Lo storico tram arancione che va da Limbiate alla Comasina riprende le corse da lunedì 22 ottobre, in attesa del definitivo accordo tra gli enti locali

Lo scorso maggio era arrivato improvviso un decreto di chiusura da parte dell’ Ustif (Ufficio speciale trasporti a impianti fissi), un organo tecnico del Ministero dei Trasporti Italiano, calato dall’alto a metter fine a una questione che si trascinava da parecchio tempo e vedeva coinvolti diversi enti locali, tra cui i comuni di Limbiate, Cormano, Senato e Milano,
Immediate scattarono le proteste degli utenti, che chiedevano il ripristino del servizio, così che di lì a poco gli enti coinvolti si sono attivati sul problema e hanno cominciato incontrarsi per parlare della questione. Ora ci siamo: dopo i lavori di manutenzione straordinaria effettuati sulla linea da Atm e dopo la verifica e i sopralluoghi da parte dell'Ustif, in questi giorni il tram ha ricominciato a viaggiare tra Limbiate e la Comasina in modalità “collaudo”. Da lunedì 22 ottobre la linea riapre a tutti gli effetti, e anche con qualche piccola novità: alle corse normali sono stati aggiunti alcuni treni nella fascia di mezzogiorno (per le esigenze degli studenti che ritornano a casa dopo la scuola) e un treno serale alle 20.30 che dalla Comasina terminerà a Varedo. Ottime notizie per i pendolari che per cinque mesi hanno dovuto utilizzare l’autobus sostitutivo. Certo la storia non finisce qui: in primo luogo, ancora per qualche settimana la linea non funzionerà il sabato, la domenica e i festivi, giorni che verranno utilizzati per completare l’intervento. In secondo luogo, c’è ancora da far partire il progetto per riconvertire la linea in moderna metrotranvia, quello da 100 milioni su cui gli enti faticavano a trovare un accordo: è già presente una bozza di accordo che, se verrà sottoscritta dalle varie amministrazioni, darà il via all’iter che porterà ai lavori (delibera di spesa, progettazione, gara).
Nell’attesa, il “Frecciarancio” continua la sua corsa.
A.Pozzi