Un ciclo di incontri organizzati da Gariwo in collaborazione col Teatro Parenti: si parte il 17 gennaio
Un ciclo di incontri dal titolo “La crisi dell’Europa e i Giusti del nostro tempo”: è stata presentata ieri presso la Sala Buzzati di via Balzan 3 l'iniziativa organizzata da Gariwo, la foresta dei Giusti in collaborazione con il Teatro Franco Parenti - Accademia del Presente e con il patrocinio dell’Università degli Studi di Milano e della Fondazione Corriere della Sera. Un'iniziativa che vedrà la sala grande del Teatro Franco Parenti ospitare quattro dibattiti su grandi questioni morali e politiche del nostro tempo - la prevenzione dei genocidi, la battaglia culturale contro il terrorismo fondamentalista, la crisi dell’Europa - con il contributo di testimoni, intellettuali e studiosi come Yair Auron, Hamadi ben Abdesslem, Marcello Flores, Hafez Haidar, Gérard Malkassian, Alberto Negri, Olivier Roy negli appuntamenti di gennaio e febbraio; Massimo Cacciari, Gabriella Caramore, Ferruccio de Bortoli, Konstanty Gebert, Salvatore Natoli, Gabriele Nissim e Milena Santerini nella date di marzo e maggio. Al centro della riflessione, l’esempio dei Giusti, che con le loro azioni colmano il vuoto istituzionale e agiscono contro l’indifferenza. |
E la direttrice del Teatro Franco Parenti Andrée Ruth Shammah ha spiegato come “il tema di questi incontri, centrale nel lavoro di Gariwo, è prendersi la responsabilità di quello che si fa. Ospitandoci, la Fondazione Corriere della Sera ha dato un importante sostegno a un’iniziativa che il Teatro Franco Parenti vive come uno strumento per diffondere e approfondire il dibattito su questi argomenti, in un momento così grave per l’Europa". Così "ispirandoci all’esperienza di Charta ’77, il movimento lanciato a Praga da Vaclav Havel, abbiamo pensato di dare vita a una riflessione collettiva che coinvolga il pubblico nell’elaborazione di una Carta dei valori” - ha proseguito Gabriele Nissim, presidente di Gariwo. - “Un codice di comportamento per persone di diversa appartenenza politica, religiosa, culturale ispirato ai Giusti che anche oggi si contrappongono alla cultura dell’odio e del nemico, facendosi promotori del dialogo e della condivisione”.
Presente alla conferenza anche Sergio Scalpelli, presidente dell’Associazione Pier Lombardo, che ha spiegato come l’Accademia del Presente, che ospiterà questi appuntamenti, sia nata “su suggestione di Andrée Ruth Shammah, con l’obiettivo di ricostruire un rapporto di partecipazione e interazione con le persone proprio sul tema Europa e sul nostro essere europei. Con progetti culturali come questo e con l’Accademia del Presente vogliamo contribuire a ridefinire i confini di una sana costruzione europea, che è la base senza la quale questa parte di mondo è destinata a dissolversi".
Il presidente del Consiglio comunale di Milano Lamberto Bertolé ha poi ricordato che “il Comune fa parte dell’Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano e sostiene con forza il lavoro di Gariwo. In questo progetto culturale c’è visione e coraggio e, in un mondo senza padri, l’esempio dei Giusti è fondamentale, soprattutto per i giovani. Vogliamo sostenere tutto questo anche facendo entrare il Giardino dei Giusti nel circuito turistico della città”. In chiusura, lo scrittore e candidato al Premio Nobel per la Pace Hafez Haidar, da anni impegnato per il dialogo tra i popoli, ha rimarcato “il ruolo cruciale della cultura e dell’apertura all’altro per edificare un mondo migliore, per educare alla responsabilità e per non cedere al male dell’Isis e dei suoi seguaci".
Il primo incontro è previsto per martedì 17 gennaio alle 18 sul tema "La prevenzione dei genocidi": lo sterminio di migliaia di persone in Siria, il genocidio degli Yazidi in Iraq o le persecuzioni dei Rohingya nel sud-est asiatico "ci mostrano un nuovo fallimento delle Nazioni Unite e della comunità internazionale. È urgente ragionare su come prevenire le atrocità di massa e mantenere l’impegno morale del 'mai più' pronunciato dopo la Shoah". Con gli storici Marcello Flores e Yair Auron e il filosofo Gérard Malkassian.