Nonostante le temperature miti, accesi i riscaldamenti. A Milano uno su quattro gli impianti fuori norma

Con buona pace del risparmio energetico e finanziario, i milanesi -o almeno gli amministratori condominiali- sembrano non vedere l'ora di poter scaldare abitazioni e uffici nonostante si registrino temperature superiori ai 22 gradi. Una scelta dannosa per le tasche e per l'aria, visto che la stabilità atmosferica prevista anche per i prossimi giorni non consentirà la dispersione degli inquinanti nell'atmosfera.
Nei mesi scorsi (tra ottobre 2013 e aprile 2014) il Comune ha controllato 12650 impianti (circa l'8% del totale cittadino), di questi ben il 25% sono stati considerati fuori norma (il 40% di questi per il mancato rispetto dei requisiti richiesti per la sicurezza domestica).
Su questo versante l'assessore all'Ambiente ha assicurato che per i prossimi mesi l'impegno del Comune sarà ancora maggiore “Con la stagione termica 2014/2015 apriamo una nuova campagna di sensibilizzazione e controlli in cui gli Sportelli Energia avranno un ruolo fondamentale. Alle ispezioni negli stabili, si aggiungeranno infatti gli accertamenti documentali, con l’obiettivo di raggiungere un numero ancora superiore di impianti, e introdurremo controlli a campione anche sui nuovi allacciamenti. Proseguiranno, poi, le attività di informazione e formazione, rivolte ai professionisti del settore”.
E. P.