Ci sono 60 giorni di tempo per esprimere osservazioni e integrazioni al PUMS votato giovedì in Consiglio comunale
E' stato votato in Consiglio ieri con 28 voti favorevoli, 7 contrari e 1 astenuto: il PUMS, piano urbano per la mobilità sostenibile, ha visto anche nel corso dei lavori consiliari che hanno portato alla sua approvazione, la ricezione di ben 74 emendamenti. Ora il piano sarà pubblicato e cittadini, enti, imprese, associazioni avranno 60 giorni per esprimere osservazioni e integrazioni che verranno analizzate dai tecnici del Comune per la successiva e definitiva approvazione da parte del Consiglio. |
Fra le novità introdotte con il passaggio in Consiglio, la Circle Line che recepisce il documento sugli Scali ferroviari e prevede un potenziamento del passante ferroviario, maggiori frequenze e più fermate per favorire i collegamenti fra le linee metropolitane.
Per quanto riguarda i mezzi pubblici poi l’obiettivo è arrivare al 90% dei mezzi Atm con il pianale ribassato quindi più accessibile alle persone con disabilità o difficoltà a muoversi.
Uno dei perni del Piano ruota attorno all’integrazione tariffaria per favorire l’uso dei mezzi pubblici e l’interconnessione con altri sistemi di mobilità, una cosa di cui si parla da molti anni.
Favorire la mobilità elettrica e l’uso della bicicletta sono altri due elementi di indirizzo del Pums. Per questo durante i lavori consiliari di questi giorni è stata recepita la richiesta di consentire la sosta gratuita ai veicoli elettrici e ibrido-elettrici a bassa emissione di Co2. Inoltre saranno potenziate le colonnine e le aree per la mobilità elettrica, complessivamente e considerando soltanto il prossimo triennio la dotazione infrastrutturale su suolo pubblico arriverà a 1.336 punti potenziali di ricarica per 738 stalli di ricarica disponibili.
Rendere la rete ciclabile più efficiente e meno frammentaria per costruire percorsi coerenti collegando fra loro i pezzi di piste oggi esistenti è l’obiettivo più importante del Pums per favorire l’uso della bicicletta.
È previsto uno sviluppo anche per la sharing mobility, più elettrico per quanto riguarda i veicoli a quattro ruote e 10mila biciclette in più anche in periferia a favore dell’interscambio con altri mezzi di trasporto con un orario che progressivamente si allunga anche nelle ore notturne.
Un’altra parola chiave del Pums è, naturalmente, sicurezza nelle strade per migliorare la vivibilità attraverso interventi di moderazione del traffico e della velocità veicolare: più Zone 30 che favoriscono i pedoni e i ciclisti in prossimità di scuole o altri attrattori e più accessibilità.
E sempre in tema di strada e di sostenibilità il Pums porta a un cambio di passo anche nella sosta: la strada non appartiene ai veicoli ma ai cittadini e per questo va favorita la rotazione nell’occupazione dello spazio. Inoltre più parcheggi per le persone con disabilità.
Tra gli emendamenti accolti c'è la demolizione del cavalcavia Corvetto, realizzato negli anni 60 del secolo scorso, la richiesta di sconti in Area C per gli ove 70 e la realizzazione di una pista ciclabile sul cavalcavia Monte Ceneri.
Non sono mancate le critiche di diversi esponenti dell'opposizione, tra cui il consigliere comunale di Forza Italia Fabrizio De Pasquale che ha definito il Pums "assolutamente vago sui tempi e sulle risorse per potenziare il trasporto pubblico" e "implacabile contro gli automobilisti e i cittadini nel tagliare parcheggi, introdurre futuri pedaggi (come la lez) e continuare a fare piste ciclabili costose e inutili". Per contro, il presidente della Commissione Mobilità Carlo Monguzzi, ha dichiarato che si tratta invece di "un'ottimo piano, ecologista e proiettato a offrire un forte servizio pubblico efficiente, veloce e comodo per chi potesse e volesse lasciare a casa l'auto".