Il prossimo 23 novembre potrebbe essere approvata la riforma del servizio idrico integrato in Lombardia: ecco perchè la legge non tutela l’acqua pubblica

Dicono che l’acqua resterà un bene pubblico, che le tariffe non aumenteranno e che i Comuni avranno un ruolo di fondamentale importanza all’interno della Consulta nella quale saranno inseriti. Dicono. Ma se la legge passerà così com’è adesso anche il vaglio del Consiglio regionale, in Lombardia sarà impossibile salvaguardare le gestioni pubbliche degli acquedotti, come quelle di Bergamo, Lodi e Milano.
Per questo la lotta per l’acqua pubblica è ancora tutta da fare: dopo la lettera del 25 ottobre al Presidente Formigoni, rimasta inascoltata, l’appuntamento è per il prossimo 13 novembre, data in cui è convocata una manifestazione davanti al Pirellone allo scopo di impedire l’approvazione –prevista per il 23 novembre– della legge che interverrebbe a modificare la legge regionale 26/2003.