Per Palazzo Marino si profila uno scontro a tre e Albertini si ripresenta in versione “futurista”

Benché non ci sia ancora nemmeno un candidato alla poltrona di Sindaco le grandi manovre sono iniziate, tra trattative più o meno segrete e sondaggi, come al solito, non sempre affidabili.
Agli appetiti crescenti della Lega e ai dubbi sulla ricandidatura dell’attuale Sindaco che, nonostante gli sforzi profusi nella recente campagna d’immagine e la molto provvisoria vittoria su Formigoni nella partita dei terreni per l’Expo, non ha ancora ricevuto l’investitura ufficiale, si somma la variabile “futurista”.
Il neomovimento dei finiani, accreditato fino a pochissimo tempo fa di scarsissimo seguito all’ombra della Madonnina, sta raccogliendo adesioni eccellenti in Consiglio comunale e nella giunta. Il prossimo 18 gennaio il Presidente della Camera sarà a Milano per lanciare la costituente del nuovo partito. Per allora ci sarà il candidato sindaco del centrosinistra, forse quello di Lega e PdL –ma non è detto che sia l’attuale inquilino di Palazzo Marino– ma potrebbe, e la cosa è più che probabile, essercene un terzo. Non un semplice candidato di Futuro e Libertà, bensì il terminale di un’operazione più complessa che mira a coinvolgere centristi, delusi del Pdl, spezzoni di società civile, oltre ai seguaci di Gianfranco Fini.
Il candidato di questo schieramento dovrebbe essere l’ex Sindaco Gabriele Albertini.
L’interessato continua a smentire, senza essere però troppo convincente, e non smette di riservare le sue puntute critiche all’attuale Primo cittadino.
Albertini, come anticipammo giusto un anno fa e come abbiamo ribadito anche due mesi orsono non ha mai fatto mistero di voler tornare a Palazzo Marino, forte del consenso ottenuto all’inizio del suo secondo mandato nel 2001 e soprattutto a fronte della serie di flop dell’attuale amministrazione.
L’operazione, se avesse successo, sarebbe un durissimo colpo al centro nevralgico dell’asse Lega-Pdl. Anche per questo il Presidente del consiglio, in attesa di altri sondaggi e di capire quanto durerà ancora l’attuale legislatura, continua a prendere tempo per riconfermare l’attuale Sindaco.
Eppure, nemmeno troppo paradossalmente per i caratteri della politica italiana, questo elemento di novità sarebbe non solo un ritorno al passato ma la garanzia di continuità di alcune scelte strategiche, sebbene con vesti nuove.
La devoluzione dello spazio pubblico alle logiche del privato, l’ossessione securitaria, la cementificazione, il piano parcheggi, l’assoluta mancanza di politiche di aggressione all’inquinamento atmosferico e di limitazione efficace del traffico privato erano la cifra delle giunte Albertini come di quella attuale.
Beniamino Piantieri