilanci la propria campagna per i muri puliti a suon di proclami di maggiore impegno, convenzioni con l’AMSA, offerte ai condomini e minacce di inasprimenti delle sanzioni per i writers. Eppure anche sui muri di Milano, offerti alla riflessione collettiva, si possono trovare vere e proprie perle di saggezza. Procedono a macchia di leopardo - ma procedono - i lavori per la strada interquartiere nord, cioè la “gronda”, nonostante penda il giudizio dell’Unione Europea ![]() La questione è ritornata di stretta attualità poiché il Comitato dei Cittadini, costituitosi dal 1982 proprio per contrastare un progetto a dir poco sgradito, rileva in alcuni punti nuovi (vai alla mappa) e sospetti movimenti cantieristici. Ultimato il tratto che unirà viale Enrico Fermi e il Pronto Soccorso di Niguarda costeggiando il lato Nord dell'Ospedale, ha riacceso i sospetti la predisposizione di un cantiere in via Racconigi, naturale prosecuzione della Strada Iterquartiere Nord (SIN) verso Est. Un progetto vecchio di cinquant’anni incombe col suo carico di traffico sul quadrante nord della citta’ ![]() Ascolta le interviste audio sulla Gronda Nord: Intervista a Felice Besostri, avvocato del "Comitato contro la Gronda Nord" Intervista a Fausto Moretti, coordinatore del "Comitato contro la Gronda Nord" Il progetto della famigerata Gronda Nord ha origini antiche. A Milano i primi tentativi di pianificazione della strada a quattro corsie che vorrebbe tagliare trasversalmente per 11km la parte settentrionale della città risalgono almeno al 1953. Nonostante l’ingresso nell’Ue la burocrazia rende difficile l’assistenza sanitaria per Romeni e Bulgari ![]() Dal primo gennaio 2007 Romania e Bulgaria sono entrate a far parte dell'Unione europea. Ciò significa, come ben sappiamo, che i cittadini di questi due stati hanno ora il pieno diritto di soggiornare nel nostro Paese, così come in tutti i Paesi comunitari. Non solo: hanno diritto a usufruire delle stesse tutele e garanzie di tutti gli altri cittadini europei. O almeno dovrebbero averlo. Monica è un Rom Romena che ce l’ha fatta perché ha avuto un’occasione, ma ha ancora paura a dichiarare davvero chi è ![]() Ascolta l'intervista audio Monica ha gli occhi grandi e non li abbassa mai, nemmeno quando gli si velano di lacrime ricordando il 1998, il suo primo anno in Italia, a Milano, passato a chiedere l’elemosina e a vivere con il marito in un furgone nel campo di via Barzaghi. Quell’attimo in cui gli si affaccia alla memoria quel ricordo doloroso è solo una parentesi in una conversazione in cui Monica, che ha imparato l’italiano più leggendo i romanzi che guardando la televisione, pacata e ironica rivendica dignità per sé e tutti i Rom come lei. |
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