Programmata la bonifica delle “casette” di Crescenzago…tra quattordici mesi

Nemmeno a Milano, nemmeno a Crescenzaogo. Crescenzago e la sua storia infinita. Eterna, come l’eternit. Le casette sono sempre lì, tali e quali a un anno fa.
L’amianto ricopre ancora i tetti di via Castano, via Corato, via Molfetta, via Andrea Bregno, via Rovato. Centodiciassette famiglie aspettano da anni la bonifica promessa.
Dopo il sopralluogo dello scorso maggio effettuato da una squadra di tecnici comunali, ora si sta redigendo il progetto definitivo. Un milione e settecentomila euro è la cifra già stanziata per coprire le spese di rimozione dell’amianto.
Dal settore Casa invece fanno sapere che al momento non è in ballo alcun piano di mobilità: l’intervento di bonifica, infatti, non sarebbe così invasivo da richiedere lo spostamento degli inquilini dalle proprie abitazioni.
Un ostacolo in meno, dunque, conoscendo le tempistiche che questo tipo di procedure generalmente richiede (vedi la lentezza nel ricollocare in appartamenti funzionali ed adeguati gli inquilini delle Torri di via Tofano o delle “White” di via Feltrinelli).
Tutto potrebbe filare liscio. Eppure in passato la questione è stata troppe volte rimandata, archiviata nella categoria degli interventi da fare ma non subito, delle questioni urgenti ma non prioritarie.
Tra più di un anno, forse, le cose cambieranno. L’amianto, per almeno per altri dodici mesi, rimarrà sulla testa di centodiciassette famiglie.
G.C.