I numeri drammatici degli sfratti, e l'eterna emergenza casa

Una situazione esplosiva, dunque, che è resa ancora più difficile dalle logiche e dalle priorità dei diversi attori in campo. Tra gli inquilini, infatti, mentre i sindacati si limitano a chiedere alla Prefettura una maggiore programmazione degli sfratti, per dare il tempo al Comune di trovare soluzioni abitative alternative, l'ala più dura degli stessi inquilini, quelli organizzati ad esempio nel Comitato abitanti San Siro e appoggiati dal centro sociale Cantiere, rivendicano come unica soluzione il blocco degli sfratti. Su richiesta dell'assessorato alla Casa, tutte le parti in causa si sono riunite in un Tavolo alla Prefettura il 26 giugno scorso, ma l'incontro non sembra avere portato risultati, dato che il Prefetto ha negato anche la possibilità di dilazionare i tempi delle operazioni di sgombero. I sindacati, dopo aver presentato i numeri dell'emergenza in una conferenza stampa mercoledì 17, hanno nuovamente portato le proprie richieste al Prefetto, con un presidio sotto gli uffici di corso Monforte.
Sullo sfondo restano le richieste di sempre, dal livello nazionale fino al Comune. Governo e parlamento dovrebbero –sottolineano i sindacati– approvare una legge organica sulla gestione dell'esecuzione degli sfratti, e prevedere un unico regime dei contratti di locazione. Il problema strutturale è però la carenza di alloggi di edilizia residenziale pubblica, spesso sacrificati in favore di progetti di case destinate alla vendita o al canone moderato, più redditizie nei piani economici di costruttori ed enti locali. A Regione, Aler, e Comune si chiede di destinare quante più risorse possibili ad aumentare l'offerta di alloggi, ma c'è anche, ad esempio, da rifinanziare il fondo affitti e da decidere una volta per tutte la linea da seguire per assegnare gli alloggi ora inagibili. Quanto a Palazzo Marino, di cui abbiamo ricordato qualche settimana fa i principali interventi in programma per le case popolari, la sfida sarà destinare al settore Casa risorse adeguate anche nel bilancio di quest'anno, mentre non è difficile prevedere come il tema della gestione degli sfratti resterà caldo ancora per molto tempo.
C. Urbano