L’attenzione sembra assuefatta quanto i polmoni, ma se si allarga lo sguardo…

Informare: l’unica strada. Non solo lo stillare quotidiano di numeri che misurano in microgrammi al metrocubo le polveri sottili che respiriamo, bensì restituire l’idea di un fenomeno che ha una massiccia e allarmante continuità.
Limitarsi a dichiarare che un giorno, piuttosto che un altro si è toccato un picco allarmante per le polveri sottili significa limitarsi ad osservare il fenomeno e informare l’opinione pubblica in modo inadeguato.
Per mesi siamo immersi in una miscela venefica e ciò che sfugge nelle sue dimensioni è proprio questo. Può sembrare strano eppure tutti noi diamo ormai per scontata la presenza così massiccia dell’inquinamento che l’abbiamo derubricata a compagnia quotidiana, a convivenza forzata che giorno per giorno ci riduce all’assuefazione dei polmoni e dell’attenzione.
Pertanto se informare è necessario è altrettanto irrinunciabile allargare la prospettiva: non limitarsi più al numero quotidiano, bensì la serie continua di giorni, settimane, mesi durante i quali le polveri sottili non danno tregua.