Boom a Milano, Como, Varese e Pavia dei centri massaggi gestiti da cinesi

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Boom a Milano, Como, Varese e Pavia dei centri massaggi gestiti da cinesi ![]() Negli ultimi anni sono spuntati come funghi, non solo dalle parti di via Paolo Sarpi e della Chinatown milanese. Sono i centri benessere e i centri massaggi “made in china”, guardati con sospetto da molti, si sono moltiplicati in un lasso di tempo assai breve e nel solo 2009 in tutta la Lombardia si sono contate –stando ai dati diffusi dalla Camera di commercio di Milano- ben 65 nuove aperture di centri gestiti da cinesi, circa il 50% di tutti questi centri inaugurati nella regione lo scorso anno. Un affresco sulla Milano di cui pochi parlano, firmato Francesco Gallone ![]() E’ fiction, finzione letteraria. Ma è talmente somigliante alla realtà, sotto certi aspetti, da far pensare che l’autore ha copiato dalle pagine di cronaca milanese dei giornali. Woody Allen lo diceva a proposito del cinema: il cinema s’ispira alla realtà, e la realtà si ispira al cinema. E nella Metropoli stanca di Francesco Gallone chi s’ispira a chi? Pensate a Milano, non solo quella del quadrilatero della moda e degli happy hour in cui tutti si sforzano di essere impegnati e contenti, non quella dell’Expo che verrà, ma soprattutto alla Milano multietnica delle periferie, quella dei maxicondomini affacciati su giardinetti centrali (“un angolo di paradiso all’inferno”) e delle case popolari con gli ascensori rotti, quella dei negozi degli stranieri che non chiudono mai e degli autobus stracolmi, quella degli zingari e dei loro villaggi residenziali. Rinviata l’approvazione del dossier definitivo di Expo2015 che verrà presentato a fine mese al BIE ![]() Dopo averne annunciato l’imminente approvazione, il consiglio di amministrazione di Expo ha rimandato in extremis la delibera del dossier ufficiale per la candidatura di Milano per l’evento del 2015. Le 477 pagine che descrivono più dettagliatamente il progetto rispetto all’abbozzo presentato due anni fa non sono ancora pronte. Mancherebbero alcuni dettagli, come la questione delle aree su cui insisterà l’evento attualmente di proprietà di Fiera Milano Spa e del gruppo Cabassi: non si è ancora stabilito se sia più conveniente comprarle o prenderle in gestione per il tempo necessario. L’Amministratore delegato Lucio Stanca come sempre usa toni tranquillizzanti, ribadisce che il cda ha approvato il 99% della documentazione e che i commissari del Bureau international des Expositions saranno soddisfatti del lavoro presentato. Piccolo aggiornamento sulla condizione degli edifici scolastici milanesi ![]() Su certi argomenti è bene rinfrescare periodicamente la memoria, soprattutto quando si sentono dichiarazioni iperboliche a riguardo, tipo che il Comune conta di sfruttare la carta dei poteri speciali attribuiti dal governo al Sindaco per l’Expo anche per avviare rapidamente interventi e lavori pubblici in lista d’attesa da anni. Expo panacea di tutti i mali urbani (e urbanistici). Ma se l’Esposizione universale prevista a Milano tra cinque anni fa fatica a pensare a se stessa, è difficile credere che magicamente rimetterà a posto la disastrosa situazione degli edifici scolastici milanesi. “Rapidamente”, poi, visto e considerato che moltissime scuole figurano nel Piano triennale delle opere pubbliche da dieci anni, finanziate solo sulla carta, è un avverbio senza alcun significato. La Lega non punta solo alla poltrona più alta di Palazzo Marino ma anche a quelle delle municipalizzate di cui a breve verranno rinnovati i cda ![]() La partita all’interno del centrodestra vincente in Lombardia e a Milano non ha come posta in gioco solo le elezioni comunali del prossimo anno, ma anche la più vicina tornata di rinnovi dei consigli di amministrazione delle municipalizzate milanesi, sui quali Palazzo Marino dovrà decidere tra poche settimane. Anche in questo caso la competizione è tutta interna alla maggioranza con la Lega decisa a fare la voce grossa e a far pesare la propria avanzata, non solo a livello regionale, ma anzitutto cittadino. Dalle amministrative del 2006, a Milano, i lumbard hanno quadruplicato i propri consensi, mentre il Pdl è passato da quasi il 42% delle comunali di quattro anni fa al 36% delle regionali del 28 e 29 marzo. Dopo il voto delle Regionali si aprono molte incognite per il centrosinistra milanese ![]() Se Lega e Pdl attendevano i risultati delle elezioni regionali in Lombardia per capire come e quanto si sarebbero ridefiniti gli equilibri all'interno della maggioranza che guida il Pirellone da un quindicennio e quanto i lumbard avrebbero potuto alzare la posta in vista delle elezioni comunali milanesi del prossimo anno, per il Pd il risultato della consultazione del 28 e 29 marzo a Milano avrebbe tracciato l'orizzonte per la competizione amministrativa del 2011 all'ombra del Duomo. I risultati delle consultazioni regionali definiscono gli equilibri in vista delle elezioni comunali del 2011 ![]() Che il principale interessato all’esito della competizione per il Pirellone non fosse né Formigoni nè Penati, bensì il Sindaco di Milano l'aveva chiarito il semprevispo Salvini ad una settimana dal voto. Il più che prevedibile e previsto risultato delle regionali in Lombardia aveva ed ha solo due punti di interesse veri: il bottino della Lega a livello regionale e i rapporti di forza all'interno del centrodestra milanese in vista delle amministrative del 2011. Proiezione e dibattito sul tema del cambiamento climatico al cineforum del Negozio civico ![]() Terra, anno 2055: Las Vegas è inglobata nel deserto, Londra brucia, i ghiacci polari si stanno sciogliendo. La vita è concentrata in un grattacielo fantascientifico piantato nell’artico, dove un anziano archivista che custodisce l’intero sapere del mondo, guarda videodocumenti e fotografie del 2008 che già facevano presagire gli effetti del riscaldamento globale. E si chiede: "Perchè non abbiamo arrestato il cambiamento climatico quando ne avevamo la possibilità?". Previsti nuovi interventi (e nuove spese) per la biblioteca di Via Valvassori Peroni inaugurata appena un anno fa ![]() Ad un anno esatto dalla faticosa ed attesissima inaugurazione i lavori non sono ancora finiti. Nuovi cantieri interesseranno la biblioteca di via Valvassori Peroni, aperta dopo anni di rinvii e rallentamenti burocratici in zona città studi. Nonostante i 6 milioni spesi per la realizzazione (quando fu progettata, ormai dieci anni fa, si prevedeva di spenderne esattamente la metà) e l’attesa di otto anni, sono necessari altri interventi per la messa in sicurezza dell’Auditorium presente all’interno della struttura. La risposta nero su bianco è arrivata dagli uffici tecnici del Comune, che hanno risposto all’interrogazione presentata dal Consigliere di zona 3 Luca Prini lo scorso dicembre. L’ordinanza del Sindaco rischia di affossare anche i pochi tentativi di rianimare positivamente la zona ![]() “Che hai fatto in tutti questi anni, Noodles? Sono andato a letto presto” rispondeva De Niro all’amico Fat Moe nella scena più celebre di C’era una volta in America. Quelli del Ligera di via Padova invece, di andare a letto presto non ne hanno proprio l’intenzione, nonostante la recente ordinanza del Sindaco imponga loro di chiudere il locale entro la mezzanotte. In arrivo nuove piste ciclabili ma Milano è ancora lontana dall’essere “all’avanguardia nelle politiche di sostenibilità ambientale” ![]() 18 mesi di lavori, 23 km di piste ciclabili, 11,5 milioni di euro di investimento. Sono i numeri del Piano della Mobilità Ciclistica 2010-2011 presentati dal Sindaco insieme al vice Sindaco e Assessore alla mobilità, all’Assessore al verde e quello all’Ambiente. A partire da luglio inizieranno i cantieri che entro la fine del 2011 dovrebbero portare Milano ad avere una rete di piste ciclabili di 131 km. Sei i percorsi interessati dal Piano: l’itinerario Stazione Centrale-Repubblica-Oberdan-Venezia, il tragitto lungo la cerchia dei Navigli (dal Castello a via Senato passando per Carducci, Molino delle Armi e Sforza); il completamento del tracciato Argonne-Susa-Dateo-Tricolore; il ricongiungimento dei tratti Lotto-Monte Rosa-Cadorna; la nuova realizzazione del percorso Gallaratese-Lampugnano QT8, la riqualificazione della fascia San Marco-Sempione. Palazzo Marino si arrende e dà il via libera al carico e scarico merci a tutte le ore del giorno ![]() “Il nuovo sistema è mirato al rinnovo progressivo del parco dei veicoli merci e si basa sui comportamenti virtuosi: più un veicolo è ecologico, più ampia è la fascia oraria in cui può circolare; più è inquinante, minore è il tempo a sua disposizione”. Per il vicesindaco Riccardo De Corato, insomma, la deregulation sullo scarico-carico merci entrata in vigore da lunedì scorso avrà un effetto benefico per la città: i possessori di furgoni inquinanti, pur di poter entrare liberamente in città a tutte le ore del giorno e della notte, sostituiranno le loro vetture con altre più ecologiche. Ovvero, chi vive sperando, muore…soffocato. Via libera della commissione tecnica all’irrealizzabile maxitunnel sotto la città ![]() Si vede la luce fuori dal Tunnel, ma non si vede il Tunnel. Anche se la commissione tecnica che doveva valutare il progetto di fattibilità dell’opera ha dato nei giorni scorsi il benestare per la maxigalleria che dovrebbe attraversare Milano da Est a Nord-Ovest. Quasi 15 km di tunnel da Linate all’Expo, con 9 uscite, e possibilmente entro il 2015. Al di là del via libera dei tecnici l’opera deve passare tra gli artigli della politica e della burocrazia: all’interno delle trattative sul PGT il Tunnel occupa un posto piuttosto scomodo, e rischia di essere usato (leggi sacrificato) ai fini della mediazione. Verrà infatti inserito nel PUM (Piano urbano della Mobilità), che dovrebbe essere discusso in Consiglio comunale il prossimo autunno, e già questo contrasta con la volontà delle due società promotrici di iniziare i lavori entro il 2010, cioè adesso. Disinteresse dei cittadini, delusione nell’establishment milanese ma l’amministratore delegato di Expo 2015 rassicura, almeno se stesso ![]() “Nessun ridimensionamento”, così Lucio Stanca, il timoniere di Expo 2015 ha tentato di rintuzzare le nuove rivelazioni apparse sulla carta stampata in questi giorni sui malumori, le delusioni e le difficoltà in cui si dibatte l’organizzazione dell’appuntamento che tra cinque anni dovrebbe mettere Milano al centro dell’attenzione globale. A margine della presentazione dell’ennesimo accordo-spot siglato dal Comune sulle tematiche dell’Expo, Stanca, con espressione ancor più mogia del solito e sotto lo sguardo apprensivo del Sindaco e quello svagato del Ministro Zaia (i leghisti, è noto, non hanno mai guardato con simpatia all’Esposizione universale del 2015 e soprattutto alla gestione che avrebbe voluto farne Palazzo Marino), ha tentato di rassicurare sulle magnifiche sorti e progressive dell’Expo meneghino. Ad ormai due anni dall’assegnazione dell’Esposizione del 2015, l’evento che doveva costituire l’occasione per il rilancio internazionale di Milano è sempre più un enigma, ignorato dai cittadini e visto con crescente sospetto dall’establishment milanese. Domenico Pugliares in una nuova prova di teatro della memoria ![]() Domenico Pugliares, dopo Uora vo' cunto e Odisseo, torna sul palco del Teatro della Cooperativa con un nuovo spettacolo che mette in luce le sue doti di moderno cantastorie: 6 per cento è il racconto di un territorio attraverso i ricordi fievoli e leggeri di un bambino o attraverso la memoria dei vecchi. La messa in scena del sentimento doloroso di un uomo che ha il destino disgraziato e vigliacco di essere il padre di un bambino nato con difetti congeniti nel territorio di Augusta, Priolo e Melilli, una zona mortificata e avvilita da anni di industria petrolchimica che ha trasformato una delle coste più belle del mondo in un laboratorio a cielo aperto. Il prezzo della ricchezza che ne è derivata è questo: la zona presenta delle percentuali elevatissime di bambini nati con difetti congeniti, nel 2000 il 5,6% dei nati. E' il prezzo pagato affinché i figli dei contadini e dei pescatori diventassero operai, i figli degli operai diplomati e i figli dei diplomati "dutturi". In occasione della Giornata mondiale dell’acqua 2010 il Negozio civico ospita una mostra sulle lotte degli indigeni di Honduras, Guatemala, El Salvador e Nicaragua contro la privatizzazione delle risorse idriche ![]() A Milano, città e provincia, l’acqua che tutti i giorni arriva nelle nostre case è gestita da società pubbliche, è di ottima qualità e ha le tariffe più basse d’Europa. Ma come abbiamo già visto, a partire dal dicembre 2011 un provvedimento approvato dal Parlamento italiano (art. 23 Lgs 135/2009) prevede che la gestione del sistema idrico debba essere messa sul mercato e venduta al miglior offerente, come se l’acqua non fosse un bene commune di prima necessità. Per questo ha ancora più senso celebrare quest’anno la quinta Giornata Mondiale dell’Acqua (lunedì 22 marzo): per ricordare l’importanza di un elemento naturale di primaria necessità che, nelle stime degli scienziati, andrà nel futuro sempre più scarseggiando e che per questo va rispettato anche attraverso un uso sostenibile dell’ambiente. Partiti i lavori di manutenzione in Corso Buenos Aires, per le bici ancora niente piste ![]() Sono iniziati il 15 marzo e dureranno circa un anno i lavori di manutenzione straordinaria in Corso Buenos Aires che arrivano dopo anni di mancati interventi di riordino e sistemazione. Nemmeno questa volta ci sarà una riqualificazione vera e propria. Infatti sono stati destinati solo 3 milioni di euro per una delle vie più trafficate e ad alto tasso abitativo d’Europa e basteranno a malapena a coprire qualche buca della strada, sostituire l’asfalto colato su tutti i marciapiedi con la pietra -per sottolineare, come ha detto l’Assessore ai Lavori pubblici Bruno Simini la “vocazione pedonale della via”- aggiungere qualche posto per la sosta delle moto e per le biciclette. Nessuna diminuzione per contro dei posti auto. Rinviate a giudizio le 4 banche accusate di truffa aggravata ai danni del Comune nel processo per i contratti derivati ![]() Il giorno del giudizio sta per arrivare. Mercoledì 17 marzo il Giudice per le indagini preliminari, Simone Lucerti, ha rinviato a giudizio le 4 banche accusate di truffa aggravata ai danni del Comune di Milano nell’ambito dell’inchiesta sui contratti derivati. Una decisione senza precedenti, non solo in Italia ma nel mondo, che vede coinvolti quattro colossi internazionali del credito, Deutsche Bank, Jp Morgan, Depfa Bank e Ubs in un processo legato alla compravendita di prodotti derivati con un’ amministrazione pubblica. L’Assessore Finazzer-Flory impallinato dal fuoco amico nell’ultima seduta della Commissione cultura ![]() “Perché non proviamo per un mese a chiudere l’Assessorato alla Cultura e vediamo cosa succede? Quando noi consiglieri poniamo qualche domanda all’Assessore non riceviamo mai risposte, poi ci viene a chiedere di stanziare più fondi per la sua direzione. Un mese senza Assessore non cambierebbe assolutamente nulla. La sua presenza è irrlievante”. Fuoco amico sull’Assessore Massimiliano Finazzer Flory. Infatti, a parlare così nel corso dell’ultima commissione cultura non è stato un esponente dell’opposizione bensì un Consigliere comunale del PdL. In attesa della discussione in aula, le commissioni consiliari iniziano ad esaminare il Bilancio Preventivo 2010 ![]() Una manovra correttiva di 140 milioni di euro. Parla di tagli e investimenti rimandati il Bilancio di previsione 2010 che ad aprile arriverà ad animare -con 4 mesi di ritardo rispetto all’anno scorso- il Consiglio Comunale. Rispetto al bilancio di assestamento del 2009 l’amministrazione prevede minori entrate per 141.371 mila euro. Segno “meno” che nel documento viene azzerato prevedendo non solo maggiori entrate ma anche uscite ridimensionate. A gravare maggiormente sul capitolo “minori entrate correnti” sono i dividendi A2A Spa e Atm spa, le aziende municipalizzate. Solo Sea Spa verserà al Comune 20 milioni di euro. Ammontano ad oltre 14 milioni di euro mancati trasferimenti statali e oltre 17 milioni canoni di concessione dei servizi affidati ad aziende diverse (gas fornito da A2A, trasporto pubblico e rimozione veicoli gestiti da Atm). A ribilanciare le perdite si registrano alcune nuove entrate: 40 milioni relativi alla chiusura del condono edilizio del 2003, 40 milioni di plusvalenza per il Fondo 1 e Fondo 2, oltre 9 milioni per i dividendi del Fondo 1, 11 milioni raccolti per multe non pagate, diminuzione dei ricorsi al Giudice di pace e in misure nuove di contrasto alla sosta illegale (soprattutto sanzioni per le auto in doppia fila). |
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